Pag.1  Storia di S. Gaetano   Spettacolo

       Festa di S. Gaetano 160 foto

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Mmiez' Sangaitano
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di Carlo Boccia

Il borgo di Torre: 

Mmiez' Sangaitano

E’ una delle strade più antiche di Torre del Greco. Se ne hanno notizie fin dal ‘400; il suo nome era Via Borgo, ora, è Corso Umberto I, in onore del re d’Italia. Dai torresi, però, sarà sempre chiamata " ‘mmiez san Gaitan ", tale nome deriva da un’edicola votiva, dedicata al Santo, posta sulla facciata del palazzo dei Soprano, divenuto poi, nel 1898, proprietà dei Mennella (panificio al centro del Corso). Non si hanno notizie certe di chi l’abbia commissionata, né quando sia stata costruita; certamente fu costruita dopo il 700, quando Fra Rocco, per risolvere i problemi dell’illuminazione di notte a Napoli, istituì delle edicole di santi, poste sulle facciate dei palazzi, che venivano illuminate attraverso i ceri posti dai fedeli.
Quest’edicola fu commissionata per un’importante grazia ricevuta.
Fino a qualche tempo fa, nella prima domenica di settembre, si svolgeva una gran festa, molto sentita nel quartiere, tanto che la strada prese, nella parlata comune, il nome del Santo; si faceva, lungo la via, una tavolata per i poveri del quartiere con le tavole della pizzeria Fornito; san Gaetano è il Santo della Provvidenza. Oggi, sembra che questa tradizione si stia riprendendo per opera di alcuni giovani della contrada.
L’eruzione del 1794 ha radicalmente mutato la conformazione del luogo; del piano stradale originario è rimasto solo quello che dall’Edicola va verso Piazza Luigi Palomba, mentre il primo tratto, che da "ncopp ‘a guardia" va verso l’Edicola, è stato innalzato di molti metri dalla lava vulcanica come si può notare dalla roccia lavica affiorante dal marciapiede lato Vesuvio.
Negli Anni Cinquanta-Sessanta, nel dopoguerra, questa strada è stata il centro del commercio torrese. (Da non credere! n.d.r.)
"Ncopp ‘a guardia", il luogo dove inizia la strada, era così chiamata perché alla fine dell’Ottocento c’era, nei pressi, un posto di guardia formato da ex soldati borbonici. La via iniziava con il caffè "nott e jiuorn" di Pasquale Romito (oggi c’è la Merceria di Vincenzo Trotti), e proseguiva con un susseguirsi di negozi importanti, ne ricordiamo, qui, alcuni. Sul lato destro, numeri civici dispari, la Merceria Cimmino (Mariuccia) ed il Bancolotto (ora, c’è la Banca di Credito Popolare di T/Greco), la rivendita n.9 di Sali e Tabacchi con i Buonandi passata poi di fronte, sul lato dei numeri pari verso il 1960,

L'effigie di S. Gaetano che dà il nome popolare alla strada che si chiama Corso Umberto


Questo civico conserva intatta l'architettura originale