LE VIE DEL CORALLO - 10

GIOIELLI
FEMMINILI

Nella società yemenita i gioielli hanno un ruolo importante sia come bene personale sia come status symbol. Oltre ad un investimento finanziario durevole fungono anche da amuleti protettivi. In passato la donna yemenita s’ornava con gran varietà di monili in argento. Per tradizione rappresentavano e rappresentano la dote (mahr), senza la quale nessun matrimonio può essere concordato, e sono donati alla sposa dalla famiglia del marito. In teoria la sharia indica che la proprietà della sposa e sua unica prerogativa.
Nella pratica i gioielli sono parte della ricchezza della famiglia, un investimento garantito. II matrimonio e I’occasione per la donna d’adornarsi di tutte le sue gioie. A San’a le spose ebree erano solite indossare un costume particolarmente sfarzoso. II copricapo enfatizzava la figura con una forma a cono riccamente decorata di perle e coralli e incorniciata da fragranti fiori freschi. II viso era ornato dalla labbeh: una scintillante corni- ce d’argento agganciata ai lati dell’acconcia- tura e formata da una fascia articolata da cui dipartono numerosi pendagli, perle e oro. Occasionalmente arricchita da pietre semipreziose, come il corallo, la labbeh e un ornamento minuziosamente raffinato per il lavoro di filigrana degli elementi pendenti (losanghe, sfere, gocce, lune crescenti, fiori) collegati tra di loro da un piccolo anello che permette di farli dondolare liberamente. Si credeva che tale apparato mobile e luccicante fosse un efficace accorgimento per distrarre gli spiriti malvagi. II petto era adornato da una serie di collane, realizzate con grandi sfere d’argento lavorato a filigrana (dugag), che al centro reggevano contenitori cilindrici con funzione d’amuleti, i kitub o herz.
Questi amuleti, comuni a tutto il mondo islamico e mediorientale, contengono formule magiche scritte su carta o pergamena. Gli ebrei usano brani della Bibbia, mentre i musulmani versi del Corano. Decorati a granulazione o filigrana, o con entrambe le tecniche, hanno sovente un lato apribile per potervi inserire le sacre scritture. Se rimangono vuoti e il contenitore stesso ad avere valore d’amuleto. Oltre alle scatole rettangolari e cilindriche vi sono amuleti piatti a forma triangolare. Rivestiti di foglie d’oro hanno inciso a fronte versi coranici (specialmente la ”sura del trono”, conosciuta per il suo potere propizio
) e
sul retro piccole figure. Collane in grani di corallo (’agd marjan), composte da più fili attorcigliati, amuleti d’argento e monete pendenti, completavano I’insieme.
Le spose musulmane usavano un copricapo più semplice, ma ornamenti simili, assieme a monili con grani di corallo e d’ambra. II makmuk, un copricapo tutt’oggi usato dalle donne di San’a, e formato da un tessuto ricamato in fili d’argento e perle di corallo, da cui scende un’altro telo che nasconde il viso. II quarqush e invece un cappuccio riccamente guarnito da una serie di pendenti in argento e corallo. Altre tipologie di collane sono molto elabora un copricapo tutt’oggi usato dalle

Pendenti in corallo, argento ed agata, manifattura yemenita beduina del XX secolo



Collana in corallo e argento, manifattura yemenita beduina del XX secolo