La
fiducia riposta in loro ha dato i suoi frutti, infatti, la 1a
edizione della Mostra dell’Infiorata di S. Maria la Bruna, ha
visto la sua nascita con la realizzazione di n° 6 opere infiorate che
hanno lasciato, tutti i visitatori, attoniti e ammirati dal particolare
fascino che emanano tali opere, ottenendo plauso e incitamento a
continuare e arricchire questa stupenda manifestazione, esplosione di
arte e colori.
Quest’anno, nell’edizione 2006, saranno coinvolti anche i ragazzi
delle scuole medie ed elementari della nostra città, che stimolati
dalle creazioni effettuate dagli studenti più adulti, potranno
attingere esperienza, forza e vigore per diventare, nei prossimi anni, i
futuri infioratori di Torre del Greco, e quindi, poter partire da loro
per far crescere una salda tradizione dell’Infiorata nella nostra città.
L’Infiorata di S. Maria la Bruna, a differenza, penso, di tutte le
altre Infiorate d’Italia che sono nate e si svolgono sul suolo delle
strade pubbliche cittadine, ha consumato il suo primo atto nei viali del
giardino di “Villa Macrina”, una villa con parco verde della fine
del 1700, sita nella contrada di S. Maria la Bruna, di proprietà del
comune di Torre del Greco, che si è rivelata cornice ideale, che dona
ulteriore pregio alle opere ivi realizzate.
Così organizzata, però, la nostra Infiorata non può portare a
compimento quello che è lo scopo e lo spirito finale di tutte le
Infiorate; infatti, nell’Infiorata tradizionale, a fine giornata
“i tappeti” vengono
calpestati dai piedi del sacerdote che, in testa alla processione,
custodisce con regalità e mostra alla folla di fedeli, l’Ostensorio
contenente il Corpo di Cristo, in occasione della festa del “Corpus
Domini”, oppure il quadro o la statua raffigurante la Madonna in
occasione delle varie “festività Mariane”.
Di fronte all’impossibilità, per adesso, di poter concludere la
nostra manifestazione attuando l’atto finale della processione,
l’Infiorata di S. Maria la Bruna ha acquisito l’attributo di
“Mostra”, lasciando, i tappeti infiorati, all’ammirazione dei
visitatori, fino a quando gli agenti atmosferici (sole, pioggia, vento
), non li avranno inesorabilmente rovinati.
Tale scelta, pur essendosi rivelata azzeccata, è stata condizionata da
due principali fattori:
- l’Infiorata era una manifestazione sconosciuta alla maggior parte
dei cittadini della contrada e di conseguenza non pronti e preparati a
collaborare, né a tollerare gli inevitabili disagi che la sua
organizzazione e il suo svolgimento comporta;
- via S. Maria la Bruna è una strada molto trafficata, e decidere di
chiuderla alla circolazione veicolare per due giorni, nel tratto di
circa 400 metri, che parte da via nazionale fino alla parrocchia,
avrebbe significato, tenendo conto delle sole famiglie che abitano in
questo tratto, vietare l’uso delle auto e motocicli a più di 200
famiglie, procurando non pochi disagi e tanti non avrebbero accettato di
buon grado un’ordinanza comunale che avrebbe impedito loro una libera
circolazione stradale.
Quindi, l’Infiorata continueremo a realizzarla in “villa Macrina”, in attesa che questa manifestazione, che si
prefigge di trasmettere, attraverso l’arte, una fede forte e
coraggiosa per la Madonna Bruna, entri nella mente e nel cuore dei
nostri concittadini, per diventare patrimonio dell’intera contrada; e
attendiamo con viva speranza, la possibilità che nei prossimi anni, la
si potrà attuare sulla strada di via S. Maria la Bruna, cosi che, le
opere realizzate sull’asfalto, potranno assolvere alla motivazione più
alta per la quale saranno realizzate, “ essere calpestate e distrutte
al passaggio del quadro della Madonna Bruna”.
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