Ser. T
La
città è tale quando costruisce una coscienza storica, un’educazione
civica e una dinamica culturale che ne costituiscono l’anima.
Per crescere, una città ha bisogno d’essere e sentirsi luogo di
solidarietà per chi ci vive in condizioni d’occasionale o
stabile difficoltà, dalla quale far emergere risposte creative.

Operatori di Torre del
Greco
In quest’ottica il Ser.T., parte viva e potenzialmente
produttiva del territorio in cui agisce, offre interventi
formativi per docenti, genitori, volontari e consulenze agli Enti
Locali. Favorisce, altresì, l’attivazione di gruppi informali
che rappresentano il 70% dello "stare insieme"
giovanile. Può sostenere con interventi di controllo l’attivazione
di cooperative sociali per l’inserimento lavorativo delle fasce
deboli, nonché l’attivazione di "borse lavoro" per
soggetti in fase di recupero. Considerando il problema delle
dipendenze patologiche nella sua complessità, ricordando che le
cause di tali patologie hanno origine nell’individuo, nella sua
situazione sociale, familiare e socio-politico, dobbiamo far sì
che il Ser.T. diventi realmente parte integrante del territorio,
per l’individuazione delle risorse esistenti e per la concreta
possibilità di interagire con gli altri.
Alla luce di ciò, la collaborazione con il Servizio Psichiatrico
Territoriale di Torre del Greco consente di offrire interventi
completi a soggetti con "doppia diagnosi", in altre
parole a quei tossicodipendenti affetti da patologie
psichiatriche.
Con l’integrazione tra i servizi territoriali il
"nostro" paziente può così ottenere una facilitazione
all’utilizzo delle varie strutture, il contemporaneo e
tempestivo intervento di specialisti di diversi settori e con
diverse professionalità. Dal conseguente superamento delle
barriere burocratiche ed organizzative sarà indubbiamente più
facile per gli utenti proseguire nel processo di reinserimento
sociale.

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Tenuto
conto che i maggiori proventi della mafia provengono dal traffico di
stupefacenti, ci sarebbe, per tale problema, un’articolata
soluzione, visto che la maggior parte delle forze armate sono
impegnate su questo fronte.
Questa soluzione consiste nel curare il tossicodipendente, in
altre parole spezzare la loro dipendenza dalla cocaina, dall’eroina
o da qualsiasi altra sostanza tossica, con metodo "a
scalare", utilizzando farmaci disintossicanti e anche la
stessa cocaina ed eroina. Con l’aiuto della famiglia, dei centri
di recupero, degli psichiatri, degli psicologi e degli
psicoterapeuti potremo debellare, insieme, il problema della
tossicodipendenza.
Antonio Giordano

Doppia trasgressione alla "Sasso"di
Mangiafuoco
E Ida ha ballato, Mimmo letto poesie, Pietro
fatto imitazioni, Sergio cantato.
La festa, si sa, è un momento di trasgressione, in cui si allenta
la tensione imposta dai ruoli sociali. Il Carnevale, poi, è
trasgressione per eccellenza: ci si traveste, si gioca con l’identità,
si libera l’eversività dell’allegria.
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Si sa anche che i malati psichici, fino a
qualche decennio fa, erano segregati nei manicomi per periodi
lunghissimi, a volte per tutta la vita. La follia è una malattia
che fa paura, i suoi confini sono estremamente labili, incerti; ed
ancora oggi ci sono molti pregiudizi al riguardo.
Organizzare una festa di Carnevale per i pazienti del Dipartimento
di Salute Mentale dell’ASL è stata quindi una sfida, una
trasgressione nella trasgressione.
I preparativi sono cominciati circa un mese prima, i pazienti
stessi hanno preparato gli addobbi sotto la guida della caposala,
degli infermieri e delle animatrici volontarie dell’UOSM.
Lunedì 26 febbraio la festa, nella palestra della Scuola Media
"Monsignor Michele Sasso", messa gentilmente a
disposizione dall’Amministrazione Comunale, che ha offerto anche
il rinfresco, ottimo ed abbondante. Presenti, oltre ai pazienti
stessi, i medici, il personale infermieristico, i familiari,
professori, alunni ed alunne della stessa scuola media, un’orchestrina
e due graziose animatrici.
Una festa per sentirsi meno soli, per gettare un ponte con il
mondo dei "normali", nell’attesa d’altri momenti d’integrazione.
Carnevale
a scuola
di Felice Gaglione
e Salvatore Garofalo
Per il Carnevale, il nostro Centro, come ogni
anno, si è organizzato per festeggiare. Per diverse settimane, ci
siamo riuniti ogni venerdì per creare materiale festivo, per
addobbare al meglio il luogo della festa. Nelle ultime due
settimane, poi, ci siamo incontrati per fare il karaoke ed ognuno
di noi si è preparato per cantare o recitare.

Il giorno di carnevale eravamo pronti per
festeggiare. La festa si è tenuta anche grazie ai professori e al
preside della scuola media "monsignor Sasso", che ci ha
messo a disposizione l’intera sala di ginnastica, al comune di
Torre del greco che ha sponsorizzato il ricco bouffet e ad una
ventina di festosi alunni che si sono uniti al nostro gruppo.
Nella sala si suonava il piano, si cantava e successivamente si è
aggiunto Gregorio con la chitarra. Si è incominciato con dei
balli lenti, poi con la musica cubana ed infine con la
dance-music. Insomma hanno ballato tutti e ci siamo divertiti
molto. I momenti della festa sono stati ripresi da una videocamera
e sono state scattate delle fotografie di gruppo. |