Anno I
n. 2 - giugno 2001 

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 Ser. T
La città è tale quando costruisce una coscienza storica, un’educazione civica e una dinamica culturale che ne costituiscono l’anima. Per crescere, una città ha bisogno d’essere e sentirsi luogo di solidarietà per chi ci vive in condizioni d’occasionale o stabile difficoltà, dalla quale far emergere risposte creative.
 
    Operatori di Torre del Greco

In quest’ottica il Ser.T., parte viva e potenzialmente produttiva del territorio in cui agisce, offre interventi formativi per docenti, genitori, volontari e consulenze agli Enti Locali. Favorisce, altresì, l’attivazione di gruppi informali che rappresentano il 70% dello "stare insieme" giovanile. Può sostenere con interventi di controllo l’attivazione di cooperative sociali per l’inserimento lavorativo delle fasce deboli, nonché l’attivazione di "borse lavoro" per soggetti in fase di recupero. Considerando il problema delle dipendenze patologiche nella sua complessità, ricordando che le cause di tali patologie hanno origine nell’individuo, nella sua situazione sociale, familiare e socio-politico, dobbiamo far sì che il Ser.T. diventi realmente parte integrante del territorio, per l’individuazione delle risorse esistenti e per la concreta possibilità di interagire con gli altri.
Alla luce di ciò, la collaborazione con il Servizio Psichiatrico Territoriale di Torre del Greco consente di offrire interventi completi a soggetti con "doppia diagnosi", in altre parole a quei tossicodipendenti affetti da patologie psichiatriche.
Con l’integrazione tra i servizi territoriali il "nostro" paziente può così ottenere una facilitazione all’utilizzo delle varie strutture, il contemporaneo e tempestivo intervento di specialisti di diversi settori e con diverse professionalità. Dal conseguente superamento delle barriere burocratiche ed organizzative sarà indubbiamente più facile per gli utenti proseguire nel processo di reinserimento sociale.


T
enuto conto che i maggiori proventi della mafia provengono dal traffico di stupefacenti, ci sarebbe, per tale problema, un’articolata soluzione, visto che la maggior parte delle forze armate sono impegnate su questo fronte.
Questa soluzione consiste nel curare il tossicodipendente, in altre parole spezzare la loro dipendenza dalla cocaina, dall’eroina o da qualsiasi altra sostanza tossica, con metodo "a scalare", utilizzando farmaci disintossicanti e anche la stessa cocaina ed eroina. Con l’aiuto della famiglia, dei centri di recupero, degli psichiatri, degli psicologi e degli psicoterapeuti potremo debellare, insieme, il problema della tossicodipendenza.

                        Antonio Giordano

Doppia trasgressione alla "Sasso"di Mangiafuoco

E Ida ha ballato, Mimmo letto poesie, Pietro fatto imitazioni, Sergio cantato.
La festa, si sa, è un momento di trasgressione, in cui si allenta la tensione imposta dai ruoli sociali. Il Carnevale, poi, è trasgressione per eccellenza: ci si traveste, si gioca con l’identità, si libera l’eversività dell’allegria.

Si sa anche che i malati psichici, fino a qualche decennio fa, erano segregati nei manicomi per periodi lunghissimi, a volte per tutta la vita. La follia è una malattia che fa paura, i suoi confini sono estremamente labili, incerti; ed ancora oggi ci sono molti pregiudizi al riguardo.
Organizzare una festa di Carnevale per i pazienti del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL è stata quindi una sfida, una trasgressione nella trasgressione.
I preparativi sono cominciati circa un mese prima, i pazienti stessi hanno preparato gli addobbi sotto la guida della caposala, degli infermieri e delle animatrici volontarie dell’UOSM.
Lunedì 26 febbraio la festa, nella palestra della Scuola Media "Monsignor Michele Sasso", messa gentilmente a disposizione dall’Amministrazione Comunale, che ha offerto anche il rinfresco, ottimo ed abbondante. Presenti, oltre ai pazienti stessi, i medici, il personale infermieristico, i familiari, professori, alunni ed alunne della stessa scuola media, un’orchestrina e due graziose animatrici.
Una festa per sentirsi meno soli, per gettare un ponte con il mondo dei "normali", nell’attesa d’altri momenti d’integrazione.


Carnevale
a scuola


di Felice Gaglione
e Salvatore Garofalo

Per il Carnevale, il nostro Centro, come ogni anno, si è organizzato per festeggiare. Per diverse settimane, ci siamo riuniti ogni venerdì per creare materiale festivo, per addobbare al meglio il luogo della festa. Nelle ultime due settimane, poi, ci siamo incontrati per fare il karaoke ed ognuno di noi si è preparato per cantare o recitare.

Il giorno di carnevale eravamo pronti per festeggiare. La festa si è tenuta anche grazie ai professori e al preside della scuola media "monsignor Sasso", che ci ha messo a disposizione l’intera sala di ginnastica, al comune di Torre del greco che ha sponsorizzato il ricco bouffet e ad una ventina di festosi alunni che si sono uniti al nostro gruppo. Nella sala si suonava il piano, si cantava e successivamente si è aggiunto Gregorio con la chitarra. Si è incominciato con dei balli lenti, poi con la musica cubana ed infine con la dance-music. Insomma hanno ballato tutti e ci siamo divertiti molto. I momenti della festa sono stati ripresi da una videocamera e sono state scattate delle fotografie di gruppo.