Anno II
Febbraio 2002 
n. 2

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temporanei
a
ccessi
di ragione


Malcontento senza confini

di
Catello Caiazzo

P
iù di una volta faccio delle considerazioni abbastanza accurate, denoto uno sfaldarsi pauroso della struttura sociale, la violenza in questi ultimi anni è cresciuta in modo esponenziale. Il potere ha dato alla testa a molti, dei facili guadagni non ne parliamo.
I giovani vogliono tutto e in fretta. I media propinano falsi ideali, e sottolineo falsi, ed entrano in casa, e la fanno da padroni; la politica all’alba del terzo millennio ha fallito del tutto, si assistono a delle vere e proprie guerre in diretta per accaparrarsi il potere, si vota e si rivolta, ma le cose peggiorano sempre più.



La disoccupazione aumenta a dismisura, ma la cosa più grave è che la gente è sempre più demotivata e questo è il peggiore dei mali. I valori di un tempo sembrano carta straccia, bisogna stare attenti anche quando si cammina per le vie cittadine. La legge è burocraticamente lenta e faragginosa; i poveri aumentano dappertutto mentre il ricco naviga nell’oro senza curarsi di niente e chicchessia, per arricchire un ricco ci rimettono la pelle molti poveri, ahimè dove vogliono arrivare costoro.
Si parla di miliardi come fossero bruscolini. Giochi lotterie e quant’altro hanno legato le mani agli sprovveduti, ma dove sono andati a finire i giochi tradizionali per i quali tutti si divertivano e nessuno vinceva, bastava partecipare. Ricordo a tutti i potenti e prepotenti, senza contegno e senza cuore, che l’ora della campana suona anche per loro.

genitori anziani
di Anna Maria Scognamiglio

I propri cari, quando sono anziani, non li vor-
resti mai perdere, perché sono stati troppo importanti nella tua vita, ed hanno fatto tanti sacrifici per farti diventare grande, ti hanno visto bambina, fanciulla ed adulta.
Perciò è un peccato che non li vedi più nella tua esistenza, e la stessa cosa vale per loro. A poco a poco, pare che si allontanino da te, la loro mentalità sembra antica, e pare che non ti comprendano più come quando erano giovani e forti, che ti davano conforto e calore umano.
Ricordo mamma e papà quando erano giovani e più in salute: era una vita serena e felice, vivevamo tutti insieme, io con le mie sorelle (eravamo tutte piccole).
Adesso sono rimasta sola con loro e spero di sentirmi un po’ meglio, più per loro che per me stessa, sperando che Dio mi mandi la forza ed il coraggio. A volte, quando mi fanno arrabbiare, divento cattiva e "monella" con loro, e loro se la prendono con me, però spero che alla fine ci comprendiamo a vicenda, perché sono pur sempre i miei genitori e, da parte mia, li perdono per ogni cosa che fanno. A volte loro non si comportano bene perché sono anziani e non comprendono noi giovani, in particolare quando stiamo male.
Io però gli voglio un mondo di bene, e quando mi sento sola e sperduta, afflitta dalla sofferenza della vita, io mi rivolgo a loro, e loro sono sempre presenti.
Anche se un domani non ci saranno più, io serberò un ricordo grande e felice dei miei cari, e sarò molto addolorata dalla loro scomparsa. Però, rassegnandomi a poco a poco, e ringraziandoli per avermi dato tanto nella vita, spero di poterli a mia volta raggiungere, quando sarà il momento, in un’eternità infinita.

Zucchero

di
Danilo Evangelista


Quando nel ’81 Zucchero vinse il concerto "Voci Nuove" di Castrocaro, era già un musicista e un autore affermato. Aveva dato origine a tre gruppi: le Nuove Luci, Sugar & Daniel, Sugar & Candies. A Castrocaro, egli si rivelò cantante, ma le sue aspirazioni erano altre, infatti, affascinato dai grandi interpreti di musica nera sognava di fare il blues, il soul, il rhythm & blues e il rock.
I discografici erano un po’ scettici, meglio per lui la musica leggera che aveva sempre suonato.
  
   

 
Adelmo Fornaciari, in arte: "Zucchero"

Così uscì l’album " Un po’ di Zucchero" ma lui non mollava e a San Francisco incontrò Corrado Rustici, musicista italiano trasferitosi laggiù. Nacque così un gran sodalizio artistico.
Nel ’85 uscì il primo album prodotto da Rustici intitolato " Zucchero & Randy Jackson Band." Seguirono "Rispetto, Blues, Oro incenso & birra" fino ad arrivare a "Miserere", a "Spirito Di Vino" e a "The Best of Sugar Fornaciari" e "Greatest Heat".
Si vendettero milioni di copie degli album, Zucchero fece delle tournée in Italia e in tutto il mondo, collaborando con artisti famosi come Erik Clapton, Francesco De Gregori, Gino Paoli, Luciano Pavarotti, egli fu ospite abituale dei festival e delle rassegne musicali dei più alti livelli.
L’Emiliano Zucchero vive in Versilia fin da ragazzo, ha saputo colmare giganteschi ponti musicali. Zucchero ha scritto bellissimi brani come: "Donne, Diavolo in me, Overdose, Miserere, Menta e rosmarino ecc..", tra cui vi è anche l’ultimo album intitolato "SHAKE"con il quale Zucchero ha partecipato al Festival Bar cantando assieme ad un’africana prima "baila" (sexy thing) e poi "ahum".
Credo che Zucchero abbia fatto molta strada nel campo della musica passando dal rock al blues e ritengo che la sua carriera continuerà a splendere di successi.