Rivista Marittima - Flavio Russo - L'oro rosso di Torre - Pag. 39

 TITOLO X
Delle Galeotte per la scorta delle Feluche
 

    I Sarà in libertà de' Capisquadra, e Padroni di essere accompagnati da qualche Galeotta per la scorta e custodia delle Feluche a loro spese, purché l'armatore abbia ottenuto da S.M. il necessario permesso per armarsi alla loro dife­sa,ma non mai con Patente di Corsale, affinchè non eserciti la pirateria a suo profitto, e a spese e a danno delle Feluche. 

    II - L'istrumento che si farà coi rappresentanti della Galeotta,non obbligherà tutte le Feluche,se non sarà solennizzato... [dalla stipula, previa votazione di un] istrumento, in cui si stabiliranno gli obblighi, e patti più opportuni circa l'equipaggio, l'armamento, il tempo della partenza, del ritorno, ed altro che sarà stimato più conveniente.

 

    V - In esso istrumento, fra gli altri patti si dovrà espressamente apporre,che sia obbligata la Galeotta in tempo della pesca sempre bordeggiare, e coprire le Feluche da' nemici, e scoprendone qualche legno,dar subito il segno a queste,e difenderle mentre fuggono,e quando sieno messe in salvo, potrà allora impegnarsi a offendere...

 

 

TITOLO XII

De' pericoli marittimi

 

     I - Tra i pericoli marittimi, che  vanno a danno del Creditore ha il primo luogo il naufragio, che con forze comuni non si può evitare.

 

     VII - L'altro caso di pericolo, a cui son sottoposto tutti gl'interessati, è quello della preda. E per questa dovranno militare tutte le distinzioni, e le risoluzioni corrispondenti, finora stabilite per lo naufragio.

 

 TITOLO XIV

Della pesca

 

     I - Il tempo di partire per la pesca non sarà a capriccio delle Feluche;ma sarà determinato dai Consoli...Correndo fama de' Corali ne' mari del loro viaggio, o temporali da non poter prudentemente partire, potranno i Consoli impedir la partenza, e disporre che partano così unite, che possano difendersi conra i corsali, o in un tempo non pericoloso...

 

    II - Ogni Feluca, al partire, dovrà essere provvista di due spingardi, ed almeno quattro fucili, con proporzionata munizion di palle, e polvere, per servire in occasione di difesa: e tal provvisione dovrà manifestarsi a' Consoli per mezzo della visita, che ne faranno gratis  prima che la Feluca parta...

 

     III - Affinchè le dette munizioni non possano essere stumenti di delitti fra marinari; il Padrone conserverà sotto sua chiave almeno la polvere, e palle, per esibirle in tempo di ragionevole bisogno.

 

     IV - In tempo del viaggio,trovandosi più Feluche ancorate in qualche luogo, o tirate sul lido per timore di Corsali, o per gran temporale, non sarà lecito di scompagnarsi, e partire una, o più di esse senza il consiglio, e concorrenza della maggior parte..." (104).

              Va ribadito che il famoso codice costuì, in pratica, una sorta di idealizzazione legalitaria piuttosto che una concreta normativa. Non trovò, infatti, significative applicazioni, frustrato probabilmente proprio dalla remuneratività dell'attività e dalla sua attuazione ai limiti della temerarietà, istiganti all'individualismo. Quanto poi all'efficacia dei corsari di scorta è desumibile confrontandola con quella più generale della Marina da Guerra. Pochi anni dopo il generale Bartolomeo Forteguerri (105), comandante in capo della flotta natoletana, in una sua proposta contro i corsari così si esprimeva, riguardo alle potenzialità della flotta in difesa dei mercantili, discorso estensibile ovviamente ed a maggior ragione anche ai corsari di scorta alle coralline:  

     "...Molti Negozianti hanno delle idee intieramente illusorie, pagando essi il 2,5 per cento per gli Armamenti, il che serve appena a mantenere annualmente una Fregata, loro sembra di mantenere tutta la Marina,e pretendono che questa vagando per gli spazj immaginarj, faccia fare largo per diecimila miglia di estensione, onde i loro Bastimenti possano camminare felicemente da Levante a Ponente senza alcun incontro... Intanto nessuno per la parte sua procura minorare il male... processioni di barche da pesca, ciascuna delle quali se avesse un solo bastone per arme, basterebbe a distruggere i molti foraggiatori Affricani... La Guerra è sicuramente un flagello, e quella della Barberia è il maggiore di ogni altro, quindi è impossibile che nessuno debba risentirsene, e che pochi Legni armati facciano equivalere la Guerra alla Pace..."(106).