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Fig. 13 –
Gouache di anonimo ritraente l’abitato di Torre del Greco all’indomani dell’eruzione del 1794: il campanile della parrocchiale di S. Croce, sulla destra nella figura, è circondato per metà altezza dalle lave ancora fumanti scorse la notte tra il 15 ed il 16 Giugno 1794. Inoltre, si osservi la forma del cratere vesuviano e sulla falda meridionale del cono lo squarcio rapportabile alla posizione della prima bocca eruttiva apertasi la sera del 15 Giugno.

Nel palazzo di Sorce da sopra l’astrico vidde ad ore 7 1/4 che il fuoco era già giunto a mare ...>>. Balzano (1794).

«... Minacciava da principio di scendere alla direzione di Resina, e propriamente verso il luogo detto i Colli mozzi ... ma quando fu al sito chiamato i Tironi trovò un’altura, che formandogli ostacolo, gli fece prendere la direzione verso la Torre del Greco ...». Duca della Torre (1794).

«... la lava ... della larghezza di 2000 palmi correndo ... per declivio, in due ore e mezza, facendo dove sei, dove quattro miglia di cammino, a tutte le ore sette della mattina di Lunedì 16 del mese, ingoiò 500 moggia di terre ... e ricuoprì cinque delle sei parti delle case della Torre del Greco ... La lava ... è andata a precipitarsi per molti passi nel mare, formando delle penisole intersecate da seni, vari nella figura come nell’estensione. Le produzioni nel mare le più lunghe si considera di 75 palmi e alte non meno di 24 sopra il livello dell’acqua ... La sua lunghezza di fronte è di 2000 palmi ...». Anonimo (1794 a).

«... Caminò la lava, in un torrente unito, finché giunse ad un punto ove si divise in tre rami, uno si diresse al NO, corse pel fosso detto dello sventurato, in direzione a S. Maria a Pugliano, e terminò nel luogo detto il Viulo; un altro ramo incamminandosi all’0 sembrava minacciare ... le ville di Resina e gettossi nel fosso detto di Cucuzziello, ove si formò una lunga fenditura. Il restante della ... lava, incanalato nel vallone detto di Malomo, si diresse verso la Torre; giunto alla cappella di Balzano, gettò un ramo al SE, che andò a morire nel podere d’Aniello Tironne, e proseguendo il suo cammino, investì il paese della Torre, con un fronte largo tra 1500 e 2000 palmi, riempiendo alcuni profondi valloni. Giunta alle abitazioni, si diramò secondo le diverse pendenze delle strade ed i diversi gradi di opposizione che ritrovava nella solidità delle fabbriche ... La lava, dopo d’aver serpeggiato nel paese ... giunse finalmente al mare. Al contatto di questo freddo elemento, si ritardò il suo corso; s’inoltrò però per l’estensione di 450 palmi, con una larghezza di 1400 ...». «... Mentre una lava scorreva alla base occidentale del Vesuvio ... un’altra ne sortì dalla base orientale in un piano alquanto più basso ed in una maggiore distanza dal vertice del cono. Questa non si poté osservare nell’aspetto di Napoli ...». «... Pochi

   

Fig. 14 –
Rilievo del Morghen (fine ’700) dell’abitato di Torre del Greco invaso dalle lave. Si osservi il fronte lavico penetrato in mare (in basso nella figura).