Tutti gli uomini della stessa etnia si
somigliano, per sommi capi. Solo che c'è chi coltiva un interesse, chi
un altro.
R: Sei squisito, un bel preambolo per mettermi a mio agio e per
alleggerire la gravità dell'argomento, Ma perché venga fuori la verità
vera bisogna mettere da parte la solidarietà.
D: E allora esterniamola questa verità. Mi stupisce il senso
autocritico sin dalle prime battute che presume uno sventramento
rivelativo. Ho l'impressione, però, di parlare di una terza persona
affetta della malattia dei soldi e non di K K stesso. Questo dimostra
che la cultura e intelligenza sono estranee ai disturbi della personalità.
R: Già, molti politici con la coglia d'acciaio, campioni di cultura e
d'intelligenza si recano dai maghi, per l'oracolo elettorale. La mente
spesso se ne va per i fatti propri, ma la malattia dei soldi ti fa
soffrire due volte, perché la tieni e perché sai di tenerla, senza
potertene liberare. E' un fatto nevrotico.
N: K K si riferisce alla differenza che passa tra nevrosi e psicosi. Lo
psicotico è quello che ha disturbi di testa anche gravi e non se ne
rende conto, (spesso con dissociazione dalla realtà), quindi lede
soprattutto gli altri; il nevrotico ha dei disturbi, ma se ne rende
conto e soffre.
D: Non temi che ti si possa riconoscere, da quello che dici, da qualche
particolare della foto, anche se coperta dalla banda sul viso?...
R: No, sono ricco, ma non occupo cariche sociali, non sono un
commerciante, un professionista, mi confondo tra la gente, sono l'
"uomo della strada" a cui nessuno fa caso. Starò attento a
tutelare gli altri, adesso che ne parlo, quegli ammalati dei soldi,
abbastanza noti, che si recano dallo stesso medico.
D: C'è un medico apposta?
R: Uno specialista, viene da Boston, in America c'è una scuola per
curare gli ammalati dei soldi. Tiene studio a Napoli ai Colli Aminei. Ha
due turni, mattina e pomeriggio.
D: Sono molti i torresi che si fanno curare da lui?
R: Quelli che riconosco io sono una dozzina. Vige la privacy più
totale. Il medico riceve rigorosamente per appuntamento, non esiste sala
d'aspetto comune, ma sostiamo in alcuni stanzini seperati che
convogliano su di un corridoio che si immette direttamente nello studio
del dottore. Ho riconosciuto qualche torrese nel parcheggio,
trattenendomi qualche ora, per curiosità. E' difficile incortrarsi,
tranne che nell'infermeria, lì può capitare che un ammalato esce e uno
entra.
D: Infermeria?
R: Già, questo è un argomento delicato che gli ammalati dei soldi
vorrebbero mai si scoprisse.
D: Disturbi psicosomatici?
R: Peggio. Mente sana, corpo sano, dicevano gli antichi. Una mente che
si attacca al danaro come la mignatta al sangue cade spesso in crisi
parossistiche che danneggiano per prima cosa l'apparato genitale.
D: Vuoi... vuoi dire che... Queste idee coatte provocano delle pulsioni
sessuali, come dire, parallele...
R: Magari! Il malato dei soldi, invece, se la scorda l'erezione,
potrebbe ingerire dieci, cento pasticche di Viagra. Non solo, a lungo
andare si manifesta, pur se lentamente, l'atrofia del pene. Io sto
lottando per non arrivare al catetere.
D: Il catetere? Cosa c'entra la prostata?
R: Non c'entra la prostata. L'organo genitale tende a scomparire
nell'area puberale, a meno che non voglia urinarti addosso necessita un
veicolo di drenaggio.
(Continua in seconda pagina)
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