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Argomento presente: « 1° MAGGIO: RICORDO DI PAPA' »
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ID: 8653  Discussione: 1° MAGGIO: RICORDO DI PAPA'

Autore: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Scritto o aggiornato: sabato 2 maggio 2009 Ore: 00:25






















Pigia la freccetta e regola il volume. Per chi vuole ascoltare Elisa in "Gli ostacoli del cuore".

1° Maggio: Ricordo di Papà
di Cosimo Canfora

Ciao, papà! Che strano, scriverti dopo tanto tempo! Ricordi? All' inizio della mia pubertà, mi dicesti:

- Nel caso tu voglia parlarmi e non ti riesce, scrivimi.-

E mi ricordo che qualche scritto l' ho imbucato direttamente nella scatola postale, quella col nostro Cognome, nel palazzo dove abitavamo.
In seguito durante il servizio militare, durante il quale, di tanto in tanto, ti ho chiesto anche dei soldini.
Poi sono venuto in Francia e, la distanza, ha favorito questo magnifico mezzo di comunicazione che è sempre uno dei miei preferiti.
In seguito, col telefono, ho ridotto la scrittura. Per poi interromperla del tutto.
Adesso la riprendo, semplicemente perché voglio renderti onore, commemorando...la tua Grande Partenza. Sei morto agli occhi del mondo.
Ecco. L' ho detto. Non mi è facile, ma l' ho detto. Perché, ai miei occhi di pazzo innamorato della Vita, tu sei sempre vivo.
Faccio degli sforzi, credimi, ma la tua presenza nel mio cuore è tanto forte, che ricordo "quasi" tutto di TE.
Il tuo viso, la tua voce, la tua gamba accidentata, le scarpe ortopediche, i calzini, il tuo modo di vestirti, il tuo bastone d' appoggio, la tua automobile modificata per la tua patente F, il tuo sguardo, il tuo sorriso, il tuo odore, il tuo lavoro...
1° Maggio. Festa del Lavoro. Festa del San Giuseppe Lavoratore.
Alla festa del lavoro, i lavoratori non lavorano. Tu non l' hai mai festeggiata. Per te il tuo lavoro era già una festa.E quella notte fra il 30 aprile e il 1° Maggio...alle prime luci dell' alba, ti sei addormentato con un sorriso e sei Partito....

- Quando torni, papà!
Mai più. Tutti i giorni.

Attraverso l' Eucarestia, ho il sentimento che tu ci sia. Il cuore di Gesù è immenso. E tu ne fai parte.
Penso a TE ogni Domenica. La domenica la dedicavi ai lavori di riparazione...
Riparazione di che?
Guerra, bombardamento, chiesa di Santa Teresa, metallo per lavorare, morti, macerie, candelabri d' argento, metallo per lavorare, torna a casa, lavora. Non è successo nulla di grave. Lavora, vai avanti, non ti fermare. Hai una moglie, dei figli (6/7). Continua. Non ti fermare. Una vita.
Avevi 11 anni quando la fame ha spinto la tua mamma a presentarti all' orefice i copp' à Cesare Battisti.
Fino ad allora avevi fatto il muratorino e la tua spalla si era martoriata, sotto il peso della calce nella tinella di ferro...
Continua. Non ti fermare. Tutta una vita. La TUA vita. L' hai offerta e dedicata al Signore, attraverso il tuo Lavoro.
E alle 4 del mattino di quel 1° Maggio, hai fatto festa e sei Partito.

- Quando torni, papà!
Mai più. Tutti i giorni.


LA CANZONE DEL PADRE - FABRIZIO D'ANDRE'


Cosimo Canfora torrese doc dalla Francia


 
 
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ID: 11095  Intervento da: cristofaro cingolo  - Email: cris1948@fastwebnet.it  - Data: venerdì 1 maggio 2009 Ore: 17:01

Ciao Cosimo, ho letto solo nel tardi pomeriggio il tuo postato, trovo le tue parole veritiere nell’esprimersi. Da poco tempo scrivo e leggo poesie su “scrittori emergenti” e credimi molte di queste poesie sanno di falso. Decantano un qualcosa che non sentono. Caro amico le tue parole indicano il contrario le tue parole si soffermano sul sentimento provato da sempre per i tuoi genitori anche se in questo caso dato l’anniversario dedichi questo sentimento a tuo padre.
Cosa dire di più. Nel mio romanzo una delle protagoniste dice: Le persone muoiono solo quando le dimentichiamo. Tuo padre è vivo perché lo fai vivere tu con il tuo ricordarlo e fin quando questo succede ti sarà sempre vicino come tutti i nostri cari da noi amati e che ancora sentiamo vivi in noi. Un caloroso saluto da Cristofaro.


ID: 11088  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: isicosi@gmail.com  - Data: venerdì 1 maggio 2009 Ore: 10:35



ID: 11087  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: isicosi@gmail.com  - Data: venerdì 1 maggio 2009 Ore: 10:32

Ciao Papà!

E' passata qualche ora, qualche giorno... un po' di tempo.
Silvia tua nipote ha gestito la sua gravidanza al meglio. Oggi è mamma di un bel bambino: Rayan. Sei Bisnonno, Papà!
Oggi ricorre l' anniversario della tua Grande Partenza e desidero farti puesto ragalo di riconoscenza.
Nel frattempo anche Mamma è partita. Mi auguro che insieme siate felici di questa bellissima notizia.
Mi abituo piano all' idea di vedere "I figli dei miei figli..." (Salmo 127).
Rigrazio il Signore di questo.

A presto, Cari Genitori!

Cosimo


ID: 8676  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Data: venerdì 2 maggio 2008 Ore: 03:55


Silvia, la tua nipotina, ti scrive:

Je voulais moi aussi écrire un petit mot en hommage al "nono" (nonno).
Ce dont je me souviens c' est qu' il était quelqu'un d' exemplaire, je ne l' ai pas toujours vu en forme et cela me faisais beaucoup de peine.
Ce don je me rappelle aussi c' est qu malgré le fait qu' il soit affaibli, il me faisais souvent rire.
En ce 1er mai je te rend hommage, j' espère que tu me vois de la haut.
Saches que pour moi tu es toujours présent dans mon coeur.

Silvia che gli manda tanti bacioni.

Traduzione della redazione:
Ho voluto anch'io scrivere poche parole in omaggio al nonno. Quello che io ricordo di lui che era un uomo esemplare, anche se non lo vedevo sempre in forma, e questo mi creava molto dolore. Questo particolare che io ricordo è che nonostante il fatto che era indebolito mi faceva spesso ridere. In questo 1 maggio io gli faccio onore e spero di immaginarlo ora che è partito... forte e felice. Si sappia che per me Lui è sempre presente nel mio cuore.


ID: 8673  Intervento da: salvatore argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: giovedì 1 maggio 2008 Ore: 22:13


Pigia la freccia e regola il volume per l'ascolto di "Sei forte papà" cantata da Cristina D'Avena

COSI' POESIA


Cosa occorre per scrivere poesie?

Conoscere la metrica?
Saper contare le sillabe per endecasillabi e ottonari?
Avere un manuale per la scelta delle rime?
Sapere di pròstesi o epèntesi o o di epìtesi e diavolerie simili?

Niente di tutto ciò.

Basta la sincerità dei sentimenti per essere poeta.
Caro Cosimo, per questo ricordo affettuoso che mi piace pensare dedicato a tutti i Papà che ci hanno lasciato e con i quali abbiamo parlato poco.

Grazie Cosimo.

Salvatore

Ciao, Papà! Un giorno dicesti:
Se non ti riesce di parlarmi, scrivimi.-
La scatola postale,
quella col nostro cognome,
ho ridotto la scrittura.
Per poi interromperla del tutto.
ricordo "quasi" tutto di TE,
la tua gamba accidentata,
le scarpe ortopediche,
i calzini,
il Tuo bastone,
il Tuo odore.
E quella notte
alle prime luci dell'alba,
ti sei addormentato
con un sorriso
e sei partito....

Quando torni, Papà!
Mai più. Tutti i giorni.

(Cosimo Canfora)

Guerra, bombardamento,
morti, macerie,
candelabri d'argento,
torna a casa, lavora.
Vai avanti, non ti fermare.
Continua. Non ti fermare.
Una vita.
Avevi 11 anni,
la fame,
l’orefice ’i coppa a Cesare Battisti.
Avevi fatto il muratorino
la spalla martoriata,
sotto il peso della calce
nella tinella di ferro...
Continua.
Non ti fermare.
Tutta una vita.
E alle 4 del mattino
di quel 1° Maggio,
hai fatto festa e sei partito.

Quando torni, Papà!
Mai più. Tutti i giorni.



Salvatore Argenziano



ID: 8656  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 1 maggio 2008 Ore: 05:59


Caro Cosimo,
adesso dovrebbero scorrere torrenti di parole. Non lo faccio subito, ma Sei prenotato!
Ne dico solo qualche dozzina: se ci sono dentro e fuori le mura un migliaio di corallini come Te, allora Torre è salva! E necessario che vi si risemini perché riproduciate l'erba buona.
Questo vale come discorso generale senza fare riferimento ad alcuno né a taluni, beninteso.
Tra molte amarezze e disinganni, tra ipocrisie e permalosi silenzi pregni di gelosia, di impotenza all'evidenza del prevalere, Tu pubblicamente ridi, piangi, Ti dibatti, Ti entusiasmi, ti sventri, ti arrabbi, perdoni. In una parola VIVI. Non Ti trinceri come tanti dietro le verdi gelosie dei monitor a spiare, a cercare il pelo nell'uovo, pronto a disapprovare, fustigare, deprecare, spettegolare. Tutto ciò che disgrega e deteriora denota mancanza di amore!
Ah, quei maledetti telefoni dietro le quinte, quelle e-mail inferme ed adescatrici che estorcono con l'inganno e la zizzania l'animo buono e predisposto al comunitario di persone appese a filo di Damocle della fragilità esistenziale, della confusione mediatica.
Grazie, fratello in Torre Cosimo, quanta trasparenza dai ai miei pensieri inquieti, per una temuta irreversibilità, con il Tuo confronto!
Noi vecchi siamo già inconsciamente turbati, rappresi dalla condanna della finibilità. Pochi anni ci dividono dal rantolo. Quanta amarezza per ostinazioni puerili e muliebri, per l'incapacità di cogliere la differenza tra amicizia e complicità, per una redenzione laica, prima che mistica, mai avvenuta.



Luigi Mari



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