EVVIVA                         17
LA LETTURA

di Francesca Mari

"I libri parlano, anche se sono chiusi. Beato chi sa ascoltarne l’ostinato sussurro" (Stefano Benni)
E’ il motto che i duecentotre alunni della scuola elementare "G. Mazza", e le insegnanti che li hanno seguiti, hanno fatto proprio, dopo l’entusiasmante esperienza del laboratorio di lettura tenutosi nella loro scuola. Si tratta del progetto "Leggere per..", attività di promozione alla lettura, promossa dal Provveditorato agli Studi di Napoli e dall’Associazione Galassia Gutemberg, che si è protratta per circa due mesi, dal 6 febbraio al 17 aprile, e si è conclusa giovedì scorso, con un incontro celebrativo tra alunni, insegnanti e genitori nella sala polifunzionale della scuola in V. Veneto.
Al percorso formativo hanno partecipato dieci classi, due per ogni anno scolastico, seguite da dieci insegnanti. Gli incontri si sono tenuti, nelle aule della scuola, nelle ore extrascolastiche (dalle 15.30 alle 17.30), durante le quali ogni coppia di classi ha esaminato un libro: "Incantesimi e starnuti" per le prime; "Nata sotto un cavolo" per le seconde; "La maestra tiramisù" per le terze; "Grande Gigante Gentile" per le quarte; "Il Piccolo Principe" per le quinte.
Durante ogni incontro gli alunni, dopo aver dedicato un po’ di tempo alla lettura, dovevano cimentarsi in attività ricreative come il canto, il disegno, il bricolage, la recitazione, sempre rimanendo fedeli alla tematica del libro preso in esame. Questo impegno, oltre a permettergli di divertirsi ed alleggerire le ore di letture, ha consentito ai bambini, definiti

 "gli Sgranocchialibri", di realizzare particolari elaborati, esibiti poi all’incontro conclusivo, che hanno dimostrato il loro perfetto adattamento alle attività svolte e la comprensione dei testi esaminati. Le quinte e le terze hanno realizzato due libri, le quarte un murale sui contenuti del libro letto, le prime e le seconde un "libro collage".
" La lettura è molto importante - dice la maestra Genny Borriello, responsabile del progetto - soprattutto se inculcata in tenera età perché permette ai ragazzi di sviluppare fantasia e sogni, ideali e obiettivi da raggiungere. Anche se questo progetto è potuto apparire un pochino ambizioso, noi insegnanti siamo orgogliose dei risultati raggiunti, perché questo corso ha permesso ai bambini di vedere la lettura come divertimento e di porsi in maniera diversa verso qualsiasi libro".
Grande entusiasmo, infatti, è stata dimostrato dai bambini durante la festa conclusiva, che li ha visti esibirsi in un divertente spettacolo, preparato durante le ore di attività, sui temi dei libri letti. Le prime e le seconde hanno cantato una canzone composta da loro, le terze si sono cimentate in un rap, le quarte hanno presentato una divertente parodia e le quinte hanno recitato dei passi molto significativi, di grande densità morale, del libro: Il Piccolo Principe.
Un’esperienza positiva, quindi, e un modo originale per preparare, almeno, le nuove generazioni ad un migliore approccio con la lettura, considerato che le vecchie non vogliono proprio saperne, ed oggi in Italia si legge davvero poco. Ma sarà davvero servita?
"Mi sono proprio divertita- dice Mariangela, di una seconda classe- e d’ora in poi leggerò con più voglia, anche perché la maestra mi ha già regalato un libro"
A giudicare dal parere veritiero di una bambina, pare proprio di si!