4 altari

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2001

DOSSIER LA FESTA DEI 4 ALTARI:  www.torreomnia.it/forum/ID.6520

Note introduttive

E' la più importante festa di Torre del Greco ed è nata come celebrazione dell'Eucarestia, ossia di Cristo vivente e realmente presente sotto le apparenze del pane. Essa trae infatti origine dalla solennità del Corpus Domini, istituita da Urbano IV nel 1264, che celebrava il miracolo dell'ubiquità dell'Eucarestia. Infatti per favorire la diffusione del Corpus Domini, in occasione della sua celebrazione, fu introdotta in tutte le Diocesi la processione eucaristica.  
Le prime notizie di tale processione a Torre del Greco risalgono al XVI secolo: documenti ufficiali dimostrano
che si tenevano due processioni, una nel giorno del Corpus Domini, l'altra otto giorni dopo. Quest'ultima coincideva con la cosiddetta "Festa dei 4 Altari", che ancora oggi gli anziani la chiamano "'a Festa 'e l'uttava".

        
                 Ciro Adrian Ciavolino 1994

E' importante notare, però, che altre fonti affermano che la festa si celebrava a Napoli nel XVII secolo, nonché in altri centri vicini e che solo in seguito fu tramandata e custodita a Torre del Greco la quale, ancora oggi, sarebbe l'unica città al mondo dove ancora si celebra. A parte queste discordanze è certo che anticamente la festa del Corpus Domini si celebrava nella zona alta della città, mentre quella dell'"ottavo giorno" nella zona della marina.

 
                Carlo Parlati Altare del 1995

Successivamente quest'ultima viene estesa a tutta la città, in forza della sua importanza sempre crescente. Fin dall'inizio le spese per la festa gravavano sul bilancio dell'Università di Torre del Greco, ma dopo qualche tempo non bastò più l'alta dignità della festa stessa a giustificare tali sovvenzioni. 

C'era bisogno di una circostanza di ordine civile e fu così che si abbinò alla festività religiosa quella civile del riscatto Baronale del 1699. Dopo questa data la festa assunse una solennità ed un significato ancora maggiori.
Ma perché gli Altari erano proprio quattro? Le ipotesi fatte sono state tante, dal numero dei continenti fino allora conosciuti (Europa, Asia, Africa, America), a quello dei punti cardinali della città. In realtà pare che la spiegazione più plausibile risieda nelle quattro benedizioni effettuate durante la processione in altrettante chiese della Città, ma in seguito fatte all'aperto in quattro posti stabiliti: Largo del Carmine, oggi Piazza Luigi Palomba, Largo S. Giuseppe, Marina della Città e Piazza S. Croce. In questi posti venivano eretti gli Altari temporanei.


 "Cristo oggi, sempre" Altare - Vito Esposito 1997

La preparazione degli Altari è sempre stata il momento principale della festa: in passato iniziava la Domenica delle Palme, a suon di musica e fuochi d'artificio, nel luogo indicato da una bandiera legata ad un palo o appesa tra due balconi; e così dei veri e propri Altari    
 venivano innalzati dal popolo nei vari punti della città. In seguito divennero delle rappresentazioni scenografiche a tema sacro e ne venivano eretti più di quattro nei quartieri cittadini: ogni strada aveva il suo altare e gli abitanti solevano gareggiare per l'altare più alto.
Alcuni Altari erano tridimensionali, in muratura, arricchiti da mosaici, pezzi di corallo e conchiglie marine. Queste tecniche furono poi superate per lasciare spazio alle nuove influenze pittoriche e tecniche scenografiche che trovavano il loro massimo esponente nel Professor Nicola Ascione.
Oggi gli Altari sono rappresentazioni pittoriche enormi costituite da numerosi pannelli dipinti, accostati l'uno all'altro, raffiguranti scene del Vecchio e Nuovo Testamento e avvenimenti storici di rilievo. Ad arricchire la città durante la festa c'erano poi i tappeti. I primi venivano sistemati per le strade, successivamente nelle chiese cittadine su di una superficie di una ventina di metri quadri.
Inizialmente essi riproducevano i capolavori a tema sacro dei grandi pittori. In seguito furono gli stessi artisti torresi a realizzare i bozzetti per i tappeti mostrando tutta la loro bravura e creatività. Essi si realizzano con segatura e colori in polvere distribuiti su carta incollata per terra.Fanno da cornice fiori e ramo di rosmarino.
Ogni anno sono molteplici le iniziative per la festa: mostre d'arte, incisione su coralli e cammei, visite guidate al Museo del Corallo, spettacoli, concerti, esibizioni sportive. A chiudere la festa i tradizionali Fuochi a mare.
                                                       Luigi Mari