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A SPASSO
CON IL DIRITTO
IL DIVORZIO
ANCHE
SEPARATI
IN CASA
Una sentenza della prima sezione civile della
Corte di Cassazione (n.03323/2000), innovando rispetto ai
precedenti orientamenti giurisprudenziali, ha affermato che la
convivenza sotto lo stesso tetto dei coniugi, non osta ad
ottenere la sentenza di divorzio.
E’ da dire, in via preliminare, che la legge (artt. 3 L.
n.898/70 e 5 L. n.74/87) prescrive, ai fini della pronuncia di
cessazione degli effetti civili del matrimonio, la non
interruzione del periodo di separazione per almeno tre anni
dalla comparizione dei coniugi dinanzi al presidente del
tribunale nella procedura di separazione personale.
Non interruzione sta a significare che nel periodo di tempo
indicato, tra i coniugi non vi sia stato alcun ripristino di
quella comunione spirituale (come volontà reciproca di
riservare al coniuge la posizione di esclusivo compagno di
vita), né della cosiddetta comunione materiale (come convivenza
basata sulla comune organizzazione dell’intera vita
domestica).
Nel caso concreto riguardava due coniugi, uno dei quali aveva
presentato domanda di divorzio fondata sulla totale mancanza nel
rapporto matrimoniale della cd. affectio coniugalis (vale
a dire di quella comunione materiale e spirituale di cui si è
detto), rigettata sia dal tribunale in primo grado e dalla Corte
di Appello in secondo, sul presupposto che l’accertata
erogazione di somme di denaro versate dal marito alla moglie
nonché la coabitazione (se pure in assenza di rapporti sessuali
e protratta a soli fini umanitari, non disponendo la moglie di
altra dimora) fossero di ostacolo alla pronuncia di divorzio.
La Cassazione ha ritenuto errate tali argomentazioni, affermando
che la coabitazione, se non unita ad altre circostanze, non
comporta interruzioni nel periodo di separazione.
La situazione di separati in casa comportando una vita familiare
improntata al distacco fisico e spirituale è sicuramente
presupposto per la sentenza di divorzio.
L’accordo matrimoniale, secondo la Cassazione, nel caso in
questione, era stato sostituito con "un diverso patto di
convivenza con elementi del tutto atipici (la separazione sotto
lo stesso tetto, la mancanza di rapporti sessuali)" che del
matrimonio stesso è la negazione.
MARIA FERRARO
Il volontariato?
SI’,
Lega Navale porticese
Ora le organizzazioni senza scopo di lucro,
la Lega Navale Italiana è strutturata in Direzione Nazionale,
Direzioni Regionali, Sezioni (di più di cento
iscritti), Delegazioni ( di meno di cento
iscritti).
- Piccolo è bello diceva Schumpeter, piccolo è vero dice chi
scrive.-
La Delegazione di Portici della L.N.I. può annoverarsi tra le
organizzazioni di vero volontariato.
A sostegno di tale ipotesi:
- Gl’innumerevoli interventi a favore delle Scuole del
territorio, alla riscoperta della storia e dei valori della
Città di Portici e delle città vesuviane. (Es.
visite guidate al "Bagno della Regina", Villa Debeuf,
Porto Borbonico del Granatello, Corderie di Castellammare,
Stazione Zoologica di Napoli, ecc.). Semplici cose ma
fatte con impegno, serietà e convinzione.
- Tour del golfo sull’imbarcazione "S.Giuseppe 2"
del Comandante Giovanni Aimone Cat, offerto ai giovani delle
Scuole Medie e ai ragazzi di Chernobyl ospiti di famiglie
porticesi. Questa magnifica feluca di legno di quercia, con
doppio albero a vela latina, rompighiaccio, conquistò all’epoca
un pezzetto di Antartide a favore della comunità scientifica
italiana.
- Corsi di avvicinamento alla vela per studenti a un
prezzo"politico".
-Disponibilità ad offrire la Sede agli artisti che ne fanno
richiesta, trasformandola in una piccola galleria d’arte
contemporanea (senza richiesta di contributo se
non ai soci stessi).
La "Festa della Primavera"alla seconda domenica di
Maggio di ogni anno.(Nel 2000 tra gli ospiti c’è
stato un veliero di turisti facenti capo all’Ente Ville
Vesuviane) La Delegazione di Portici della LNI riceve un
piccolo concorso spese dal Comune di Portici, erogato a fronte
di voci di costo sostenute per manifesti, impianto luci-audio,
fiori, diritti SIAE., ufficialmente documentate.
Organizzazioni che richiedono notevole lavoro umano per
programmare-preparare-attuare - documentare; e offrire gratis il
meglio di sé e capacità profuse senza risparmio di energia!..
Il perchè del volontariato della Delegazione porticese della
LNI e del volontariato in genere?.
Ci si sente apprezzati, stimati, rispettati, ricordati, e ci si
diverte, si ride, si incontrano persone, si stabiliscono
rapporti, si allarga la sfera delle relazioni..E’ bello avere
un amico quando ne hai bisogno.
Nino Ponzo |
POLITICA
Le Alleanze, la Televisione in Consiglio, il Vesuvio, la
Bretella, la politica torrese, il Condono, il Porto, il
Palazzetto dello Sport, la Viabilità
UNA
POLITICA "a porte chiuse"
raccontata dal cons. Franco Mirabella di AN
Cosa
ne pensa dell’attuale politica torrese?
Grande confusione che non fa progredire il paese: partiti
nuovi si formano ed entrano a far parte della maggioranza,
addirittura adesso si vuole allargare il centrosinistra ai DS,
fatto grave che contrasta con la volontà popolare. Se hanno
commesso degli errori non è possibile che si ricompattino solo
perché in campagna elettorale.
Questa maggioranza esiste solo per assegnare posti di assessore,
mentre la cosa più importante sono i programmi: cosa si vuole
fare per la città nei prossimi due anni se il sindaco rimarrà.
A proposito della trasmissione televisiva del Consiglio
Comunale?
E’grave non ascoltare la voce della gente; diventa una
politica solo per partiti.
Non a caso, con interpellanze e mozioni, proposi che si
stabilisse una piccola somma per coprire le spese per una
piccola televisione in consiglio comunale per far sì che la
gente giudicasse il lavoro dei singoli e delle coalizioni anche
a tarda ora, per sapere se un consigliere o assessore è degno
di essere rieletto. Risultato, pochissimi voti a favore, molti
contrari. Quindi noi disputiamo una "partita a porte
chiuse", hanno negato perfino l’accesso gratuito della
televisione locale
In cosa si differenzierebbero i
programmi della sua coalizione rispetto a quelli della
maggioranza se voi foste eletti?
Subiamo le conseguenze di una politica sbagliata.
Falsi ambientalisti fanno politica contro e non a favore del
paese e dell’uomo, esistono vincoli di ogni genere.
Io proporrei la nascita di un parco la salle cercando ivi uno
spazio per anziani e giovani, abolirei tante cose che non
portano a niente e focalizzerei pochi punti da portare a
termine.
Sulla bretella?
A Torre del Greco avremo un corpo monco di una gamba,
con l’altra di legno. Mi riferisco alla BRETELLA autostradale:
L’autostrada sta andando avanti; mi domando invece a che punto
stia la bretella di competenza comunale che è la vera
risolutrice del traffico cittadino in quanto il traffico
dovrebbe essere assorbito dalla stessa (l’assessore
F.S. Sorrentino nello scorso numero de "La Torre" ci
aveva rassicurato sulla sua imminente realizzazione)
E il rischio Vesuvio?
Tutti si riempiono la bocca del RISCHIO VESUVIO per
sfruttare politicamente la paura della gente ma quale via di
evacuazione è stata progettata se non quella da me proposta tra
Via Boccea e Viale dei Pini? Sarebbe poi dovuta continuare su
terreno occupato dall’acquedotto campano, e non lo è stata,
Nostra unica speranza è che il Vesuvio stia buono-buono.
Per la VIABILITA c’è bisogno di un NUOVO PIANO REGOLATORE che
rispecchi realtà attuali e recuperi il centro storico così
abbandonato.
Per quanto riguarda l’abusivismo
edilizio ed altro?
Allo stato non c’è altro da fare che concedere
LICENZE DA CONDONO EDILIZIO perchè non è possibile dopo tanti
anni di abusi indiscriminati nelle nostre zone, che oggi non si
possa nemmeno aggiustare un tetto che cola acqua. Tre quarti del
paese sono stati costruiti abusivamente; i controlli andavano
fatti a quei tempi. Nella situazione attuale, l’unica
soluzione è la sanatoria..
Piuttosto sanerei IL PARCO NAZIONALE ridotto ad uno scaricatoio
a cielo aperto e farei un programma immediato per il PORTO
TURISTICO dopo anni e anni di attese. Non trascurerei la
realizzazione del PALAZZETTO DELLO SPORT (come già
felicemente realizzato a S.Giorgio a Cremano) e pretenderei
efficace controllo sul territorio isituendo i vigili di
quartiere e nuovi CONCORSI per vigili urbani a copertura di
quelli pensionati e defunti.
Nell’ultimo consiglio proposi, subito contestato, di salvare
il salvabile con modica spesa mettendo gli orafi nei MMM in
attesa di futura destinazione, accioché non si rifugino a
Marcianise creando ulteriore disoccupazione.
Avendo Torre del Greco un grosso numero di bravissimi
fioricultori, marinai, artigiani, agricoltori, ho proposto un’interpellanza
sulle condizioni della SCUOLA NAUTICA che rischia di chiudere
mentre dovrebbe diventare la 2a Accademia navale. Torre, per
commerci, cantieristica navale, dovrebbe essere un Comune a
disoccupazione zero e invece rischia di diventare una città
dormitorio.
E’ stato approvato il Piano
Commerciale. Come si è schierato rispetto ad esso?
E’ stato approvato con la mia astensione perché
credo che dobbiamo dare più dignità al centro storico
aggiustandolo con mattonelle e non asfalto, attintando i
palazzi, illuminandolo bene affinché la gente possa passeggiare
anche di sera.
Non vorrei che gli ambulanti siano costretti ad emigrare.
Dovranno trovare subito attrezzature per continuare la vendita,
e invece, sia il campo container che l’ex mercato
ortofrutticolo giacciono in stato di abbandono totale. Ho dubbi
sullo spostamento del commercio dalle piazzette storiche. Ho
dubbi anche sui controlli. Se un ambulante lascia un posto dopo
50 anni, chi garantisce che il suo posto non venga occupato da
altri?.
Come si pone la sua coalizione rispetto
all’ingresso in politica della Democrazia Europea di D’Antoni?
Il vero centro sta nel Polo. Noi siamo la destra del
Polo e siamo alleati sulla base di progetti chiari, il centro
che sta a sinistra non è il vero centro ma è prevaricato dai
DS che a livello nazionale hanno candidato come premier un uomo
dei DS, cioè Rutelli. Sono cavalieri di ventura o di avventura,
ma ormai si è capito che un terzo Polo, rappresentato da
Democrazia Europea, vorrebbe dire solo dispersione di voti. Se
poi, come sembrerebbe, in caso di ballottaggio, si schiereranno
con noi, saranno bene accetti, ma a condizioni precise e chiare.
Del resto non sono paragonabili a certi politici voltagabbana
quali Dini e Mastella. |