Carlo Boccia      Pag. 2

Al numero 15, negli Anni Cinquanta, c’era l’Ufficio Telefonico. Quanti marittimi hanno parlato, dopo l’appuntamento con un telegramma- avviso di chiamata, con le proprie famiglie. Negli Anni sessanta, subentrò nei locali, la Pizzeria di Rodolfo Panettone attualmente titolare del Ristorante "La Roccia" sito in Via Vesuvio ad Ercolano.
Al civico 21, un’antica struttura con volte a vela, ospitò, dapprima, la salumeria di Tammaro "Purpettone", poi Nitta il ceraiolo ed ora Enzo Abbigliamento.
A seguire, il Salone di Giovanni Feola e la Macelleria di Salvatore Collaro, ora, al loro posto, il CRAI.
Al civico 27, dal 1963, Mennella Fedele - detersivi e articoli casalinghi. La bottega conserva ancora il pavimento "asteco battuto."
Il Panificio "Mennella" di Vincenzo, Giovanni e Antonio figli di Luigi che aprì l’attività, nel 1921, in Via Salvator Noto (ove, oggi, c’è Bugatti) e, poi, trasferitosi in Via Falanga 29, agli inizi degl’anni Sessanta. Il padre Luigi era soprannominato il "Magone" perché era specialista in forme di pane rotolato ripieni; si racconta che una volta sulla nave ove egli era imbarcato, vi fossero, tra i passeggeri, membri della famiglia reale ed essendo nota la sua abilità di panificatore, fu incaricato di fare lo stemma della famiglia Savoia a forma di pane.
Al civico 31, l’Oggettistica di Maria Teresa Russo che aprì il negozio nel 1960 ed è attualmente gestito dalla figlia Angela Borzi.
La salumeria "Talano" fondata negli anni Cinquanta da Giacomino Mazener, occupa il posto della cantina di Savastano Lucia, bisnonna di Teresa e Vincenzo Mazener, che serviva gli avventori locali agli inizi del ‘900. Vincenzo, che praticamente ha sempre vissuto qui, ricorda le voci dei venditori, i pescivendoli che gridavano "a Seccia, a Raia, o pesc" e nel frastuono si capiva un’altra cosa; "Roba ‘e campagne, roba paisan" diceva il contadino che scendeva dal mercato con la "sporta" in testa.


                        Strada Falanga 2002

"Articoli da regalo" di Antonio Minerva, il padre Pasquale nel 1947 fu uno dei primi ad aprire il negozio in Via Falanga, vendeva sapone di piazza e canditina sfusa, mollette, cotone, detersivo; era una merceria molto fornita e frequentata, e fra i molteplici clienti annoverava anche le famiglie Apa e Liverino.
Al numero 63 c’è "Antica Torrefazione" di Pasquale Ignarra fu Ciro, l’unica ancora esistente a Torre del Greco. Il vanto di Pasquale è dire di essere nato fra i sacchi di caffè; racconta quando, con il padre, usavano l’abbrustolatore a legna e si lavorava a mano distendendo i chicchi sui sacchi per raffreddarli.
Adesso sono modernizzati, hanno una 25 Kg. Vittoria (Bologna) una moderna macchina di acciaio. Pasquale, con la sua esperienza, conosce tutti i tipi di caffè ed il segreto della loro cottura, che è diverso fra i vari tipi, e decanta la bontà di quello "arabico". Nella vetrina è esposto un antico macinacaffè a mano che si usava ancora nel dopoguerra. Il padre Ciro, decano dei pasticcieri torresi, forniva alla Basilica di S. Croce i famosi biscottini all’anice che si distribuivano fra i portatori del Carro dell’Immacolata.
E’ usanza che molti emigranti torresi, quando vengono a Torre si riforniscano del famoso "Caffè Ignarra".


Angela Scognamiglio (Muta Sollione) morta 1987

 
Edicola votiva incrocio Via Falanga