-O-

La vocale /o/ ha tre suoni.
*Uno aperto come in cònnola, gattò. In fonetica accento grave.
*Uno chiuso come in u cuôfano, a cuntrôra. In fonetica accento acuto ma, per meglio evidenziare la differenza, abbiamo adottato il simbolo circonflesso /
ô/.
*Infine un suono muto come in pinn(o)l(o).
Come finale di di parola è sempre muta, u panzaròtt(o). In fonetica (o)
.
*Una particolarità della vocale /o/ tonica è di mutare accento, da grave ad acuto, nella trasfomazione femminile/maschile. (Metafonesi: Alterazione di una vocale sotto l'influenza di una vocale seguente). La /ò/ grave si muta in /uô/. Sòcra in suôcro, bona in buôno.

òbbr(e)c(o):

s.m.

Dovere.

ofanità

s.f.

Presunzione, boria. etim. Spagnolo "ufania".

ôgna:

s.f.

Unghia.

ôgn(e)r(e):

v.tr.

Ungere. Serognere.

ônza:

s.f.

Oncia, unità di misura del peso, circa venticinque grammi,  pari alla dodicesima parte della libbra. Moneta pari a venti carlini. etim. Latino "uncia". Ruotolo.

Op(e)ripup(i):

top.

Il teatrino dell'opera dei pupi era in via A. Luise, ora scesa del Metropolitan.

ôrn(e)jä(re):

v.tr.

Orlare, girovagare ronzare intorno.

or(o)pummiént(o):

s.m.

Oro falso. Orpimento: Minerale di zolfo dal colore giallo oro. etim. Latino "aurum e pigmentum".

òrza:

s.f.

Nell’andatura di bolina, percorso diagonale delle barche a vela. Orza orza: andatura barcollante e indecisa di chi è fatto a vino..

ôs(e)mä(re):

v.tr.

Fiutare. Uosemare. etim. Greco “osmaomai”, odorare.

ôss(o)p(e)zzìll(o):

s.m.

Osso del malleolo, deto pure ossopazzillo. Al plurale ossapezzelle.

òssarùc(e):

s.f.pl.

Nòccioli di albicocche dal seme dolce, edibile, diversamente dai semi comuni che sono amari. Ossamare

ôviccànn(o):

avv

Eccolo qui, vicino a noi. Uiccanno.

ôvillànn(o):

avv.

Eccolo là. Uillanno.

ôvillòc(o):

avv.

Eccolo là, vicino a te. Uilloco.