temporanei
accessi
di ragione
Malcontento
senza confini
di
Catello Caiazzo
Più
di una volta faccio delle considerazioni abbastanza accurate,
denoto uno sfaldarsi pauroso della struttura sociale, la
violenza in questi ultimi anni è cresciuta in modo
esponenziale. Il potere ha dato alla testa a molti, dei facili
guadagni non ne parliamo.
I giovani vogliono tutto e in fretta. I media propinano falsi
ideali, e sottolineo falsi, ed entrano in casa, e la fanno da
padroni; la politica all’alba del terzo millennio ha fallito
del tutto, si assistono a delle vere e proprie guerre in diretta
per accaparrarsi il potere, si vota e si rivolta, ma le cose
peggiorano sempre più.

La disoccupazione aumenta a dismisura, ma la cosa più grave è
che la gente è sempre più demotivata e questo è il peggiore
dei mali. I valori di un tempo sembrano carta straccia, bisogna
stare attenti anche quando si cammina per le vie cittadine. La
legge è burocraticamente lenta e faragginosa; i poveri
aumentano dappertutto mentre il ricco naviga nell’oro senza
curarsi di niente e chicchessia, per arricchire un ricco ci
rimettono la pelle molti poveri, ahimè dove vogliono arrivare
costoro.
Si parla di miliardi come fossero bruscolini. Giochi lotterie e
quant’altro hanno legato le mani agli sprovveduti, ma dove
sono andati a finire i giochi tradizionali per i quali tutti si
divertivano e nessuno vinceva, bastava partecipare. Ricordo a
tutti i potenti e prepotenti, senza contegno e senza cuore, che
l’ora della campana suona anche per loro.
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genitori
anziani
di Anna Maria Scognamiglio
I
propri cari,
quando sono anziani, non li vor-
resti mai perdere, perché sono stati troppo importanti nella
tua vita, ed hanno fatto tanti sacrifici per farti diventare
grande, ti hanno visto bambina, fanciulla ed adulta.
Perciò è un peccato che non li vedi più nella tua esistenza,
e la stessa cosa vale per loro. A poco a poco, pare che si
allontanino da te, la loro mentalità sembra antica, e pare che
non ti comprendano più come quando erano giovani e forti, che
ti davano conforto e calore umano.
Ricordo mamma e papà quando erano giovani e più in salute: era
una vita serena e felice, vivevamo tutti insieme, io con le mie
sorelle (eravamo tutte piccole).
Adesso sono rimasta sola con loro e spero di sentirmi un po’
meglio, più per loro che per me stessa, sperando che Dio mi
mandi la forza ed il coraggio. A volte, quando mi fanno
arrabbiare, divento cattiva e "monella" con loro, e
loro se la prendono con me, però spero che alla fine ci
comprendiamo a vicenda, perché sono pur sempre i miei genitori
e, da parte mia, li perdono per ogni cosa che fanno. A volte
loro non si comportano bene perché sono anziani e non
comprendono noi giovani, in particolare quando stiamo male.
Io però gli voglio un mondo di bene, e quando mi sento sola e
sperduta, afflitta dalla sofferenza della vita, io mi rivolgo a
loro, e loro sono sempre presenti.
Anche se un domani non ci saranno più, io serberò un ricordo
grande e felice dei miei cari, e sarò molto addolorata dalla
loro scomparsa. Però, rassegnandomi a poco a poco, e
ringraziandoli per avermi dato tanto nella vita, spero di
poterli a mia volta raggiungere, quando sarà il momento, in un’eternità
infinita.
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Zucchero
di
Danilo Evangelista
Quando nel ’81 Zucchero
vinse il concerto "Voci Nuove" di Castrocaro, era già
un musicista e un autore affermato. Aveva dato origine a tre
gruppi: le Nuove Luci, Sugar & Daniel, Sugar & Candies.
A Castrocaro, egli si rivelò cantante, ma le sue aspirazioni
erano altre, infatti, affascinato dai grandi interpreti di
musica nera sognava di fare il blues, il soul, il rhythm &
blues e il rock.
I discografici erano un po’ scettici, meglio per lui la musica
leggera che aveva sempre suonato.

Adelmo
Fornaciari, in arte: "Zucchero"
Così uscì l’album " Un po’ di
Zucchero" ma lui non mollava e a San Francisco incontrò
Corrado Rustici, musicista italiano trasferitosi laggiù. Nacque
così un gran sodalizio artistico.
Nel ’85 uscì il primo album prodotto da Rustici intitolato
" Zucchero & Randy Jackson Band." Seguirono
"Rispetto, Blues, Oro incenso & birra" fino ad
arrivare a "Miserere", a "Spirito Di Vino" e
a "The Best of Sugar Fornaciari" e "Greatest Heat".
Si vendettero milioni di copie degli album, Zucchero fece delle
tournée in Italia e in tutto il mondo, collaborando con artisti
famosi come Erik Clapton, Francesco De Gregori, Gino Paoli,
Luciano Pavarotti, egli fu ospite abituale dei festival e delle
rassegne musicali dei più alti livelli.
L’Emiliano Zucchero vive in Versilia fin da ragazzo, ha saputo
colmare giganteschi ponti musicali. Zucchero ha scritto
bellissimi brani come: "Donne, Diavolo in me, Overdose,
Miserere, Menta e rosmarino ecc..", tra cui vi è anche l’ultimo
album intitolato "SHAKE"con il quale Zucchero ha
partecipato al Festival Bar cantando assieme ad un’africana
prima "baila" (sexy thing) e poi "ahum".
Credo che Zucchero abbia fatto molta strada nel campo della
musica passando dal rock al blues e ritengo che la sua carriera
continuerà a splendere di successi. |