Z Z, come gli altri
personaggi di quest'area non vuole rivelare la propria identità.
Un'altra storia complessa per comprenderla e difficile da credere. Z Z
è una donna sui 50 anni di media statura, bionda naturale, nata e
vivente a Torre del Greco.
Quando si parla di Angeli Custodi, se non si è ferventi religiosi,
scatta il meccanismo dello scetticismo. Di primo acchito si pensa che la
persona che rivela un rapporto tangibile col proprio Angelo Custode sia
quanto meno visionaria, fino a sospettarla psicotica. E' difficile,
tuttavia, conoscendo la signora Z Z, così dolce, così presente,
considerarla una dissociata. Si potrebbe ipotizzare, in ultima analisi,
un caso di doppia personalità, ma ciò è da escludere se si tiene
conto della condotta sociale ineccepibile della donna, la quale, a parte
questo fenomeno, non ha mai e poi mai dato il più lieve segno di
squilibrio. Infatti, spinto dalla curiosità, indirettamente, oltre che
nell'ambiente di lavoro che la ospita, ho indagato, in modo non subdolo,
nel suo ambito domestico, senza riscontrare la benché minima scoperta
negativa. La signora ZZ è sana di mente ed è da escludere nel modo
più categorico che racconti frottole per un motivo o per l'altro. Un'ultima
considerazione da fare è che se anomalia ci fosse potrebbe essere
soggettiva, si potrebbe imputare, cioè, a chi scrive, nel migliore dei
casi, una forma almeno nevrotica di rappresentare le proprie idee. Non
so se questo viene subito sfatato dicendo che, tuttavia, allo stato,
ancora non credo totalmente agli Angeli custodi, sebbene creda
fermamente in Dio; almeno non credo che il proprio Angelo possa
rivelarsi ed apparire come una persona in carne ed ossa o in atre forme
materiali, terrene.
Una cosa è certa: né il sottoscritto né Z Z sono degli ipocriti o
ciarlatani, ma raccontano tutto in buona fede, lanciano, infondo, un
messaggio d'amore da questa sconfinata opera elettronica che è
Torreomnia. Che l'Angelo di Z Z abbia o meno una fisicità non
compromette né l'esistenza nè la credibilità degli Angeli, tanto meno
l'esistenza di Dio e, nella fattispecie, la presenza di Dio tra gli
uomini mediante i suoi Araldi. Non è questo un proposito a spingere i
lettori a confidare o meno nelle ciarle di un bottegaio tipografo alle
falde del Vesuvio o in quelle dei suoi intervistati. Vengano presi,
questi fatti, in ultima analisi, come una cronaca atta essenzialmente a
scuotere le coscienze a fin di bene.
Domanda: Sa che parlare con lei di Angeli
custodi mi fa provare lo stesso disagio come se parlassimo di sesso?
Risposta: E' uno strano modo di iniziare la conversazione,
signor Mari; d'altronde gli Angeli, è risaputo, non hanno sesso.
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Z Z mi ha rilasciato questa intervista
il 18 aprile 2001. Ha 50 anni.
La signora Z Z è una donna distinta e di
bella
presenza. Il marito ed i
figlioli hanno aderito
alla pubblicazione di questa rivelazione.

D: Le confessioni devono essere
trasparenti, signora Z Z. L'argomento
porta, in un certo senso a denudare l'anima, ed in questo caso la sua di
anima. Ho provato un attimo di pudore, non senso di peccato, la sede e
l'argomento non portano in modo diretto a "cattivi" pensieri, e
chiaro. Tuttavia un Angelo è anche parte del "noi stessi biologico"; con tutto il rispetto per
le donne e, se mi consente, per le sue cinquanta primavere, lei è una donna gradevole a
vedersi. Angelo e sesso rappresentano un dualismo come, ad esempio:
odio-amore, bene-male, eros- thanathos, ecc.
R: Incominciamo bene... Signor Mari, ma che le prende... Siamo qui per discutere di un fenomeno serio o per formulare delle avance?
D: Ci mancherebbe, me ne guarderei bene! Ma non credo, sa, di essere stato frainteso.
La ritengo abbastanza intelligente per credere che abbia ben compreso il significato traslato delle mie
parole ed il fine per cui vengono dette. E comprendo pure che la sua reazione da educanda è
formale, di circostanza, simile a quella della sedicenne che alla prima seduta
si sente chiedere dallo psicanalista quante volte al giorno prova pulsioni onanistiche. Ma noi non abbiamo l'età
né la testa per queste cose, signora Zeta Zeta. Sono certo che nutriamo
vicendevolmente un grande rispetto per le nostre persone. Siamo due anta
fratelli in
Torre. Abbiamo per un attimo messo a cimento la seriosità borghese e
dato una stilettata alla bacchettoneria. Un modo sicuro per rompere il ghiaccio... A questo punto va bene il
"tu"?.
(continua in seconda pagina)
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