Anno I
Febbraio 2002 
n. 2

Pag. 14 di 16

lo sport è vita

Lo sport è un’integrazione sociale e persegue anche il fine
di promuovere la salute
mentale

di Matilde Carrino*
    
          

Ritengo che lo sport è salute ed è il veicolo principale per promuovere il benessere fisico e sociale dei ragazzi dei centri diurni, dei dipartimenti di salute mentale, delle comunità riabilitative e di tutte le istituzioni che tutelano la salute.
Da alcuni anni coordino l’attività della palla a volo per i centri polisportivi in sincronia con gli operatori (medici infermieri, educatori, assistenti sociali), per organizzare tornei e manifestazioni sportive, il cui fine è migliorare la Vita di questi ragazzi.
La mia esperienza mi permette di convalidare la validità dello sport nell’area del disagio, perché esso è servito a creare una rete di comunicazione tra i vari centri, l’opportunità di uno scambio reciproco di nuove esperienze, di conoscere nuovi amici e ha dato ai ragazzi la possibilità d’uscire dai muri dei centri di salute mentale.
Una grande manifestazione è stata realizzata nell’ultima settimana di settembre nell’isola d’Elba dall’Associazione Nazionale per l’Integrazione Sociale, costituitasi nel dicembre 2000: polisportive, associazioni, squadre di coordinamento regionale. Hanno partecipato circa settecento persone tra ragazzi, operatori, accompa-gnatori, svolgendo varie attività: calcio, pallavo-lo, trecking, canoa e vela. La sera in piazza i ragazzi dell’associazione "Va pensiero" del Dipartimento di Salute Mentale di Parma hanno suonato e cantato, mentre tutti gli altri ragazzi accompagnavano il canto e ballavano felici.
Di ritorno da questa manifestazione fino a Parma ho viaggiato con la squadra parmense, tra gli accompagnatori era presente nel pullman un medico del Centro diurno che aveva seguito la stessa come un osservatore. Al microfono ha detto queste testuali parole: " Mi sono reso conto che lo sport è salute e che il vostro migliore amico è il pallone, più che i farmaci".
Ho iniziato questo lavoro nel ’98, dapprima con approcci telefonici agli operatori psichiatrici di Prato, Genova, Bergamo, Trieste e poi nella primavera del 2000 sono incominciati i tornei, green volley, fra le squadre del nord Italia, del centro e di qualche città del sud. Anno dopo anno le squadre sono diventate più numerose e con soddisfazione posso comunicare che dopo le ultime vacanze natalizie, incominceranno non solo tornei, ma anche campionati di pallavolo in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. A giugno seguiranno le finali e le premiazioni, uguali per tutti, perché considero l’attività della pallavolo e dello sport non come agonismo, ma come momenti di socializzazione.
E’ bellissimo assistere ai loro incontri, vedere sui loro volti la gioia di stare insieme. Molto lavoro è stato fatto, ma occorre farne ancora tanto per coinvolgere altre regioni.
Il mio più grande desiderio è quello che nelle città campane si possano realizzare le stesse opportunità, affinché anche i loro ragazzi possano condividere le stesse esperienze, incontrare altri ragazzi, confrontarsi, crescere insieme.
Spero che questo che questo mio desiderio sia condiviso da tutti gli operatori dell’aria del disagio campano, ciò mi permetterebbe di conoscerli e di lavorare insieme. Volere è potere!
Rivolgo un caro saluto a tutti.

*Matilde Carrino, la coordinatrice della lega pallavolo UISP


             

La poesia

Ridi?

di Mariella Fiorini

Ridi? Cosa hai da ridere?
Te lo sei mai chiesto?
Anch’io a volte mi chiedo
Cosa ci sia da ridere.
Forse in realtà c’è da ridere.
Voglio pensarci un momento...
ecco, ho capito perché rido:
La vita a me appare
come una tragedia comica,
dove tutti piangono
non conoscendone il motivo,
e nello stesso tempo ridono,
perché sono consapevoli
della loro tristezza.


Momenti
sconsolanti

di Catello Caiazzo

E’ stato così rapido
Che quasi non ricordo
I nostri incontri.
Dopo tempo mi sei
Ritornata violentemente
Nei miei pensieri,
ricordando quegl’attimi
brevi ma intensi,
che mi lasciano con
l’amarezza di chi
ha vissuto un bel momento
e che è svanito,
ritrovandomi solo e
sconsolato con una sola verità:
l’averti amato veramente.

Ad un bimbo
mai nato

di Annamaria Sorrentino

Dormi, dormi nel tuo limbo
O dolce e innocente bimbo
Ora non potrai più nuocere
Di quanto non lo avresti
mai fatto in vita.
Oh, mamma sciagurata!
Dormi angioletto sfortunato
O bimbo mai nato.

Amore
sconosciuto

di Simona Giraud

Mi sveglio nel mare della notte
E la mia mente vola lontano
Immagino il tuo volto
Il tuo corpo, il tuo sorriso.
Non ti ho mai visto ne conosciuto
Ma sei nel mio cuore
E un giorno da qualche parte
ti stringerò tra le mie braccia.