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Anno III |
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La
Madonna della Neve di Ida Balzano |
Essa è nelle gravi malattie il farmaco ristoratore, è la Madre buona che difende e salva dalle calamità, e ha tanti credenti che la pregano con devozione e fiducia. Immagine
taumaturgica di Maria SS. della Neve, incoronata per decreto del Capitolo
Vaticano il 22.10.1922 Cappella del SS.
Sacramento con l’altare e il trono della Madonna della Neve, all’internbo
della Basilica Pontificia, in Torre Annunziata |
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Nella
chiesa della S.S. Annunziata vi è la Madonna della Neve. Ha un aspetto
molto maestoso, il volto cambia colore ora è bruno, ora rosso chiaro, a
secondo di chi l’ammira. Un’antica leggenda narra che nel XIV secolo
alcuni marinai navigando vicino alla città di Stabia, presso lo scoglio
di Rovigliano, trovarono una cassa chiusa ermeticamente, dentro la quale c’era
una bellissima statua di Maria con Gesù Bambino in braccio. Le fu dato il
nome Madonna della Neve perché, fu ritrovata il 5 agosto giorno che
commemora il miracolo della neve a Roma nel 352, sul monte Esquilino. Un
certo scrittore Riccardi ci parla delle cause che fecero trasferire la
venerata immagine dall’Oriente all’Italia, a causa della persecuzione
degli Iconoclasti, nel secolo VII sotto l’impero di Leone Isaurico e
più tardi durante l’invasione dei Turchi, nel XIV secolo, dando
preferenza di scelta a quest’ultima, perché nel VII secolo non esisteva
in loco alcuna chiesa della S.S. Annunziata. In quell’epoca i cristiani
durante la guerra conto l’impero Ottomano cercarono di mettere in salvo
da Costantinopoli e da quelle terre, il più possibile, statue e sante
reliquie cristiane, probabilmente una di queste navi trasportava la sacra
effige, persa poi in mare. Il colore bruno del volto e la posizione di
Gesù Bambino, nel mezzo del braccio sinistro della Vergine, evidenziano l’origine
greco orientale della statua. Ha il volto un po’ allungato, gli occhi
grandi di colore oliva, le ciglia inarcate, i capelli biondi e le labbra
di colore rosa. L’opera fu rinvenuta nell’acqua e fu affidata ai
Torresi dopo una loro accanita disputa con gli Stabiani per il suo
possedimento, e l’ottennero i primi per il diritto di ritrovamento in
mare. Nel 1872 fu restaurata e si scoprì la vera ed antica immagine
sottoposta ad un’altra di tela. |
nei
confronti del corsaro Dragut Rais che saccheggiava la costa e Torre fu di
nuovo salva. E ancora il 16 novembre del 1631, durante la devastante
eruzione del Vesuvio, gli abitanti di Torre Annunziata invece di scappare
si riunirono in preghiera nella chiesa della SS Annunziata, supplicando la
Vergine di metterli in salvo dalla distruzione e furono incolumi dalla
lava del vulcano, che si fermò a Boscotrecase. Ma nel 1794, il 6 giugno,
Torre del Greco e Torre Annunziata erano ancora in preda del Vesuvio e la
statua fu portata in processione per le strade, con tantissimi fedeli che
imploravano la grazia, ottenendola infine. |
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