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spingeva lontano il fumo, che perè allo stesso tempo velava l’interno dell’abisso, mentre dalle mille fenditure dei fianchi usciva il vapore ...». Goethe (1787).

«... Napoli, martedì 20 marzo 1787 ... una colata di lava ...stava scendendo verso Ottajano ... ci dirigemmo impavidi verso un formidabile getto di vapore che usciva dalla montagna, più in basso del cratere; scendemmo ... lungo il fianco del cono, finché ... potemmo vedere la lava sgorgante dalla paurosa nube di fumo ... Il getto di lava era stretto, non più di dieci piedi in larghezza ...». Goethe (1787).

Come nel "Diario Vesuviano" di Padre Piaggio (Knight, 1989) anche Siniscalco (1890) riporta alcune notizie e delle illustrazioni coeve sullo stato del cratere prima dell’eruzione del 1794. In particolare, nella tav. XXIX del pregevole lavoro di quest’autore è illustrata l’eruzione avvenuta a metà Settembre del 1790 e lo stato del cratere fino a quel momento. La didascalia della Tavola commenta bene lo stato di attività del vulcano durante il ciclo eruttivo:

                     

Fig. 4 –
Gouache di anonimo della fine del ‘700 mostrante il Vesuvio in eruzione nel 1790 (da Siniscalco, 1890).