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Argomento presente: « SPIGOLATURE DI TORREOMNIA »
ID: 9661  Discussione: SPIGOLATURE DI TORREOMNIA

Autore: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Scritto o aggiornato: martedì 18 novembre 2008 Ore: 19:49


Caro Gigi,
attraverso Torre omnia vedi se è possibile raccogliere notizie su personaggi torresi, che Salvatore Formisano di Tutto è sta mettendo
insieme. Io ricordo i fratelli Vuotto, Ernesto, maestro d'orchestra e Bartolo buon acquerellista e lo scrittore Giovanni Procino, miei compagni di viaggio artistico. Diffondi la notizia. Forse qualche buon'anima ci ascolterà.
Ciao. Franco Penza 


francescopenza@libero.it

 


Giggi ti faccio i miei complimenti per tutte le cose che hai scritto su Torre e in principal modo sulle attività artistiche: Musica...Teatro e qui mi fermo per dirti che dopo tanto nominare penso che sia giunto il momento di scrivere vicino al nome di Mike Bozzetti (anche se tra parentesi ) il nome di Cirillo Michele

Ciao ti Saluto

gen50it@yahoo.it


 
 

ID: 9753  Intervento da: salvatore argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: martedì 18 novembre 2008 Ore: 19:49




A Bologna c’è un negozio di Prodotti della Campania 
e qui si trova normalmente sempre u peremmusso.
A Napoli no? Non c’è più religione.
Dal Dizionario della Gastronomia (in corso di aggiornamento), trascrivo l’appunto eguente:
pèremmùssö: s. m. Piede di maiale e muso di vitello lessati. Con questi il carnacuttaro vendeva anche la centopelle, centofigliole. U peremmusso era servito su un pezzo di carta gialla, irrorato con sale grosso e limone.


La memoria felice de re Andrea de la suppa 
naurea si delectava

 

Li piedi delessati con l'aceto Li davano appetito innanzi pasto.

(Iacopo Sannazzaro, (1457-1530). Lo gliommero Napoletano).


Da Lo gliommero di Iacopo Sannazzaro apprendiamo che “li piedi delessati”, piedi bolliti erano mangiare nobile, reale.

 (Il Re Andrea d’Ungheria, marito di Giovanna I, morto strangolato il 18 settembre 1346, ad Aversa).






Argenziano Salvatore


ID: 9751  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 18 novembre 2008 Ore: 13:43


Riceviamo in redazione:
Gentile sig. Mari, sono napoletano. Il suo sito mi ha letteralmente shoccato per la sua vastità e la sua dinamicità, non parliamo dei contenuti. Mai visto nulla di simile della zona Vesuviana in rete con i soliti siti schematici, statici e noiosi.
Continuo a scandagliarlo senza tregua, per ora mi sono soffermato su cose gastronomiche, prego i suoi collaboratori, come Peppe D'urzo o Salvatore Argenziano di delucidarmi su "O pere e o musso"

Tel. 320 7630214


ID: 9682  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 4 novembre 2008 Ore: 11:55

Una risposta a Massimo Visciano sull'argomento del bullo di tutte le età che semina figli come caprettelle in diversi casi anche a Torre del Greco.

CRONACA DEL 4 NOVEMPRE 2008.

DENUNCIATO CADAVERINO ANONIMO NEL CIMITERO DI TORRE DEL GRECO:

Appartiene con molta probabilità a una ragazza straniera la voce che ieri ha telefonato al un commissariato. La donna ha avvisato gli agenti di avere da poco partorito e gettato il corpicino del suo bimbo in un cassonetto al cimitero comunale di Torre del Greco.

Polizia, vigili e volontari si sono prontamente attivati per cercare il piccolo. I sopralluoghi hanno interessato sia i cassonetti dei rifiuti, sia alcune bare abbandonate e le zone adiacenti alle sepolture. Le operazioni hanno coinvolto anche alcuni utenti del cimitero, presenti per la commemorazione dei defunti del due novembre.

Alle 13, non avendo trovato tracce del bambino, l'allarme è cessato. Il grande viavai al camposanto nel weekend appena trascorso rende poco probabile che un simile gesto possa essere passato inosservato.

MEGLIO "CAPRETTELLE" IRRICONOSCIUTE MA VIVE,


ID: 9663  Intervento da: massimo visciano  - Email: visciano.massimo@libero.it  - Data: venerdì 31 ottobre 2008 Ore: 15:17

FIGLI COME CAPRETTELLE
Buon giorno, questa volta sortisco con una provocazione. Più volte ho detto che faccio un lavoro itinerrante lungo lo stivale, ma non sono mai riuscito a fare un confronto con la mia città, che eccede spesso.
Ad esempio, una prerogativa di un genere maschile a cui potremmo dare l'appellativo di "macio banca di semi", sposato o singol va seminando a destra e a manca figli come "caprettelle". E fin qui la particolarità sta solo nella pluralità della proliferazione di ogni individuo del genere che, da illo tempore, a Torre del Greco sembra spesso accennata e discussa; ma quello che mi stupisce è come diverse di queste persone si vantino del loro modo quanto meno "fuori le righe" di proliferare, visto i disagi sociali e psicologici di tutti coloro che rimangono coinvolti nella problematica, siano essi partner che figli, non solo, ma parenti ed ereditieri, poiché questi moltiplicatori gratuiti della specie umana spesso sono benestanti, e qui si spiega l’interesse femminile, al di là di un interesse dongiovannesco idea in cui si crogiola il “Valentino”.
Avere un figlio extra coniugale non fa notizia, ma averne con più donne quattro, otto, anche dodici, deve far pensare all’infelicità di queste persone definite “è uno buono”.
Infatti, in un centro Italia dove si dice del malavitoso "chille è uno buono", è probabile che la trasgressione monogamica di stampo mussohitleriano, o la virilità gratuita del meridionale incosciente ed egocentrico, vadano interpretati barbaramente come modus vivendi qualitativo, fino alla resa dei conti, naturalmente, la sgherra vecchiaia e l'irreversibile "donna con falce" a cui spesso fai cenno nel tuo blog.

Massimo Visciano
visciano.massimo@libero.it


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