L’Eutanasia
La saggezza
di chi soffre
di Antonio
Giordano
Quello
dell’eutanasia è un problema etico di non "poca
portata". Esso va considerato come un suicidio e per questo
condannato dalle varie religioni e dagli uomini tutti. Non è una
prova di coraggio, ma una vigliaccheria chiudere la"partita
della vita" in tale modo, senza continuare a sperare in |
un miracolo
prossimo della scienza e in una possibile guarigione completa.
Bisogna lottare sino all’ultimo rantolo di vita ed essa va
vissuta fino allo spirare, come un dono di Dio. Certo chi ha un
bel fisico, è sano e non conosce i problemi psicologici di chi sa
di dover morire non può capire a fondo la questione, distraendosi
da essa. Ma se tutti facessero così la medicina, la religione e
la forza della verità sarebbero vanificate. Io credo che un’esistenza
etico-religiosa in noi e una presenza di medici ospedalieri
preparati è fondamentale per dare un’adeguata assistenza e una
sana speranza a questi ammalati terminali. |
Quando
piove
L’arte di comprendere
ciò che non si capisce
di
Renato Gervasio

Quando
piove la gente prende l’ombrello. Il vento spira forte e le
foglie degli alberi cadono. Spesso si assiste al solito cappello
che vola e viene rincorso. Il comune provvede allo sturo dei
tombini da dove procede l’acqua piovana e le donne si tirano
giù la gonna…
Perché l’uomo rincorre l’uomo, perché piove? Si spera
sempre, alla fine si adacqua e si cresce. Chi è l’uomo? Dio.
Perché cresce e l’acqua adacqua e sfilza? Perché ci sono…?
Ecco come: "Signor Gervasio, lei è d’accordo! ecco come….
Spera sempre nel Signore, ecco come… Speri? Ecco come…Chi
è?".
Ciascuno abbia la propria gloria e sia riscattato dal Dio a cui
appartiene, e sia così! Fatti da parte e l’acqua scroscia…
Chi sa se capitano proprio tutte a me? Fatti da parte si dice e…
tutti lo fanno.. Fatti da parte si dice e… l’uomo diviene
cannibale, divorando il proprio simile, simulatore d’identità,
caricaturista e sornione, nottambulo, precursore delle singole
parti e coadiutore di se stesso, simile in natura a un tappo
grottesco, concubino, programmatore elettronico, chitarrista e
precursore della dialettica cibernetica. Simile ad un uomo è l’uomo-chicchessia.
Fatti da parte si dice e…chissà quante volte ti fai un buco.
Quando la gente rincorre il cappello e l’acqua l’inzuppa, gli
ombrelli si scassano e gli scrosci d’acqua si appantanano.
Quando piove nell’auto non si vede chiaro perché si appannano i
vetri. Si può aspettare una persona per sempre e l’auto non
arriva mai. Il carburante finisce per l’attesa e chissà quante
cose accadono e noi non lo sappiamo…
Mi sento stanco, ho scritto molto e ho gli occhi pesanti, ecco
come…
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Un
tiro, un goal
Il genuino entusiasmo di
un
centravanti particolare
di Garofalo
Salvatore
Dal 1994 frequento il Centro di Riabilitazione
al Bottazzi di Torre del Greco, dove ho conosciuto tantissimi
amici. Tra le tante attività c’è quella del calcetto a cinque,
dove io sono il centravanti della squadra. In essa gioca spesso
con noi anche un dottore ed io sono molto contento della sua
presenza. Egli da quando lo conosco mi ripete sempre: "mi
raccomando: un tiro, un goal". |
Negli ultimi tempi l’ho preso alla lettera,
perché ogni volta che giochiamo al calcio faccio molte reti,
tanto che l’anno scorso abbiamo vinto la coppa Partenope del
campionato molto
contento dei risultati ottenuti e pertanto anch’io auguro a
tutti voi: "un tiro un goal"!

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Un
paese ingrato
dimentica in breve
i suoi martiri
L’autostrada si
spacca, l’auto esplode, il fuoco intenso scaturitosi l’uccide.
Le sue ceneri salgono in cielo, portando con sé amare verità e
tristi vicende, che fanno paura perfino a chi dirige il tutto
dietro le quinte. Un coro ci unisce in questo profondo dolore, ma
questo non potrà salvarci dal destino, |
in quanto siamo
immersi in terre intrise di sangue e di messe funeste.
Povera Italia, come sei ridotta, uccidi sempre i tuoi figli
migliori. Ma tu con i tuoi compromessi distruggi sempre tutti
quelli che credono in te. Con un sipario dipinto di nero nascondi
gli intrecci e ciò che di brutto fai, calpestando chi ti da
protezione, perché tanto sai che qualcun altro farà questo per
te.
Dedicato a tutti coloro che sono morti per difendere la giustizia. |