cosa”
da portarci al ritorno; di solito era un giocattolo, le caramelle drops
o le famose campanelline di cioccolato. Il treno che prendeva era
l’Espresso da Napoli C/le delle ore 22:30 che arrivava a Genova alle
ore 7:00.
Arrivato,
andava prima a Piazza De Ferrari presso la sede della società
“Italia” che gli rilasciavano un foglio, e, poi, alla Cassa
Marittima per la visita medica e il timbro, dopo di che partiva per il
viaggio.

La Cristoforo Colombo
Il
viaggio delle navi da carico, delle quali molte facevano rotta “San
Francisco” in California o Vancouver in Canada, durava circa 4 mesi;
si comunicava con le famiglia solo con le lettere “via aerea” che
erano di colore celeste e colorate nei bordi, o, in caso di necessità,
tramite Radio Roma. Quante lettere sono arrivate o partite da porti
lontani, diventati a noi familiari come Curacao, Cristobal, La Quaria,
Dakar, Buenos Aires, Vancouver, San Francisco. Durante il viaggio,
quando la nave si fermava nei porti, con un telegramma di preavviso alla
famiglia, i marittimi potevano parlare, dal telefono pubblico, con i
propri cari.

L'Andrea Doria a Napoli
Nei
viaggi del Nord America, giunti a Brooklyn, per dimenticare la
lontananza, i marittimi, non impegnati a bordo nei turni di guardia,
spesso, si recavano a casa dei torresi emigranti residenti, cui
portavano notizie dei loro familiari. In un Circolo di Torresi, a
Brooklyn, erano appesi alle pareti le foto dei personaggi più bizzarri
di Torre del Greco.

L'ultima triste testimonianza
Nel
ripartire per Torre portavano, con sé, pacchi dono, indumenti,
giocattoli, profumi, e cosmetici, che in Italia non c’erano.
Era
l’epoca del lento dopoguerra quando l’Italia si stava riorganizzando
economicamente.
, 
Un
vecchio Biglietto di terza classe

La Cristoforo Colombo
Nelle
case dei marittimi, a Torre, durante l’assenza del capofamiglia, la
moglie assumeva anche il ruolo di padre e nell’economia domestica e
nell’educazione dei figli e nel prendere decisioni su situazioni
impellenti e non rinviabili. Se un figlio tornava tardi a casa, non
aveva voglia di studiare o di lavorare, oppure intraprendeva “‘na
cattiva strada”, lei era pronta a rimproveralo: “disgraziat,
patet sta ncop’ a l’acqua salat e tu vai a sfizià”.
Donne
dal polso duro e severe, ma baciavano i figli quando dormivano.
Durante
il periodo dell’imbarco del marito, la moglie con gli eventuali figli,
frequentava, più spesso, la casa dei genitori e dei suoceri (i nonni).
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