Anno III
Gennaio-marzo 2003 
n. 1-3

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LEutanasia
La saggezza
di chi soffre

di Antonio Giordano

Q
uello dell’eutanasia è un problema etico di non "poca portata". Esso va considerato come un suicidio e per questo condannato dalle varie religioni e dagli uomini tutti. Non è una prova di coraggio, ma una vigliaccheria chiudere la"partita della vita" in tale modo, senza continuare a sperare in

un miracolo prossimo della scienza e in una possibile guarigione completa.
Bisogna lottare sino all’ultimo rantolo di vita ed essa va vissuta fino allo spirare, come un dono di Dio. Certo chi ha un bel fisico, è sano e non conosce i problemi psicologici di chi sa di dover morire non può capire a fondo la questione, distraendosi da essa. Ma se tutti facessero così la medicina, la religione e la forza della verità sarebbero vanificate. Io credo che un’esistenza etico-religiosa in noi e una presenza di medici ospedalieri preparati è fondamentale per dare un’adeguata assistenza e una sana speranza a questi ammalati terminali.

Quando
p
iove

L’arte di comprendere
ciò che non si capisce
di Renato Gervasio


Quando piove la gente prende l’ombrello. Il vento spira forte e le foglie degli alberi cadono. Spesso si assiste al solito cappello che vola e viene rincorso. Il comune provvede allo sturo dei tombini da dove procede l’acqua piovana e le donne si tirano giù la gonna…
Perché l’uomo rincorre l’uomo, perché piove? Si spera sempre, alla fine si adacqua e si cresce. Chi è l’uomo? Dio. Perché cresce e l’acqua adacqua e sfilza? Perché ci sono…?
Ecco come: "Signor Gervasio, lei è d’accordo! ecco come…. Spera sempre nel Signore, ecco come… Speri? Ecco come…Chi è?".
Ciascuno abbia la propria gloria e sia riscattato dal Dio a cui appartiene, e sia così! Fatti da parte e l’acqua scroscia… Chi sa se capitano proprio tutte a me? Fatti da parte si dice e… tutti lo fanno.. Fatti da parte si dice e… l’uomo diviene cannibale, divorando il proprio simile, simulatore d’identità, caricaturista e sornione, nottambulo, precursore delle singole parti e coadiutore di se stesso, simile in natura a un tappo grottesco, concubino, programmatore elettronico, chitarrista e precursore della dialettica cibernetica. Simile ad un uomo è l’uomo-chicchessia. Fatti da parte si dice e…chissà quante volte ti fai un buco.
Quando la gente rincorre il cappello e l’acqua l’inzuppa, gli ombrelli si scassano e gli scrosci d’acqua si appantanano. Quando piove nell’auto non si vede chiaro perché si appannano i vetri. Si può aspettare una persona per sempre e l’auto non arriva mai. Il carburante finisce per l’attesa e chissà quante cose accadono e noi non lo sappiamo…
Mi sento stanco, ho scritto molto e ho gli occhi pesanti, ecco come…

Un tiro, un goal

Il genuino entusiasmo di
un centravanti particolare
di Garofalo Salvatore

Dal 1994 frequento il Centro di Riabilitazione al Bottazzi di Torre del Greco, dove ho conosciuto tantissimi amici. Tra le tante attività c’è quella del calcetto a cinque, dove io sono il centravanti della squadra. In essa gioca spesso con noi anche un dottore ed io sono molto contento della sua presenza. Egli da quando lo conosco mi ripete sempre: "mi raccomando: un tiro, un goal".

Negli ultimi tempi l’ho preso alla lettera, perché ogni volta che giochiamo al calcio faccio molte reti, tanto che l’anno scorso abbiamo vinto la coppa Partenope del campionato molto contento dei risultati ottenuti e pertanto anch’io auguro a tutti voi: "un tiro un goal"!

Compromessi di Oscar Porcelli
  
Un paese ingrato
dimentica in breve
i suoi martiri

L
’autostrada si spacca, l’auto esplode, il fuoco intenso scaturitosi l’uccide. Le sue ceneri salgono in cielo, portando con sé amare verità e tristi vicende, che fanno paura perfino a chi dirige il tutto dietro le quinte. Un coro ci unisce in questo profondo dolore, ma questo non potrà salvarci dal destino,

in quanto siamo immersi in terre intrise di sangue e di messe funeste.
Povera Italia, come sei ridotta, uccidi sempre i tuoi figli migliori. Ma tu con i tuoi compromessi distruggi sempre tutti quelli che credono in te. Con un sipario dipinto di nero nascondi gli intrecci e ciò che di brutto fai, calpestando chi ti da protezione, perché tanto sai che qualcun altro farà questo per te.
Dedicato a tutti coloro che sono morti per difendere la giustizia.