ID: 9697 Intervento
da:
camillo scala
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doncamillo57@libero.it
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venerdì 7 novembre 2008 Ore: 15:20

Lo Stato è pronto a uscire dall’ «Alitalia dei mari». Parte ufficialmente la privatizzazione di Tirrenia, la società di navigazione pubblica, ben nota ai sardi, che per anni ha navigato con bilanci in rosso contando sulle risorse delle convenzioni pubbliche. Il Consiglio dei ministri ha definito i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione della quota detenuta indirettamente dal ministero dell’Economia. Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ha sottolineato che «si tratta di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata». Intanto il governo, ha aggiunto Matteoli, «avanzerà alla Commissione europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione», come misura- tampone in deroga alle norme Ue che imporrebbero una gara, per avere il tempo di «attuare il processo di privatizzazione ». Il Gruppo Tirrenia, guidato da oltre vent’anni dall’amministratore delegato Franco Pecorini, è uno dei maggiori complessi armatoriali europei. È costituito, oltre che dalla capogruppo Tirrenia di Navigazione, dalle compagnie regionali Saremar (Sardegna Regionale Marittima) e dalle «sorelle» Caremar (Campania), Siremar (Sicilia) e Toremar (Toscana). La Tirrenia con la sua flotta di 90 navi traghetto trasporta ogni anno 13 milioni di passeggeri, imbarca due milioni di auto al seguito e sei milioni e mezzo di metri lineari di veicoli commerciali. Di privatizzazione di Tirrenia si era cominciato a parlare all’inizio del 2000 con un progetto di cessione che prevedeva, per la società dell’orbita Iri, una progressiva dismissione di quote. Il vero e proprio conto alla rovescia è partito nel 2007 con il via libera del Cipe alla bozza della nuova convenzione del gruppo Tirrenia. Un passaggio cruciale in vista del successivo ok di Bruxelles al rinnovo della convenzione e, appunto, la privatizzazione della società. Il contratto in corso scade proprio il 31 dicembre, da qui l’accelerazione alla procedura di vendita.
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ID: 9695 Intervento
da:
camillo scala
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doncamillo57@libero.it
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giovedì 6 novembre 2008 Ore: 14:32

Madrid. È stato sgozzato con un coltello da cucina, col quale il suo aggressore ha poi tentato di tagliarsi le vene. È un giallo alla Agatha Cristie l'assassinio in alto mare, avvenuto l'altra notte sul mercantile italiano «Paxi-C», della compagnia di navigazione napoletana Italtrag srl, al largo delle coste di Finisterre in Spagna. Una tragica fine per il capitano della nave cargo, Mario Castaldi, 53 anni, di Piano di Sorrento. Già ferito a morte, l'ufficiale ha tentato di scappare, rifugiandosi nella cabina del nostromo, due piani più in basso, dove però è spirato in un lago di sangue. A colpirlo a morte, per cause ancora in corso di accertamento, sarebbe stato il primo ufficiale di macchina, Andrea Della Rasa, di 37 anni, residente a Gaeta che, dopo l'aggressione, si è asserragliato nella sua cabina, minacciando di uccidersi se l'avessero costretto a scendere a terra. A dare l'allarme, alle 6 del mattino, è stato personale dell'equipaggio, costituito da 17 persone, fra cui tre italiani, sei indonesiani, quattro filippini, tre ucraini e un lituano, il primo ufficiale che ha assunto il comando della nave. Il cargo portacontainer, salpato da Alessadria d'Egitto e diretto a Gijon, nelle Asturie, si trovava in quel momento a 22 miglia al largo della Galizia, in acque internazionali. Ed è stato stato fatto dirigere dalla guardia costiera, in collegamento con le autorità consolari italiane, verso Finisterre. C'è voluto il corpo speciale dei Geo della guardia civile per stanare l'aggressore dal suo nascondiglio, quando la nave ha gettato l'ancora a un miglio e mezzo dalla costa. Quando alla fine è stato arrestato, Andrea Della Rasa, con ferite da arma da taglio ai polsi e al collo, aveva perduto molto sangue, era semi incosciente e in stato confusionale: urlava di voler tornare in Egitto. All'ospedale de La Coruña è stato sottoposto anche ad accertamenti psichiatrici e a perizie che dovranno stabilire l'origine delle ferite. Stando alle prime testimonianze a bordo della «Paxi-C», alle 5 del mattino, l'ora alla quale risalirebbe l'omicidio, la gran parte dell'equipaggio guardava una partita di calcio in tv, quando si è sentito un forte rumore e le urla del capitano. L'aggressore, che era di turno guardia, sarebbe entrato nella cabina di Castaldi con un grosso coltello da cucina, col quale gli avrebbe squarciato il collo.
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ID: 9685 Intervento
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camillo scala
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doncamillo57@libero.it
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martedì 4 novembre 2008 Ore: 23:08

Due passeggeri e quattro membri dell'equipaggio del traghetto passeggeri Fantastic (Grandi Navi Veloci Grimaldi) hanno riportato ferite e contusioni a causa di una raffica di vento a 60 nodi che ha colpito stamani la nave all'imboccatura del porto di Genova, rischiando di farla finire contro la diga frangiflutti. Alle 8.45, con mare forza 10, la nave si apprestava all'ingresso in porto quando è stata colpita dalla raffica anomala che ha fatto intraversare il traghetto rispetto all'imboccatura del porto. Il comandante è stato costretto a dare fondo all'ancora per evitare l'urto con la diga frangiflutti. Successivamente la nave, che ha riportato un'ammaccatura allo scafo, è stata affiancata al molo Giano, nella zona delle Riparazioni Navali, dove ora si trova in sicurezza in attesa del trasferimento verso il consueto molo d'attracco.Durante la rollata conseguente alla forte raffica due passeggeri e quattro membri dell'equipaggio hanno riportato alcune ferite e contusioni: tutti i passeggeri e membri dell'equipaggio feriti sono stati già sbarcati e soccorsi Sul sito http://torremare.net le immagini dell'incidente alla nave fantastic don camillo

Scala Camillo
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ID: 9684 Intervento
da:
camillo scala
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doncamillo57@libero.it
- Data:
martedì 4 novembre 2008 Ore: 23:06

La legge finanziaria 2007 ha previsto che vengano stipulate nuove convenzioni, con scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012, fra lo Stato da un lato, e la Tirrenia e le Società regionali marittime dall'altro, al fine di regolare i servizi di collegamento pubblico che tali società saranno chiamate a svolgere a partire dal primo gennaio 2009. Le nuove convenzioni, in corso di elaborazione, dovranno avere l'approvazione della Commissione europea. Così il sottosegretario per l'Economia e le finanze Nicola Cosentino ha risposto in Aula al Senato a un'interpellanza del senatore del Pd Marco Filippi che ha puntato l'attenzione sul futuro della compagnia Tirrenia la cui convenzione scade il 31 dicembre. Attualmente è in fase di elaborazione la convenzione disciplinante il complesso degli obblighi e dei diritti derivanti dall'esercizio dei servizi di collegamento marittimo con la Sardegna e le Isole Tremiti dal continente e tra la Sicilia e la Sardegna. "La società Tirrenia nel contesto del piano industriale che ha presentato all'Amministrazione - ha aggiunto Cosentino - nel febbraio 2007 ha individuato i servizi essenziali di cabotaggio per passeggeri e merci, sia relativamente alle rotte di media e lunga percorrenza, sia per le linee di carattere locale gestite dalle società regionali marittime. L'esecutivo intende introdurre una "opzione" per consentire alle Regioni di assumere a proprio carico l'onere dell'organizzazione del servizio di trasporto marittimo di merci e persone o di rinunciarvi in favore dello Stato? A questo Cosentino ha risposto che la recente normativa ha stabilito il passaggio delle competenze e degli stanziamenti pubblici in materia di trasporto pubblico locale dallo Stato alle Regioni, disponendo che le stesse possano anche optare per l'acquisizione, a costo zero, della proprietà delle società regionali marittime (Caremar, Toremar, Siremar e Saremar), che attualmente esercitano i collegamenti locali in questione.

Scala Camillo
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