N. 2 - 13 gennaio 2006             Sta come Torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar dei venti

Direttore responsabile: Salvatore Accardo
 Direttore editoriale: Clelia Sorrentino

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POLITICHE E CULTURE
DEL MIGLIO D'ORO
A CONFRONTO

di Clelia Sorrentino

Certi discorsi campanilistici e lampante, appaiono provinciali e riduttivi. II Miglio d’Oro si snoda in un’unica arteria che accomuna le cittadine vesuviane costiere in abbraccio fra mare e Vesuvio e in caratteristiche e consuetudini comuni di fasti e miserie, di fascinazione e calamita.
Mio zio, comm. Luigi Sorrentino, che pur fondo LA TORRE nel 1905 come giornale del Popolo Torrese, non restisteva poi al fascino di espansione dell’intero territorio, sollecitava i lavori alle ruine d’Ercolano, aveva corrispondenti da Portici tanto che il giornale per un periodo porto la scritta di Gazzetta dei Comuni Vesuviani. Pur d’accordo con Bassolino sulle identità d’intenti dei sindaci tutti della fascia costiera, il sindaco di Torre avv. Romeo del Giudice, da penalista aduso ad intoppi e burocrazie, e scettico sulle attuazioni, irte di spine nel- le loro vie procedurali. Cosa si è realizzato sin’ora a Torre e nelle cittadine confinanti, e cosa si può realizzare confrontando differenze, bisogni, insieme a riferimenti e a confronti culturali di un territorio instabile e in fermento? Questi gli intendimenti per cui allo scadere dei cent’anni di vita, La Torre sbarca e approda in lidi vicini tramite giovani corrispondenti entusiasti d’accogliere istanze, suggerimenti, domande, proposte.

Potrete telefonare e inoltrare e- mail, visitare e attingere notizie dal nostro sito in funzione da meta marzo, nel frattempo visitare quello indicato a pag.2 www.torreomnia.com, usufruire di agevolazioni (ved. in 1’ pag.Wind) e ritrovare scambi informativi nelle nuove pagine. L’augurio e di ritrovarci affratellati da questa esperienza comune ai Grandi Festeggiamenti del Gennaio 2005, quando avremo compiuto cento anni.


POLITICUME

L'ONORE DI OGGI
SI COMPRA E SI VENDE

da Voci di Corridoio del gennaio 2001

Ancora presto per dar credito o avanzare ipotesi su questa o quella candidatura fra il bailamme e i tira e molla (potete immaginare!), assai poco cavallereschi per i sospirati seggi in Parlamento. Per ora si vocifera, ci si accalda in duelli senza esclusione di colpi, (tanto che azzardare nomi e prematuro e puro gossip). Colpi di centinaia di milioni pur di prenotare il Posto, proprio come ai tempi di Tangentopoli allorquando si era costretti a dare la mazzetta per sistemarsi, o per assicurare, accattare il posto di lavoro al figlio.
I metodi si raffinano, la competizione diventa razzista, i prescelti candidati del Partito statistica- mente con la vittoria in tasca, non vengono scelti per censo- valori- capacita. Che lor signori siano imbonitori curati-gradevoli-ricchi-potenti, per l’appunto con l’aspetto di quelli che non rubano perché non ne hanno bisogno.
E, guarda un po’, chi deterrebbe il Potere Decisionale di dispensare dietro pagamento la grazia dell’accettazione?!, proprio il Partito Miliardario, (quello che non ne ha bisogno, perciò dunque lo voto) quello che ha o suppone d’avere la vittoria in tasca. Ah! si vocifera che la prenotazione sia a fondo perduto, nel senso che se la lotta intestina nello stesso partito fa prevalere il più prepotente o l’imbonitore ritenuto capace di racimolare più voti, dannazione!, la caparra va dispersa insieme con il Privilegio. Dove? Ma, sciocchini! nelle gole profonde del Partito, che, e ovvio, non ne ha bisogno, ma, come si dice?, l’appetito vien mangiando.