Anno I
Febbraio 2002 
n. 2

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Noi, la malattia e gli altri
di Vincenzo Riccio

Salve, sono un giovane trentatre- enne e da tre anni frequento il Dipartimento di Salute Mentale di Portici - Ercolano. Ho notato che qualche genitore e lo stesso utente, hanno paura di far sapere  che fanno parte di questi Centri.
Vi racconto in breve la mia


esperienza. Andai al Servizio  territoriale per una visita neurologica, lì incontrai l’assistente sociale che mi chiese di partecipare ad un corso di ceramica, per poi far parte di un gruppo teatrale ed altro, ora spero di andare a lavorare fuori dalla Campania.
Forse sarò stato fortunato a conoscere

 
medici e paramedici simpatici, attivi, e soprattutto disponibili al dialogo, tanto da potermi considerare loro amico e ho visto che non solo a Portici, ma anche a Torre del Greco vi sono persone con la stessa disponibilità. Quindi perché aver paura di dire alla gente che ci circonda che si fa parte di tali Centri? Io come trattavo gli amici prima così tratto quelli che conosco adesso anzi forse meglio, cioè con più tatto, delicatezza e pazienza.
Adesso ho avuto la fortuna di scrivere a voi lettori tramite questo giornale, per farvi sapere come io la pensi, forse sono un po’ più "sano" di altri, ma comunque anche chi sta quasi bene come me si nasconde per non far sapere, la società se non l’affrontate a testa alta, con tutti i nostri pregi e difetti ci ghettizza e ci annulla; per non parlare della gente comune che fa sempre del qualunquismo: non abbiate paura!
Dopo aver letto questo articolo fatelo leggere anche a chi non è al corrente dell’esistenza di questi Centri di Salute Mentale, questo è il primo passo per rientrare nella società.

              
     "Tutti a tavola al CSM di Torre del Greco"

La televisione
italiana    di Lucio Bonelli

L
a Televisione nel nostro paese è lo specchio di una nazione poco evoluta culturalmente. Basta ascoltare il linguaggio che si sente nei programmi televisivi per accorgersene. Per non parlare di un fatto unico al mondo: l’Italia che è stata la patria di grandi musicisti, lirici e classici, vede relegati i concerti di musica classica a tarda ora.
Quello che manca alla nostra televisione è il fatto che nei dibattiti che vi si svolgono non si porta avanti una tesi pacatamente, ma si alza il tono della voce come se bastasse ad avere ragione. E tutto questo non fa altro che indebolire lo spirito critico e di conseguenza involgarire il paese.
Io credo che le reti televisive, pubbliche ed aggiungo anche quelle private, non propongono che programmi di facile visione. In sostanza voglio dire che essi non sono fonte di crescita culturale della nazione e impongono solo l’involgarimento del gusto e non aiuta no ad accrescere il senso civico ed estetico di chi li guarda.
Forse sono troppo critico, dimenticando che la televisione è lo specchio di un paese, dove si guarda con simpatia ai "furbi" senza tenere conto di chi vuole affermarsi con le proprie conoscenze culturali.
        
                             

Meraviglioso

di
Maria Scognamiglio

Ogni giorno che passa mi sento sempre più bene e sto meravigliosamente, vivo senza quasi più i disturbi di prima e mi sento tranquilla.
Dotto’, grazie tante, la vostra terapia mi è stata di grande aiuto, non ero fiduciosa, ma adesso lo sono e mi ripeto ogni giorno che passa è meraviglioso.
Dotto’ oggi andremo sopra al Colle di Sant’Alfonso e vi farò vedere qualcosa di meraviglioso, più del normale. E’ stupendo guardare l’infinito, fin dove gli occhi arrivano, lì ove il Cielo diventa tutt’uno con il mare.
Dotto’ il mondo è bello, anzi, meraviglioso.