Francesca Mari, nipote di Luigi Mari, collabora con testate torresi e italiane

A quali Santi votarsi?     1

di Francesca Mari

Una storia: la storia di una donna che si sveglia dal coma. Una storia come tante, la storia di un miracolo o di una salvezza già scritta? Intercessione religiosa o destino? Mistero, tuttavia, è la parola chiave di fronte a queste cose! Ma il mistero, nel nostro caso, si fa ancora più fitto perché la donna miracolata, cittadina torrese, non sa quale santo ringraziare perché non riesce a riconoscere in nessuna immaginetta la figura del religioso apparsogli in sogno durante il coma. Ma vediamo più da vicino la sua storia: Maria Esposito ha 50 anni, vive nella cintura vesuviana  col marito e i suoi tre figli, e costringe la madre a dedicargli tutto il suo tempo, allontanandola anche dalla pratica religiosa. Circa due mesi fa la signora ha incominciato ad avvertire dei leggeri tremori lungo il corpo ed ha deciso di rivolgersi ad una neurologa, che le ha diagnosticato il Morbo di Parckinson.
Non contenta della diagnosi, Maria si è fatta fare una risonanza magnetica, grazie alla quale, nel giro di mezz’ora si è potuta rilevare una macchia al cervello di 6x6 cm e si è immediatamente prescritto il ricovero per la signora al Cardarelli. La macchia, in realtà, era un tumore benigno, ma ancora non si sapeva. La signora è stata operata d’urgenza, l’operazione è durata 10 ore ma si è conclusa felicemente. Già si pensava ad una miracolo, se non ci fosse stato un eclatante colpo di scena. Trasportata in sala rianimazione, Maria ha contratto, qui, la broncopolmonite ed è sprofondata nel coma. I medici erano sfiduciati e la famiglia angosciata. In tanto, però, Amelia era tranquilla e lo dimostra lei stessa nel raccontare cosa ha provato e visto

"durante il coma: Ero in un grande albergo- spiega- con moltissime persone, inerti che mi guardavano. C’era una bambina, forse un angelo, che mi tendeva la mano. Io ero molto serena, mi sentivo protetta, al sicuro. Scendendo delle scale, mi sono ritrovata in un’area sotterranea, come il sottoscala di una grande Chiesa e da lontano ho visto arrivare un sacerdote, alto, bruno, con la tunica nera e con una Bibbia in mano che mi ha incitato a leggerla e ad avvicinarmi alla fede. Ero davvero molto tranquilla. Poi mi sono svegliata dal coma."
La signora Maria, infatti, dopo dodici giorni, si è svegliata dal coma ed ora è a casa sua e tra un po’ si rimetterà totalmente. Ma il mistero, quello dell’apparizione del religioso rimane. A tutti i torresi, ovviamente, viene da pensare al Beato Vincenzo Romano, e se fosse così sarebbe un vero e proprio evento, visto che manca un solo miracolo per la canonizzazione del nostro patrono. Maria non è sicura che sia lui, perché l’immagine che ha sognato non corrisponde a quella classica del Beato:
"Potrebbe essere- dice- il Beato da giovane. Ma così no, proprio non lo riconosco"
In realtà alcuni fattori potrebbero accreditare l’ipotesi dell’intervento di Vincenzo Romano, come l’immagine del Sacerdote con la Bibbia in mano e il grosso sottoscala, che potrebbe coincidere con quello della Parrocchia di S. Croce in cui il Beato ha operato tanto. Ma allora perché il Beato sarebbe apparso alla donna in sembianze giovanili e non come noi lo conosciamo?
Ancora mistero! Intanto la signora è convinta di voler svelare quest’arcano, vuole sapere qualcosa di più sul Beato e per questo è stato fissato un appuntamento con Don Franco Rivieccio, vice-postulatore della causa di canonizzazione, che darà delle informazioni alla signora, anche sul passato del Beato Vincenzo Romano.