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Vico d' 'a Croce

Di fronte c’era la salumeria di Ganeri, chiamata affettuosamente "Fortuatina".

Vicino c’ era la cantina di Peppe à Patana al secolo Panariello, con il fedele cameriere Guglielmo .

Dirimpetto c’è uno stretto passaggio con scale che porta al vico Annunziata.

A fianco in una palazzina nuova abitava Aniello Cuciniello noto esponente del P.C. I .

Sulla sinistra c’è un vicolo in discesa ed in fondo un piccolo cortile, li c’era "tatonn u vaccaro" Antonio Rivieccio, con la stalla e le mucche di cui riforniva gli abitanti della zona .

Ricordo fuori al vicolo la merceria di Jolanda, da tutti chiamata Violante. Nelle sere d’ inverno io, il figlio Peppe Speranza, Antoine (era di Sfax Tunisia e parlava francese) e altri ragazzini ci rifugiavamo ascoltando i cuntarielli di Violante e parlando di Carminiello u pumpnaro (lupo mannaro ). Si diceva che era un contadino della zona che soffriva di asma al solo vederlo scappavamo impauriti.
Dirimpetto alla merceria c’è un basso edificio, con una vasta entrata è un cortile all’ interno , qui c’è l’officina di Don Mimi Volpe. Ricordo, il rombo dei motori delle Alfa Romeo i duetto e le famose Giulietta Sprint che andava a provare.

Salendo sulla destra due grandi portali (erano le entrate della terra di Mmaculata e Gessumina).

La terra di Mmaculata era una vasta tenuta con casa colonica di proprietà Del Gatto, confinava con la circonvallazione attraverso un cancello che ancora esiste dirimpetto alla scuola Nazario Saurio, e con via Cavallerizzi.

Di qui noi ragazzi, alunni della scuola intersecavamo per raggiungerla, fra le proteste di Mmaculata.

In questo spazio quando i coloni se ne andarono, diventò un punto di incontro fra i ragazzi dei quartieri vicini, con partite di calcio e sassaiole per la conquista del campetto.

La Croce è stata rimossa nel dopoguerra dal cantone a destra

L'abitazione di Cuciniello " 'a Patana"



Giuseppe della vecchia merceria Violanda