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| Argomento presente: « CARRO TRIONFALE IMMACOLATA 2025 » | ||||||
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| ID: 17586 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 3 dicembre 2025 Ore: 16:05
Immacolata 2025, il messaggio di don Giosuè alla comunità |
| ID: 17585 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 3 dicembre 2025 Ore: 15:58
Domenica 7 dicembre 2025 Scala Santa per l’Immacolata di Torre del Greco Scala Santa per l’Immacolata di Torre del Greco (Napoli) 7 dicembre 2025 – 16° edizione Ore 20:00 – Largo Costantinopoli Raduno dei tradizionali “carricielli” (opere progettate e construite dai ragazzi dei quartieri, delle scuole e degli oratori) A seguire sfilata per le vie del centro storico con suoni della tradizione . Ore 23:00 – Piazza S.Croce inizio del rito tradizionale della Scala Santa.A cura dei Luna Janara “Ringraziamo anticipatamente tutti voi che parteciperete a questo rito spontaneo e no profit, mossi dalla passione per le tradizioni, dall’amicizia, dall’amore che ci lega all’Immacolata e alla nostra città”.Toto Toralbo. |
| ID: 17584 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 3 dicembre 2025 Ore: 15:49
Immacolata 2025, Lamberti: "Si lavora agli ultimi dettagli del Carro" |
| ID: 17583 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 3 dicembre 2025 Ore: 15:45
Episodi, Aneddoti e Curiosita’ della festa dell’Immacolata a Torre del Greco La storia del carro votivo dell’Immacolata a Torre del Greco è ricca di episodi ,aneddoti e curiosita’ verso colei che, da secoli, è la sua patrona,l’Immacolata Concezione. Tutti questi avvenimenti sono una sorta di memoria storica da tramandare ai posteri, che, contribuiscono a scrivere, anno dopo anno, la straordinaria pagina di devozione mariana del popolo torrese. Iniziamo allora dall’inizio,dal 1862 a meta’ del “900”,in cui l’8 dicembre,giorno della festivita’ della SS.Immacolata,quando il tempo non era clemente col popolo torrese ,la processione veniva rimandata alla festivita’ successiva.Ma a volte anche nei giorni fissati per la processione,le condizioni meteo erano avverse,per cui si decideva che il primo giorno anche feriale e lavorativo di condizioni meteo ottimali, il Carro trionfale con l’Immacolata sarebbe stato portato in processione.A quel tempo erano i carpentieri e i marinai del porto a portare il carro in giro per le vie cittadine,cosi appena vi era l’occasione di avere una giornata di bel tempo,venivano chiamati in mattinata i carpentieri e i marinai dal porto per effettuare la processione dell’Immacolata. L’8 dicembre 1943 si era in piena seconda guerra mondiale ,ed erano trascorsi pochi mesi da quando il 1 ottobre 1943 gli americani entrano in una Napoli già liberata. Torre del Greco ormai liberata dai fascisti e dai tedeschi , aveva ancora negli occhi quel 13 settembre in cui questi stessi Alleati, per fermare una colonna tedesca lungo Corso Vittorio Emanuele, sganciarono 200 bombe su Torre del Greco. Come si sa fu distrutto l’Ospedale Maresca e le chiese di Santa Maria del Popolo e della Congrega di San Giovanni Battista, mai più ricostruita.Anche gli edifici religiosi delle suore di Santa Geltrude furono colpiti e l’altare lesionato.Ma la guerra non fermo’ la devozione dei torresi verso l’Immacolata ,che fu portata in processione l’8 dicembre,in una Torre del Greco devastata dai bombardamenti, su di un piccolo carro trionfale.Domenica 8 dicembre 1957, festivita’ dell’Immacolata, il cattivo tempo non permise alla processione del carro trionfale dell’Immacolata di uscire e il tutto fu rinviato a domenica 15,in cui il carro trionfale andò in processione.Il 26 Dicembre 1959 si è creato uno dei due precedenti della storia secolare dell’Immacolata,infatti all’epoca la festivita’ dell’Immacolata ricorreva martedi 8 dicembre ma per tempo cattivo fu rimandata alla domenica successiva 13,ma in quel giorno ci furono ancora condizioni meteologiche avverse e fu rimandata alla domenica 20,ma niente da fare anche in quel giorno il tempo non fu clemente cosi fu’ tutto rimandato il sabato 26 Santo Stefano in cui finalmente il Carro trionfale ando’ in processione.Il 1964, l’8 dicembre era di martedi ma le condizioni meteo non permisero la processione del carro trionfale dell’Immacolata che fù rinviata a domenica 13 dicembre ,ma anche in questo giorno il tempo non fù clemente su Torre del Greco ,così si decise di rimandare a domenica 20 dicembre ,in cui finalmente il carro trionfale andò in processione.Nel 1965 come nel 1959 ,l’8 dicembre e le successive domeniche (ndr il 12 e il 19)le condizioni meteo non permisero l’uscita in processione del carro trionfale dell’Immacolata,quindi fù rinviata a domenica 26 dicembre Santo Stefano,in cui il carro trionfale finalmente uscì in processione.Il lungo corteo preceduto dalla congrega di San Michele e da due fila di bambine vestite di bianco ed il capo cinto da una coroncina di fiori, aveva appena lasciato Piazza Santa Croce imboccando via Salvator Noto.Quando il carro trionfale dell’Immacolata ,percorrendo qualche decina di metri piu sù della chiesa di San Filippo ,un filo di ferro steso a meno di 5 metri d’altezza che sorreggeva una luminaria natalizia, tolse la corona insieme allo stellato dal capo della Vergine,e ogni tentativo di sistemarla andò a vuoto.L’immensa folla che affollava via S. Noto e piazza Santa Croce, passò dalla gioia al silenzio tombale.Sul volto della gente incredula e quasi spaventata, affioravano le lacrime, mentre la notizia si diffondeva per tutta la città.Subito il popolo torrese, penso’ che l’accaduto fosse un cattivo presagio per la città,ma non fu cosi. Si decise allora che il carro trionfale con l’Immacolata anche senza corona e stellato continuasse la processione per le vie di Torre del Greco.Nel 1966,l’8 dicembre era di giovedi ,ma per condizioni meteo avverse la processione del carro trionfale fù rinviata prima a domenica 11 e poi a domenica 18,in cui finalmente il carro trionfale uscì in processione.Dal 1862 fino al 1972 dopo la girata del giorno 7 dicembre ,il carro trionfale è stato sempre posizionato nella navata centrale sotto la cupola sul lato destro .Ma nel 1973 un incendio si sviluppo’ sull’altare maggiore della Basilica di Santa Croce,danneggiando non poco l’altare.Per questo motivo il parroco di allora Don Rocco Borriello fece costruire proprio al centro della chiesa sotto la cupola,un nuovo altare,sopra una pedana di marmo marrone scuro con due gradini. ( con la ristrutturazione della Basilica per il Giubileo del 2000 fu finalmente rimosso) Infatti dal 1973 con questo nuovo altare non fù piu’ possibile posizionare il carro trionfale dove è stato in esposizione per 111 anni, ma fù posizionato dove lo vediamo oggi ,cioè proprio sotto al pulpito.Dal 1973 al 1999 ,per 27 anni si è dovuto assistere ad una girata del carro trionfale con una manovra molto difficile,in quanto prima del 1973 i portatori doveva solo far uscire il carro dalla navata di destra e posizionarlo al centro della chiesa,ma con l’avvento del nuovo altare si è complicata la manovra ,diventando molto difficile e pericolosa per i portatori.In quanto oltre che ad uscire il carro al millimetro dalla navata di destra,si doveva salire due scalini della pedana di marmo marrone e passare tra l’altare posto al centro della stessa e il pilastro della navata di destra,creando non pochi pericoli per i portatori.Ma dal 2000 con la sparizione della pedana marmorea ,la manovra pur sempre difficoltosa è diventata piu sicura per tutti i portatori.Era il 23 novembre 1980, quando la Campania fù sconvolta da un violento sisma (il terremoto dell’Irpinia) che provocò seri danni anche alla nostra città. Ci furono crolli di alcuni edifici, molte strade interrotte, palazzi pericolanti, abitazioni rese inagibili. Fù danneggiata anche la Basilica di Santa Croce, dove era già in allestimento il carro trionfale nella navata di destra da circa una settimana.Nei giorni immediatamente successivi i tecnici fecero un sopralluogo ed emersero problemi di agibilità in special modo per la navata di destra dove c’è la cappella dell’Immacolata. Il 3 dicembre, il parroco, don Rocco Borriello, decise allora di trasferire la statua dell’Immacolata nella chiesa di San Michele, ubicata nella vicinissima via Diego Colamarino,dove furono spostate tutte le funzioni religiose della Basilica,comprese quella per la festività del Beato Vincenzo Romano e la novena dell’Immacolata.Mentre continuava a tenersi la novena nella chiesa di San Michele, don Rocco, decise di non attendere il 7 dicembre ( vigilia dell’ Immacolata )per lo spostamento del carro. Il 3 dicembre infatti, a chiesa chiusa, i portatori (una quarantina circa)spostarono il carro senza la statua della Madonna ed ancora incompleto,dalla navata laterale a quella centrale proprio vicino al grande portone principale . Un fatto eccezionale e triste per i portatori e per la storia secolare della festa dell’Immacolata. Non era mai capitato che il carro fosse posizionato al centro della Basilica prima del 7 dicembre, a porte chiuse ,senza la statua della Madonna ed ancora incompleto in ogni sua parte. Ma i problemi non erano finiti,infatti le condizioni di sicurezza per lo svolgimento della processione per le vie della citta’ non c’erano e si prospettava un rinvio o un annullamento della processione.Quell’8 dicembre 1980 la giornata era magnifica,un sole splendente in un cielo azzurro, che facevano ben sperare i numerosi fedeli, che affollavano sin dalle prime ore del mattino la piazza. I portatori intanto si radunavano, nei pressi della Chiesa di San Michele mentre continuavano i contatti con le forze dell’ordine, per verificare se c’era la possibilita’ anche minima di far uscire in processione il carro con la Madonna.Mentre aumentava la pressione dei fedeli,ma soprattutto dei portatori piu’ anziani,che volevano a tutti i costi portare in processione l’Immacolata sul suo carro trionfale,Don Rocco onde evitare che la situazione degenerasse, decise, d’intesa con le forze dell’ordine, di dare il via lo stesso alla processione, concordando un percorso del tutto nuovo ma fattibile sul piano della sicurezza.Ma la statua dell’Immacolata si trovava in San Michele, dove non si sa’ se prima o dopo il via libera alla processione, a mezzogiorno venne prelevata da 4 portatori con veste bianca tra cui Gaetano Madonna, ,in testa. Il restante dei portatori formarono un efficiente cordone, dall’ingresso di San Michele fino in piazza S.Croce , all’interno della quale i 4 designati sfilarono di corsa con la statua in Basilica per consentire all’ allestitore, don Vincenzo Sorrentino e i suoi dipendenti Gennaro Ascione e Liberato Zeno,di posizionarla sul carro trionfale, che stava vicino al portone centrale. Un’operazione abbastanza difficile in quanto ,fatta senza l’ausilio della fune ,che viene usata di solito nella navata di destra per innanzare la statua e posizionarla sul carro.Ma qui non si perse tempo,con l’aiuto dei tanti portatori,la statua fù innalzata a braccia sul globo e posizionata.La venerata immagine dell’Immacolata fù posta sul carro trionfale (ndr ancora incompleto) senza la Corona d’oro, ma bensì con la corona in argento dorato, sbalzata e cesellata .(ndr quella che indossa durante l’anno sia in cappella che quando è in esposizione al centro della Basilica).L’annuncio della processione prefissata per le 14.00 venne data al popolo, che già gremiva la piazza, dal compianto Pietro Staiano, dal sagrato della Basilica, attraverso l’uso di un megafono .Alle ore 14:00 in punto, in una piazza gremita più del solito, il carro varcò la soglia della Basilica dando l’avvio alla più problematica delle processioni dell’Immacolata.Il carro percorse via Salvator Noto,via Roma,via Vittorio Veneto,via Guglielmo Marconi,Corso Vittorio Emanuele,via Diego Colamarino,quindi giunti in Piazza Santa Croce si decise di portare il carro trionfale per via Beato Vincenzo Romano,Corso Umberto I e Piazza Luigi Palomba per poi tornare indietro e far rientrare il Carro in Basilica,in quanto tutta la zona mare risultava con edifici pericolanti e strade inagibili.Ma giunti a Piazza Luigi Palomba,dopo un’ennesima consultazione abbastanza accesa si decise d’intesa con le autorita’ di far proseguire la processione anche in zona mare,cosi si continuò per via XX Settembre e Corso Cavour,qui iniziò una leggera pioggerellina e si decise di riportare subito il carro con l’Immacolata in Basilica,risalendo via Antonio Luise e via Beato Vincenzo Romano. Il carro rientrava in Santa Croce alle ore 19:00 in una piazza gremita fino all’inverosimile, in quanto la Basilica era inagibile ed era stata chiusa al pubblico.L’anno successivo,nel 1981 sempre a causa dell’inagibilità della navata destra della Basilica di Santa Croce, il carro trionfale fu costruito sull’altare maggiore. Così il 7 dicembre, puntualmente alle ore 14, fu dato il via ad una vera e propria manovra spettacolare ,ovviamente una manovra diversa e insolita nella storia dell’Immacolata. Il carro, infatti, fu spostato dall’altare maggiore con il lato posteriore verso l’altare di San Gennaro, per poi convergere verso la navata centrale.Il tutto attraversando la pedana marmorea con i due gradini e l’altare posto al centro di essa,creando non pochi problemi ai portatori.Fino al 1986 il percorso della processione del Carro trionfale dell’Immacolata è stato che quando giungeva a via Vittorio Veneto risaliva fino a via Gugliemo Marconi,Piazza Martiri d’Africa e riscendeva per tutta Corso Avezzana ,per poi immettersi in via Vittorio Veneto e proseguire per via Roma e Corso Vittorio Emanuele. Invece dal 1987 fù invertito l’ordine delle strade, infatti quando la processione giungeva in via Vittorio Veneto girava per la 1° traversa Vittorio Veneto per poi risalire tutta Corso Avezzana ,arrivava in Piazza Martiri d’Africa e riscendeva via Guglielmo Marconi e tutta via Vittorio Veneto per proseguire per via Roma e Corso Vittorio Emanuele.L’otto dicembre 1987,una pioggia incessante impedi’ lo svolgersi della processione ,cosi’ fu rinviata alla domenica successiva.Quella domenica 13 dicembre ,il cielo era coperto,non prometteva nulla di buono,ma si decise ugualmente di far uscire in processione il carro trionfale dell’Immacolata. Alle ore 10:00, il Carro uscì in processione nonostante la pioggia.Forse era meglio aspettare domenica 20 dicembre per le migliori condizioni meteo,infatti all’altezza di via Diego Colamarino per la pioggia incessante che inizio’ a cadere ,il carro trionfale dovette rientrare subito in Chiesa effettuando solo metà del percorso previsto.Non ci fu da esitare molto quel Venerdi 8 dicembre del 1989,in cui gia’ dalla notte un violento temporale si era abbattuto su Torre del Greco,e che continuo’ anche per l’intera giornata dell’8.Così la processione del carro trionfale dell’Immacolata venne rinviata alla domenica successiva ,il 10 dicembre 1989.Il 7 dicembre 1990 sono ormai le due e dieci del pomeriggio, la chiesa è gremita. Fuori piove. Don Giosuè invita alla preghiera e al silenzio. Suona la campanella: è il segnale atteso dai portatori. La folla esplode; con un lungo applauso accompagna il loro sforzo. Di solito l’enorme carro (lungo 10 metri, largo 2,80 e alto 7) scivola senza intoppi nella navata centrale. Quell’anno non è andata proprio così. La manovra è nata male, il carro si è come incastrato senza riuscire a girare. La gente è ammutolita, ci sono stati attimi di tensione. Poi il carro si è sbloccato,grazie all’intervento dei portatori piu’ esperti,a farne le spese lo stucco di un pilastro. L’enorme macchina da festa ha cominciato a virare solennemente. E una mano sotto il carro (anche se solo simbolica) hanno voluto mettercela un pò tutti: i portatori ormai troppo anziani, i giovani.L’organo e le campane suonano a festa: il carro è finalmente in posizione per essere ammirato da tutti.Il giorno dopo l’8 dicembre il tempo preoccupa, ma i vecchi marinai “Ci sono tutte le stelle in cielo; domani sarà buon tempo, il carro potrà uscire”. Ma i vecchi lupi di mare vengono traditi: l’alba svela un cielo pieno di nubi e una giornata livida. Uscire, non uscire, questo il dilemma. Alle dieci si riunisce in sacrestia un summit. Ci sono il preposito curato, il sindaco, le forze dell’ordine. Il comandante della capitaneria’ informa che non dovrebbe piovere e che per l’indomani si prevede un peggioramento. La decisione finale spetta al preposito: si esce.Alle 10,45 il carro trionfale varca il portone principale della Basilica. La processione procede anche se il tempo minaccia,infatti non si fa aspettare molto, quando il carro arriva a Portosalvo comincia a piovere, prima qualche goccia, poi sempre più fitto.Il carro con l’Immacolata viene riparato sotto il ponte ferroviario di Largo Fontana.Qui la decisione di tornare di gran carriera in Basilica,risalendo la ripida via Comizi.Da quell’anno si decise di far uscire la processione del Carro trionfale dell’Immacolata solo con condizioni di tempo meteorologico ottimali.Ecco quindi che dal 1991 la processione del Carro trionfale dell’Immacolata è stata rinviata ben 9 volte: martedi 8 dicembre 1992 a domenica 13 dicembre 1992 mercoledi 8 dicembre 1993 a domenica 12 dicembre 1993 giovedi 8 dicembre 1994 a domenica 11 dicembre 1994 mercoledi 8 dicembre 2004 a domenica 12 dicembre 2004 sabato 8 dicembre 2007 a domenica 9 dicembre 2007 martedi 8 dicembre 2009 a domenica 13 dicembre 2009 sabato 8 dicembre 2012 a domenica 9 dicembre 2012 a domenica 16 dicembre 2012.sabato 8 dicembre 2018 a domenica 9 dicembre 2018.2020-2021 Sospesa per emergenza sanitaria Covid-19 domenica 8 dicembre 2024 a domenica 15 dicembre 2024. luigiascione |
| ID: 17582 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 3 dicembre 2025 Ore: 15:37
Il carro dell’Immacolata : 164 anni tra percorsi e storia torrese I percorsi della processione del carro trionfale dell’Immacolata, modificandosi nel tempo, hanno seguito il divenire della città di Torre del Greco nella sua espansione urbanistica e nella sua trasformazione sociale.Nonostante i percorsi abbiano subito diverse modifiche nel corso degli anni, da una attenta lettura dei documenti disponibili emerge la presenza costante di alcune strade storicamente importanti che durante gli anni hanno cambiato nome, tra le quali: Largo Santa Croce oggi Piazza Santa Croce,Strada Campanile oggi via Salvator Noto, via Nuova Capo la Torre poi denominata sul finire dell’800 col nome di Corso Giuseppe Avezzana e poi nel 1931 all’attuale Via Roma,Strada Vittorio Veneto (inaugurata nel 1914, che una volta era campagna con gli oliveti del Duca D’Andria. Questa zona anticamente si chiamava Largo Mercato, dopo la lava del 1794 passò a Largo Sedivola),via Guglielmo Marconi,prolungamento di via V.Veneto aperta nel 1936,dopo la costruzione dell’Autostrada Napoli-Pompei nel 1929, Corso Vittorio Emanuele,via Antica Capo la Torre poi denominata via Principe Amedeo oggi via Diego Colamarino,Strada e Largo Comizi,Strada Fontana,Strada Liberta’, Largo del Porto oggi Spiaggia del Fronte,Corso Garibaldi,che prima dell’Unità d’Italia, la strada era chiamata Strada Marina,Strada XX Settembre,Piazza del Popolo oggi Luigi Palomba,Strada S.Croce in seguito via Venerabile Vincenzo Romano oggi via Beato V.Romano.Sono strade che urbanisticamente hanno “segnato” Torre del Greco, essendo sede di importanti chiese e di edifici pubblici.Il percorso del carro dal 1862, con partenza alle 10:00 dalla Basilica di Santa Croce, interessava le principali strade dell’antica città, delimitata dal mare e dalle campagne circostanti,che, dava strumento funzionale di attraversamento,acquistando valore commerciale e sociale, configurandosi come il centro privilegiato della vita cittadina dei torresi di quell’epoca.Nel secolo ventesimo, regnando Vittorio Emanuele III di Savoia, la città, ha vissuto le vicende di tutta la Nazione: il governo Giolitti, la I Guerra Mondiale, il ventennio fascista; ma anche altre novità, quali la Ferrovia Secondaria Circumvesuviana nel 1905, la costruzione della Villa Comunale con la grande quantità di cenere caduta sulla città durante l’eruzione del 1906, l’edificazione del Ricovero della Provvidenza per anziani indigenti nel 1907, l’installazione dei Molini Feola Jandeau nel 1907, l’apertura di Via Vittorio Veneto nel 1914-22 col grande edificio scolastico di Via Cesare Battisti nel 1922, dell’Autostrada Napoli-Pompei nel 1929, delle Vie Marconi, Colombo e Diaz nel 1936.All’epoca il carro trionfale dell’Immacolata percorreva in processione le seguenti strade:Strada Campanile (via S.Noto),via Nuova Capo la Torre poi denominata sul finire dell’800 col nome di Corso Avezzana(via Roma),Corso Vittorio Emanuele, arrivando fino alla Chiesa dell’Ospedale, cosi chiamata, ma dedicata a S. Maria del Popolo,dove oggi sorge la Chiesa cosi chiamata.Qui ritornava indietro ripercorrendo Corso V.Emanuele e imboccando via Antica Capo la Torre poi denominata via Principe Amedeo (via Diego Colamarino),e Largo S.Croce.Da qui si inoltrava nella zona mare torrese ,scendendo via e Largo Comizi , dove era solito per i torresi farsi fotografare sul muretto della rampa di via Comizi col carro trionfale della Madonna alle spalle: lì, il carro, effettuava una tradizionale fermata (all’inizio della rampa appunto) per la foto rituale, uno storico appuntamento a cui i torresi “tenevano” moltissimo. Ma per poter raggiungere la zona mare e il porto torrese, il carro trionfale doveva attraversare la ferrovia ,ma i ponti esistenti non permettevano il passaggio della mastodontica struttura,come quello detto di Gavino e quello dietro alle cento fontane.Quindi il carro era costretto ad attraversare il passaggio a livello ferroviario di via Liberta’.Infatti in quei tempi non vi era ancora il sottopasso ferroviario di Largo Fontana,ma anche qui c’era un passaggio a livello simile a quello di via Liberta’.Una volta raggiunti Corso Garibaldi si proseguiva verso il Porto ,per poi ritornare indietro fino al ponte ferroviario detto di Gavino ,che all’epoca era più basso,stretto e curvo,per cui il carro come già detto non ci passava. Quindi per poter proseguire la processione si doveva riattraversare il passaggio a livello ferroviario di via Liberta’per poi raggiungere via Fontana.Da qui si proseguiva verso Corso Cavour ,si scendeva per Largo Bandito, sulle scale che oggi portano a Largo Gabella del Pesce, proseguendo per Strada Agostinella,si risaliva via XX Settembre fino a giungere a Piazza del Popolo (Piazza Luigi Palomba).La processione si inoltrava fino a Strada Purgatorio fino all’altezza dell’ Ospizio della Provvidenza,per poi ritornare indietro per la stessa strada e transitando per via Episcopile (via Piscopia) davanti alla casa del Beato Vincenzo Romano ,per via Falanga,cuore del mercato torrese, Strada S.Croce (via Beato V.Romano) fino a Largo Santa Croce dove alle ore 14:00 circa rientrava in Basilica.Con l’inaugurazione di via Vittorio Veneto e via Guglielmo Marconi, il carro trionfale dell’Immacolata subì una variazione sul percorso,infatti una volta giunti al Corso Avezzana ,che poi nel 1931 diventò l’attuale Via Roma,si attraverso’ la nuova via V.Veneto e via G.Marconi fino ad entrare nell’attuale presidio ospedaliero “Filippo Bottazzi” ,che prima e durante la seconda guerra mondiale era intitolato al Principe di Napoli.L’Immacolata in quegli anni arrivava appunto all’interno del convalescenziario per consolare e sostenere i tanti ammalati ivi degenti.La processione riscendeva di nuovo via G.Marconi e V.Veneto,dirigendosi verso Corso V.Emanuele e continuando il percorso come negli anni precedenti.Solo dopo il conflitto mondiale segna l’avvio di una nuova espansione edilizia in grado di soddisfare la crescita demografica di Torre del Greco.Infatti dai 9.324 abitanti del 1861 si passò ai 85.922 del 2011,segnando il picco nel 1981 con 103.605 torresi residenti, con un conseguente ulteriore sviluppo dell’edilizia privata e della rete stradale anche nelle zone periferiche e verso il Vesuvio, tra le quali : Viale Ungheria, Via Martiri d’Africa, Via Ignazio Sorrentino, Via De Nicola, Rione Raiola, Via Castelluccio, Vallelonga, Via De Gasperi, via Monsignor Felice Romano,la ricostruzione e l’ampliamento del ponte ferroviario detto di Gavino in Largo Gabella del Pesce (distrutto dalla guerra)e il sottopasso ferroviario in Largo Fontana che garantisce continuità e più collegamento tra il centro storico e la zona mare torrese.I percorsi si riveleranno con modifiche alquanto significative con l’addentrarsi della processione del carro trionfale dell’Immacolata in itinerari nuovi oltre che nelle strade più importanti, caratteristica del precedente percorso.Infatti per rispettare i tempi previsti secondo la tradizione e gli eventi del 1861,in cui la processione deve svolgersi dalle 10:00 (ora nella quale fu avvertita la prima scossa tellurica nell’ 8 dicembre 1861) fino alle 14:00( tempo in cui, nel 1861, la terra si aprì a vomitare lava di fuoco) e per introdurre il nuovo percorso, saranno abolite dall’itinerario, la visita al Convalescenzario,alla Chiesa dell’ospedale S.Maria del Popolo,e all’Ospizio della Provvidenza .Cosi si da il via ad un percorso del tutto nuovo che sarà ancora oggi per la maggior parte attuato ed è il seguente:Piazza Santa Croce,via S.Noto,via Roma.via V.Veneto,via G.Marconi,Piazza Martiri d’africa,Corso Avezzana,via Circonvallazione,via V.Veneto,via Roma,Corso V.Emanuele altezza Palazzo Vallelonga,via D.Colamarino,Largo Santissimo,via e Rampa Comizi,Largo S.Maria di Costantinopoli,via Fontana,via Col.Pica,via M.Felice Romano,via C.Battisti,via Calastro,Spiaggia del fronte,Corso Garibaldi fino al ponte ferroviario detto di Gavino, Via Liberta’(attraverso il passaggio a livello ferroviario),via Fontana , Corso Cavour,via XX Settembre, Piazza Luigi Palomba fino alla Chiesa di S.Maria del Carmine,via Piscopia,via Falanga,via Beato V.Romano e rientro in Basilica.In seguito furono introdotte alcune varianti al percorso anche per far si che il carro non ripetesse due volte le stesse strade.La prima fù che una volta giunti in via V.Veneto si imboccasse la 1a Trv.V.Veneto e si risalisse Corso Avezzana fino a piazza Martiri d’Africa,per poi riscendere via G.Marconi ,la seconda invece fù che da piazza Luigi Palomba si percorresse Corso Umberto I e via Beato Vincenzo Romano per rientrare in Basilica.Agli inizi degli anni 80 ,dopo aver verificato l’altezza del sottopasso ferroviario di Largo Fontana e constatato che il carro trionfale dell’Immacolata poteva attraversarlo,fù aggiunta questa modifica al percorso:il carro una volta giunto a Corso Garibaldi passava sotto il ponte ferrovario per poi proseguire per via Fontana e Corso Cavour.Dal 1998 al 2001 si introdusse una nuova modifica al percorso con il passaggio sotto il ponte ferroviario detto di Gavino ,cosi facendo la processione proveniente da corso Garibaldi proseguiva per via Agostinella e via XX Settembre.Nei successivi anni 2002-2003-2004 si volle ritornare al vecchio percorso (sottopasso ferroviario Largo Fontana-via Fontana-corso Cavour),ma dal 2005 anche per accorciare i tempi di percorrenza della processione, si è preferita l’opzione del passaggio sotto il ponte di Gavino per raggiungere via XX Settembre.Nel 1999 e 2001 in via del tutto eccezionale si volle ripercorrere il vecchio itinerario per via Piscopia e via Falanga prima di fare rientro in Basilica.Un’altra novita’ è stata aggiunta dal 2006 ,sempre per non rifare due volte le stesse strade e per accorciare i tempi della processione,infatti il carro trionfale dopo essere giunto a via G.Marconi ,attraversa via Circonvallazione, effettuando una sosta davanti alla caserma dei carabinieri,eliminando cosi il doppio transito di via V.Veneto e corso V.Emanuele.Altra eccezione da ricordare fù nel 1980,anno del terremoto, dove tutto il percorso del carro fù stravolto,a causa dell’inagibilita’ di molte strade ed edifici.In una piazza gremita più del solito, il carro alle ore 14:00, varcò la soglia della Basilica dando l’avvio alla più problematica delle processioni dell’Immacolata.Il carro percorse via Salvator Noto,via Roma,via Vittorio Veneto,via Guglielmo Marconi,Corso Vittorio Emanuele,via Diego Colamarino,quindi giunti in Piazza Santa Croce si decise di portare il carro trionfale per via Beato Vincenzo Romano,Corso Umberto I e Piazza Luigi Palomba per poi ritornare indietro e far rientrare il Carro in Basilica,in quanto tutta la zona mare risultava con edifici pericolanti e strade inagibili.Ma giunti a Piazza Luigi Palomba,dopo un’ennesima consultazione abbastanza accesa si decise d’intesa con le autorita’ di far proseguire la processione anche in zona mare,cosi si continuò per via XX Settembre e Corso Cavour,qui iniziò una leggera pioggerellina e si decise di riportare subito il carro con l’Immacolata in Basilica,risalendo via Antonio Luise e via Beato Vincenzo Romano. Il carro rientrava in Santa Croce alle ore 19 in una piazza gremita fino all’inverosimile, in quanto la Basilica era inagibile ed era stata chiusa al pubblico.Nel 2015 a causa dei lavori di ristrutturazione di alcune strade,il percorso del carro trionfale subì delle variazioni.Come da programma per il protrarsi dei lavori di restyling su Corso Garibaldi ,la processione doveva ritornare indietro per via Calastro e oltrepassare il sottopasso ferrovario vicino ai cantieri Palomba.Ma qui un imprevisto, il ponte piu’ alto e curvo e il piazzale dopo ,dove doveva transitare la processione è pieno di auto in sosta (non entriamo nel merito di chi siano le colpe),e dopo una consultazione tra le autorita’ civili,religiose e forze dell’ordine si decide di oltrepassare l’altro ponte piu’basso (alto circa piu’ o meno 4 metri ma con la strada in salita di via ferrovia si abbassa a m 3,80).Sembra che il carro con l’Immacolata(alto circa m 4:00 con l’Immacolata abbassata al massimo) possa farcela,ma è tutto vano ,si tocca e non passa, tra lo stupore e il dispiace dei fedeli che assiepavano via ferrovia. Quindi si ritorna indietro per via Calastro,via Cesare Battisti,via Monsignor Felice Romano,dove si ricongiunge al resto della processione.Si continua per via col.Pica,via Fontana,Corso Cavour (ndr dove mancava dal 2004), via XX Settembre(qui come ogni anno ha luogo il tradizionale volo dei colombi bianchi).Sono le ore 16:55 quando inizia fare buio e si giunge in Piazza Luigi Palomba all’altezza della Chiesa del Carmine,dopo la fermata obbligatoria all’incrocio con via Gaetano de Bottis ,si percorre Corso Umberto I ,via Beato Vincenzo Romano e dopo aver sostato all’incrocio con via Falanga,si arriva in Piazza Santa Croce alle 17:35.Nel 2023 a causa del crollo di Corso Umberto I ,dove la strada fù chiusa,la processione una volta giunta in piazza Luigi Palomba proseguì per via Piscopia,via Roma e riscese via Salvator Noto per rientrare in Basilica.Nel 2024 visto il protrarsi della chiusura di Corso Umberto I ,il carro trionfale dell’Immacolata dopo Piazza Luigi Palomba ha proseguito per via Piscopia e dopo 23 anni via Falanga per poi far rientro in Basilica.Quest’anno 2025 il percorso del carro ripropone per motivi di sicurezza lo stesso tragitto effettuato nel 2023 nella parte finale della processione.Infatti una volta giunti in piazza Luigi Palomba si proseguirà per via Piscopia,via Roma e e via Salvator Noto per poi rientrare in Basilica.Ancora oggi che sono trascorsi 164 anni ,la processione del carro trionfale dell’Immacolata attraversa le strade di Torre del Greco, è cambiata urbanisticamente la citta’ ,sono cambiati i percorsi,sono cambiati gli uomini ,ma l’unica cosa che non cambiera’ mai nel cuore dei torresi è la fede e l’amore verso l’Immacolata Concezione.Chiunque pubblichi o riproduca anche se solo in parte questo articolo dovra’ citare la fonte (www.immacolataditorredelgreco.it) e l’autore (Ascione Luigi). |
| ID: 17581 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
lunedì 1 dicembre 2025 Ore: 17:48
)29 11 2025 Esposizione arazzo Immacolata facciata Campanile Basilica S Croce Torre del Greco(Napoli) |
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