di Walter Di Munzio
Un
anno di lavoro con questo nostro giornale. Una prima tappa, quella
della sperimentazione e della organizzazione, che ci ha messo alla
prova e ci ha obbligati a mettere in campo energie, fantasia e
voglia di fare. Si ricomincia ora con nuovi obiettivi e con un
gruppo che funziona: redattori, operatori e giovani utenti, per
sostenere assieme questo grande sforzo culturale e terapeutico.
Un anno lunghissimo e denso di avvenimenti, che ci ha consentito
di parlare a tante persone, anche lontane dal mondo dei servizi
psichiatrici, per portare all’esterno la nostra battaglia contro
tutte le forme dell’esclusione sociale, a cominciare da quella
più odiosa perpetrata contro le fasce sociali deboli.
Eppure il cammino è stato lunghissimo e straordinariamente
fruttuoso. Solo pochi anni fa esistevano ancora quegli orrendi
lager chiamati manicomi - e ne esistono ancora in tanti Paesi
considerati civilissimi - e pochi credevano veramente che la
malattia mentale potesse essere trattata diversamente, con gli
ambulatori, con la cura a casa e vicini ai propri cari, con la
riabilitazione ed un rapporto intenso e competente. Nessuno
pensava che si potessero reperire risorse sufficienti per questi
obiettivi, che si potesse creare un movimento radicato nel sentire
comune e nella coscienza civile di un popolo come il nostro per
sostenere queste donne e questi uomini sofferenti.
Era il 1978, in quell’anno il parlamento approvava in tutta
fretta una legge (la 180) per impedire la celebrazione di un
referendum voluto da milioni di cittadini, quella legge decideva
di chiudere per sempre i manicomi. Avveniva una sorta di miracolo
e un’utopia - concepita da Basaglia e da tanti giovani operatori
- diveniva realtà, si avviava un percorso che si sarebbe concluso
in Campania solo due anni fa con la chiusura degli ultimi manicomi
e con il radicamento di servizi diffusi capillarmente su tutto il
territorio.
Abbiamo dimostrato che si poteva fare, che l’intuizione di pochi
poteva concretizzarsi nella pratica di tanti. Ora tocca a noi
tutti continuare un lavoro che non ha colore politico né
primogenitura ideologica, ma che grida al mondo una verità
scientifica ormai inconfutabile e che lentamente dall’Italia si
espande a tutto il mondo civile.
Se guardate negli occhi alcuni di |

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questi giovani che vivono
"normalmente" la loro esistenza curati nei nostri
servizi, anche con ricovero,
troverete francamente difficile
e immorale immaginarli abbandonati in un manicomio, con
sintomi di degrado e contenuti (come avveniva) per intere
giornate, violenti ed incontrollabili come possono esserlo solo i
reclusi, indementiti dai farmaci, senza speranza e senza stimoli.
I nostri giovani, per fortuna, non hanno conosciuto quei luoghi,
solo perché non esistono più; e noi possiamo curarli meglio,
solo perché si è deciso di investire su di loro. Ma il cammino da
fare è ancora tanto. E’ il lavoro che ci aspetta negli anni che
verranno.

Ballo a Baden-Baden
- Monaco, Bayrische Staatsgemalde Sammlung - Max Beckemann -
(1923). In quest’opera l’autore esprime la sua critica alla
società dell’epoca con una pungente ironia, denunciando
attraverso le espressioni fisse ed indifferenti dei volti, la
vacuità di una vita senza ideali. |

Periodico a distribuzione
gratuita
per l’integrazione socio-sanitaria
e la riabilitazione psico-sociale a cura del Dipartimento di
Salute Mentale
dell’ASL NA 5
Supplemento a
"il Giornale di Cava"
registrazione del Tribunale di Salerno
numero 953 del 18 luglio 1996
Tel. 0347 4771692
www.obla.it/ilgiornaledicava
email: ilgiornaledicava@obla.zzn.com
Direttore Responsabile
Walter Di Munzio
Coordinatore della Redazione
Maurilio Tavormina
Redazione
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Disegni:
Antonio Giordano e R. Iovine
Hanno collaborato a questo numero:
F. Albanese, Ida Balzano, L. Bonelli,
Caterina Butaro, Angelo Castelli, Ciro Cefariello, Antonio
Ciaravolo,
Ciro, C’Onnan, Giuseppe d’Aquino, Teresa D’Arienzo,
Francesco De Stefano, F. Di Carluccio, C. Di Cristo,
Salvatore Garofalo, Felice Gaglione, Nunzia Gaglione, Antonio
Giordano, Giovanni Iennaco, Luigi Intoccia, Raffaele Iovine,
Maurizio Lombardo, Mangiafuoco, Maria Cristina, Giannofrio Masessa,
Mimmo Matrone, Andrea Miele, Giovanni Olimpiade, Anna Maria
Sorrentino, Anna Maria Speranza, Stefania, Telem@tico,
Raffaella Terrone, Rosanna Tortora, Rosalba Vitulano
Grafica ed Impaginazione
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Impaginazione elettronica Luigi Mari per www.torreomnia.com
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