NELLO TERRONE
"Nella Grande Famiglia". DEIULEMAR, prima moglie Il Capitano Nello Torrone, direttore di macchina dal 1969
Torre del Greco 5 gennaio 2000
"Ogni nave Deiulemar si e avvalsa del mio supporto tecnico per
i " primi passi" ed e stata consegnata dopo debito controllo al
personale imbarcato.
Avevo navigato con i F.lli D’Amico, con la Sidemar genovese; con
i F.lli D’Amato, la flotta Lauro e, grazie all’ incontro con Giuseppe
Lembo avvenuto proprio il giorno del mio sbarco, il 30 ottobre 1969, ho
accettato il suo invito ad assumere la direzione della loro terza motonave, la
Gina Iuliano. La costituita società aveva iniziata la propria attività nel
’68 con la White Pony. Era la mia prima direzione su nave straniera
battente bandiera estera. L’imbarco e durato un anno e mezzo, forse il più
breve della mia carriera.
In seguito alternavo periodi di tre o quattro mesi a bordo e a terra dove
prestavo opera in ufficio. Ora non più, ma sono ancora e sempre nella
Compagnia.
Da terra seguo le navi della Flotta Deiulemar quale tecnico d’ufficio
e capitano d’armamento e assumo e seguo il personale a bordo.
Corsi di riqualificazione
Immettere gente che vada d’accordo a bordo non e facile, né lo e trovare
per- sonale qualificato. Si sa che con le nuove normative e d’obbligo seguire
corsi di riqualificazione.
Come Deiulemar programmiamo corsi di riqualificazione del personale. Gia
fra il’98-99, abbiamo fatto seguire corsi di formazione del tipo automazione,
computer. Al personale di macchina, sottoufficiali e comuni, corsi di
manutenzione, anche di pitturazione bicomponenti.
Una volta le navi non erano tecnologiche quanto quelle odierne e munite di
apparecchiature computerizzate che vanno usate da esperti, né si erano scoperti
prodotti particolari per la manutenzione. Di qui la necessita dei corsi di
aggiornamento.
Fiduciario ed amico
Una volta 1’armatore era datore di lavoro e basta, specie se ci si
imbarcava da allievi. Quando si assurge al grado di Comandante e direttore, si
diventa amici e fiduciari in quanto ti affidano un capitale da gestire e spesso
quello che non si da a un fratello, si da a un amico.
Dico ai giovani che entrano in Azienda: – La Deiulemar e un maialino.
Diamo una mano a rimpinguarlo. Ma siamo delicati, che sia una pulizia! Mai
toccare il prosciutto, ossia le parti sane del maiale. Significherebbe amputarlo
di una zampa. Finora ci siamo riusciti.
E ancora ai giovani: – Prima dare, per poi chiedere di ottenere -.
Nel trasporto di carichi secchi, la nostra azienda e una delle più grosse
realtà in campo europeo. C’e 1’ambizioso programma di fare altrettanto con
il greggio.
E che Giuseppe Lembo ai noleggi e alla compravendita delle navi e formidabile, e
1’eminenza grigia che fiuta 1’affare e con tenacia non se lo lascia scappa-
re, Iuliano, per contro, al commerciale, e un mostro di bonarietà.
I giovani leoni della Società
Non parliamo dei giovani leoni subentrati negli anni, i figli di Della Gatta,
Lembo, Iuliano! Sono estremamente dotati e con entusiasmo ce la met- tono tutta.
Sono "i ragazzi", gli acquisti eccezionali che fanno avanzare
il carro Deiulemar.
Da noi c’e il fiuto dell’acquisto, si sceglie con oculatezza e ci si
prepara con modestia, con umiltà. Queste le qualita per progredire, sempre che
i collaboratori siano validi.
Come nelle società di calcio, si fiuta il Campione, per portarlo avanti lo si
prepara.
Perciò posso affermare che tutti sono bravi, ma il merito principale va ai
giovani e, in primis, ai Della Gatta che vengono dalla scuola di cotale padre!
Giovanni Della Gatta e sempre presente fra di noi. E stato 1’uomo del
sacrificio, delle battaglie e della tenacia. Cinque anni fa se n’e andato, ma
non e andato perduto nella Azienda il suo spirito ed i principi trasmessici.
Della Gatta ha fatto sempre del bene. A bordo era aspettato, pronto a risolvere
problemi affettivi, tecnici ed economici. Dava supporto morale e materiale al
personale alla cui sicurezza e al cui benessere poneva particolare attenzione.
Tantissimi sacrifici di cui oggi raccogliamo i frutti.