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Argomento presente: « Etnomusica a Torre del Greco »
ID: 8823  Discussione: Etnomusica a Torre del Greco

Autore: salvatore argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fast.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 9 novembre 2011 Ore: 00:50

Etnomusica a cura di Salvatore Argenziano
Il Gruppo Ditirambo


Prossimi Eventi

• 4 Giugno - premio Gino Avella – Cava de’ Tirreni
• 23 – 24 giugno” Desenzano del Garda.
• 2 luglio Villa Savonarola Portici
• 14 luglio Ottaviano
• 15 luglio Calatia Festival - Maddaloni
• 18 luglio serate per l’Unitalisi – Torre del Greco
• 19 luglio spettacolo per l’ARN - Napoli – performance con Nino D’Angelo
• 4 agosto, concerto a San Severo di Puglia
• 21 agosto concerto a Montefalcione “Per le vie del Borgo”
• 13 settembre Napoli
• 14 settembre Caserta
• 15 settembre San Giovanni Rotondo
• 16 settembre Senigallia
• 24 settembre Trecase
• 20 ottobre San Severo di Puglia _ Notte barocca
• 26 e 28 ottobre Teatro Politeama Torre annunziata
• 31 ottobre - 5 novembre - Atene





A cura dell'Ing. Salvatore Argenziano

 
 

ID: 14422  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 9 novembre 2011 Ore: 00:50




ID: 8831  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 24 maggio 2008 Ore: 14:49

Nuova pagina 1

 



ID: 8830  Intervento da: salvatore argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: sabato 24 maggio 2008 Ore: 12:00

Il Gruppo Ditirambo


Caro Gigi, condivido in pieno quanto tu dici a proposito della Musica Popolare e del teatro a Torre del Greco.

Il Gruppo Ditirambo è la continuità di quella stagione che vide i successi de I Ciaravoli. Nicola Di Lecce che ne è direttore, era uno de I Ciaravoli.

Mi occupo di Etnomusica con lastessa passione e interesse che dedico a quella che tu chiami musica "classica". Non faccio distinzioni, anzi rifiuto il termine di musica "classica" quale etichetta di musica dotta o bella. C'è tanta porcheria nella musica cosiddetta classica. La musica o è d'arte (dalle origini ad oggi) o è banalità. Ha più valore artistico la Gatta Cenerentola di Roberto De Simone che tante operine liriche dell'Ottocento. E vale più una tammurriata popolare (non generalizzo) che una romanza da salotto buono.

Per l'Etnomusica ho curato una raccolta di testi (i primi tre capitoli: La Villanella, La Tarantella La Tammurriata[B/])

La Villanella, La Tarantella La Tammurriata

Salvatore (sic)
(s'è fatto sic, l'aria i Bologna nun ce giova tanto)


ID: 8829  Intervento da: Salvatore Argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: sabato 24 maggio 2008 Ore: 02:47



ID: 8824  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 23 maggio 2008 Ore: 19:42

QUATTRO PAROLE
Caro Salvatore,
lasciati complimentare per l'analisi scelta con cui sei abituato a valutare l'arte. Consentimi di accennare intanto quattro parole di introduzione perché si sappia che la musica popolare partenopea con percussioni è stata sempre nel sangue dei torresi in tutte le fasce sociali, classica permettendo, più elitaria.
Dice Salvatore Flavio Raiola nellaStoria del Teatro Torrese in Torreomnia :
"Quando, alla fine degli anni 60 esplose "La nuova compagnia di canto popolare" di Roberto De Simone, ci fu un'ondata di rinnovamento nella ricerca di quel tipo di espressione musicale. Molti estimatori sorsero come funghi ai piedi del Vesuvio, elaborando testi, racconti e situazioni ancestrali, formando altri gruppi similari. Nella nostra città sorsero "Li Ciaravoli" che furono i degni eredi della "Nuova compagnia...".
Le loro esibizioni attanagliavano gli spettatori più smaliziati. Furono gestiti in principio da Raffaele Brusa, ma il loro capo talismanico fu senz'ombra di dubbio Filippo Palumbo che era anche l'autore dei testi che spesso venivano musicati dal grande Cestana. Li Ciaravoli hanno calcato palcoscenici di tutto il mondo Dal Kenia alla Russia, dall'ex Jugoslavia alla Francia. Hanno inciso dischi, hanno registrato trasmissioni televisive sulle tre reti RAI. hanno arricchito il nostro patrimonio artistico. Anna Maria D'amato, Lello Palomba, Franco Nastasi, Vincenzo Izzo, Nicola Di Lecce, Eva Contigiani, Lella Lullo, Ottavio Aprea e Filippo Palumbo hanno rappresentato un'epoca, che resta per sempre nei nostri ricordi.

Storia del Teatro Torrese


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