Anno I
Febbraio 2002 
n. 2

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la Pasqua di
R
esurrezione
di Francesco Albanese

Se si ha una fede cieca,
vedrete che la richiesta
sarà esaudita.
Se si ha una fede cieca,
vedrete che la richiesta
sarà esaudita.

L
a resurrezione del Cristo, per l’ateo e il rapur sempre un vissuto psicologico personale, reale a tutti gli effetti, né più né meno come sono veri i nostri sogni.
Allora mi chiedo: qual è la vera realtà? Quella onirica, quella di veglia o quella della commedia pirandelliana del "Così è (se vi pare)"? Ragion per cui, se si è un po’ bambini, senza essere propriamente creduloni, possiamo rivolgerci con fiducia all’Apparizione per chiedere quello di cui abbiamo bisogno.
E, se si ha una fede cieca, vedrete che la richiesta sarà esaudita. E’ innegabile, infatti, che, per chi ha fede, i miracoli esistono. Del resto, non è tutto un miracolo la nostra vita?
A proposito del filosofo Nietzche, che ho citato sopra in parentesi, c’è da dire che egli spesso nei suoi scritti si lamentava della sua malferma salute, che non gli permetteva di sbizzarrirsi come avrebbe voluto, nella convinzione che non ci fosse alcun Dio; e si augurava spesso di riacquistare la salute per condurre una vita libertina. Cosa che non gli fu mai concessa; anzi finì in manicomio in seguito ad un attacco epilettico.

Era un filosofo dell’Ottocento. Oggi dallo psichiatra finiscono i deliranti della fede, con l’etichetta di crisi mistica. Tant’è che la prima domanda postami dagli psichiatri che ho conosciuto è: " Ti è mai capitato di vedere o di sentire cose che non esistono?" Domanda stupida ed abominevole, come si fa, infatti, a dire che una cosa non esiste quando la si vede e la si sente?
Festeggiamo dunque con animo nuovo questa santa ricorrenza pasquale e cerchiamo di risorgere dalle nostre miserie terrene, con meno "casatielli" e più preghiere, per un po’ di pace nel mondo! Un eccezionale pensiero positivista, non fu altro che un’allucinazione visiva, tattile e collettiva degli apostoli e dei loro seguaci; allucinazioni dovute alla forte personalità di Gesù e ai frequenti digiuni dei fedeli.
Tra quelli che la pensano così si sono formate due correnti: la prima, di coloro che desiderano ardentemente che non ci sia alcun Dio per fare il proprio comodo e piacere, con banchetti, vino, donne e cha-cha chà, (vedi Nietzche); la seconda, di quelle persone che, sentendosi senza un Dio, hanno tremiti alle gambe e si sentono allo sbaraglio tra tante correnti di pensiero, come canne al vento, pronte a spezzarsi da un momento all’altro.
Queste ultime persone, secondo la mia esperienza personale, sono quelle che si comportano in una maniera più umana rispetto ai credenti bigotti, perché sviluppano fortemente il senso della solidarietà, dell’amicizia, dell’onestà e della dignità umana, proprio perché si sentono senza un Dio protettore.
Io vorrei dire che: quand’anche la resurrezione di Cristo sia stata un’allucinazione, resta pur sempre un vissuto psicologico personale, reale a tutti gli effetti, né più né meno come sono veri i nostri sogni.
Allora mi chiedo: qual è la vera realtà? Quella onirica, quella di veglia o quella della commedia pirandelliana del "Così è (se vi pare)"? Ragion per cui, se si è un po’ bambini, senza essere propriamente creduloni, possiamo rivolgerci con fiducia all’Apparizione per chiedere quello di cui abbiamo bisogno.

L’uovo di Pasqua
di Carla Di Cristo

L’uovo è segno di vita e di rinascita spirituale
di tutto l’universo. Per i cristiani è il simbolo pasquale della resurrezione di Gesù Cristo, che nel Venerdì Santo dette la Sua vita per la salvezza di tutti gli uomini.
Le origini delle uova sono molto antiche e sono famose in tutta l’Europa quale segno di fertilità, di festeggiamento e di buon auspicio.
Ci sono varie usanze secondo le diverse religioni, come ad esempio gli ortodossi colorano di rosso le uova e le mettono sopra le tombe dei loro cari, quale augurio di felice vita nell’aldilà.
Questa tradizione è dovuta ad una leggenda che narra della Madonna che era abituata a far giocare Gesù Bambino con uova colorate e che

nel giorno di Pasqua tornata sul Santo sepolcro, trova la tomba aperta e all’ingresso scorge delle uova rosse.In Germania e in Francia si nascondono uova colorate in casa o in giardino e s’invitano i bambini a trovarle. In altri paesi si gioca a far rotolare le uova sode per terra, in ricordo di un’altra leggenda che narra di Maria, affranta dalla sentenza di morte del Figlio, lasciò cadere per terra da una cesta le uova che offriva in dono a Pilato. In altri paesi ancora altre abitudini e così via.