VEDO IL MIO ANGELO CUSTODE - 1

Ogni somiglianza di persone alla foto e ai fatti qui esposti è puramente casuale
Intervistatore Luigi Mari - Intervistato Z Z    Legenda: D=domanda; R=risposta N=Narrazione
(Gli angioletti sono stati inseriti nella pagina per alleviare l'argomento) 

Z Z, come gli altri personaggi di quest'area non vuole rivelare la propria identità. Un'altra storia complessa per comprenderla e difficile da credere. Z Z è una donna sui 50 anni di media statura, bionda naturale, nata e vivente a Torre del Greco. 
Quando si parla di Angeli Custodi, se non si è ferventi religiosi, scatta il meccanismo dello scetticismo. Di primo acchito si pensa che la persona che rivela un rapporto tangibile col proprio Angelo Custode sia quanto meno visionaria, fino a sospettarla psicotica. E' difficile, tuttavia, conoscendo la signora Z Z, così dolce, così presente, considerarla una dissociata. Si potrebbe ipotizzare, in ultima analisi, un caso di doppia personalità, ma ciò è da escludere se si tiene conto della condotta sociale ineccepibile della donna, la quale, a parte questo fenomeno, non ha mai e poi mai dato il più lieve segno di squilibrio. Infatti, spinto dalla curiosità, indirettamente, oltre che nell'ambiente di lavoro che la ospita, ho indagato, in modo non subdolo, nel suo ambito domestico, senza riscontrare la benché minima scoperta negativa. La signora ZZ è sana di mente ed è da escludere nel modo più categorico che racconti frottole per un motivo o per l'altro. Un'ultima considerazione da fare è che se anomalia ci fosse potrebbe essere soggettiva, si potrebbe imputare, cioè, a chi scrive, nel migliore dei casi, una forma almeno nevrotica di rappresentare le proprie idee. Non so se questo viene subito sfatato dicendo che, tuttavia, allo stato, ancora non credo totalmente agli Angeli custodi, sebbene creda fermamente in Dio; almeno non credo che il proprio Angelo possa rivelarsi ed apparire come una persona in carne ed ossa o in atre forme materiali, terrene. 
Una cosa è certa: né il sottoscritto né Z Z sono degli ipocriti o ciarlatani, ma raccontano tutto in buona fede, lanciano, infondo, un messaggio d'amore da questa sconfinata opera elettronica che è Torreomnia. Che l'Angelo di Z Z abbia o meno una fisicità non compromette né l'esistenza nè la credibilità degli Angeli, tanto meno l'esistenza di Dio e, nella fattispecie, la presenza di Dio tra gli uomini mediante i suoi Araldi. Non è questo un proposito a spingere i lettori a confidare o meno nelle ciarle di un bottegaio tipografo alle falde del Vesuvio o in quelle dei suoi intervistati. Vengano presi, questi fatti, in ultima analisi, come una cronaca atta essenzialmente a scuotere le coscienze a fin di bene. 
Domanda: Sa che parlare con lei di Angeli custodi mi fa provare lo stesso disagio come se parlassimo di sesso?
Risposta: E' uno strano modo di iniziare la conversazione, signor Mari; d'altronde gli Angeli, è risaputo, non hanno sesso.

              Z Z mi ha rilasciato questa intervista 
                    il 18 aprile 2001. Ha 50 anni.
       La signora Z Z è una donna distinta e di bella
        presenza. Il marito ed i figlioli hanno aderito
             alla pubblicazione di questa rivelazione.
 

      

D: Le confessioni devono essere trasparenti, signora Z Z. L'argomento porta, in un certo senso a denudare l'anima, ed in questo caso la sua di anima. Ho provato un attimo di pudore, non senso di peccato, la sede e l'argomento non portano in modo diretto a "cattivi" pensieri, e chiaro. Tuttavia un Angelo è anche parte del "noi stessi biologico"; con tutto il rispetto per le donne e, se mi consente, per le sue cinquanta primavere, lei è una donna gradevole a vedersi. Angelo e sesso rappresentano un dualismo come, ad esempio: odio-amore, bene-male, eros- thanathos, ecc. 
R: Incominciamo bene... Signor Mari, ma che le prende... Siamo qui per discutere di un fenomeno serio o per formulare delle avance?
D: Ci mancherebbe, me ne guarderei bene! Ma non credo, sa, di essere stato frainteso. La ritengo abbastanza intelligente per credere che abbia ben compreso il significato traslato delle mie parole ed il fine per cui vengono dette. E comprendo pure che la sua reazione da educanda è formale, di circostanza, simile a quella della sedicenne che alla prima seduta si sente chiedere dallo psicanalista quante volte al giorno prova pulsioni onanistiche. Ma noi non abbiamo l'età né la testa per queste cose, signora Zeta Zeta. Sono certo che nutriamo vicendevolmente un grande rispetto per le nostre persone. Siamo due anta fratelli in Torre. Abbiamo per un attimo messo a cimento la seriosità borghese e dato una stilettata alla bacchettoneria. Un modo sicuro per rompere il ghiaccio... A questo punto va bene il "tu"?.

(continua in seconda pagina)