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CONTROSTORIA

Il mito di Garibaldi finisce quando si apprende che la spedizione dei Mille fu finanziata dalla massoneria inglese con una somma spaventosa di piastre turche equivalenti a milioni di dollari in moneta attuale.
In Piemonte Camillo Benso conte di Cavour era gestito da Mr Pike e da Lord Palmerston della Gran Loggia Londinese.
Giuseppe Mazzini il 3 giugno 1868 fu proclamato venerabile perpetuo a honorem della Loggia massonica Lincoln di Lodi e fu proposto Gran Maestro

IL NUMERO

Immaginate per un momento chi raggiunge il successo sociale, occupando un suo spazio, un suo potere, senza lavorare, che cosa pensa del popolo. Assolutamente nulla. Un numero. Noi non capiremo mai le logiche del potere. Per un attimo date uno sguardo alle guerre in atto. Prima si distrugge e poi si ricostruisce. Il popolo napoletano crede nei miracoli di S. Gennaro, ma non nel rifiuto degli stipendi dei politici, che hanno svuotato le casse dello Stato.

L’ATTORE

L’attore come attività professionale non esisterebbe secondo i critici teatrali. Tutti quelli che riproducono o ripetono la realtà sono gli ipocriti di greca memoria. Ma il mondo è un gran gioco d’attori e di spettatori, che pagano il biglietto. I furbi sono sempre attori. I pigri spettatori. Con la voglia di essere il numero uno, di identificarsi con il calciatore, con il cantante, affolla gli stadi, i cinema, i ristoranti, sentendo il profumo del successo. Di riflesso patologico.
Negli anni settanta nella Compagnia teatrale "I Quattro" Antonio fu subito Belfagor ne "La Cantata dei Pastori", poi Pietro; ma Antonio con la sua voce teatrale era personale. Il risveglio duro, sempre recitando la parte assegnata dall’alto, condusse l’attore alla guida di turisti smarriti, di cercatori di se stessi e del passato. Non scomodo nomi, definiti grandi per scopi commerciali del cinema, del teatro, della televisione e della politica, ma il mio attore preferito resta Antonio, fedele, amico, marito, papà, cognato, lettore, filosofo, ipocondriaco, mal retribuito, che ringrazio per aver suscitato in me antiche emozioni oggi in crisi per essere costretto ancora a sottostare a regole sociali per recitare una parte che proprio non va giù per l’ignoranza e la nevrosi in agguato. Per consumare il tempo a mia disposizione devo sopportare il comando prezzolato. E così baratto la libertà con l’attore.

OSCURANTISMO

…In alto e in basso le grandi lobbyes massificano ed accentrano l’economia in pochi megalomani. Quelli in altre parole che sostituiscono gli organi vitali con protesi nei casi di carenza funzionale (occhi, ossa, genitali). E purtroppo c’è ancora gente che non riesce a mettere un piatto a tavola a mezzodì. Scrivevo le stesse cose nel 1965 sulle colonne de L’Infinito. Che cosa è cambiato? Allora non si parlava di globalizzazione. Oggi i mass media in tutto il mondo vedono bene i miserabili troppo poveri e i ricchi troppo ricchi. E non si tenta di attuare una politica globalizzante davvero, annullando le fasce deboli con industrializzazione delle zone, i cui abitanti invece delle guerre per commercio, lavorerebbero per se stessi. L’industria bellica produce bombe, fucili, pistole, carri armati per le guerre. E poi c’è la ricostruzione da prevedere con capitali e ditte dei vincitori. Qualcuno ha trasformato l’Italia in un’Azienda di attori, cantanti, scrittori e prostitute senza cartellino. Scusate se difendo le ragazze degli anni sessanta ancora con il problema della verginità da risolvere.
E si sente la necessità di creare dei muratori validi ed onesti perché ad ogni temporale l’Italia si allaga, cade in frantumi, per aver costruito selvaggiamente da per tutto. Si parla di Rinascimento napoletano con gli spiriti di madreperla ossia le teste di morto in Piazza Plebiscito della tedesca Horn, ma si avverte subito che Napoli dimentica la periferia, abbandonandola.
Nonostante tutto, l’uomo resta l’infantile, l’immaturo di sempre. Da quando era nella caverna, sulla palafitta non ha cambiato nulla del suo processo evolutivo, anzi involutivo, perché ha creato solo armi per uccidere uomini.
Del culto della personalità si proverà a parlare del grande, ai tuoi occhi e del piccolo ai suoi piedi. Ma i fatti parlano da sé, la misura delle cose non è stata ancora trovata, né cercata. E il consumismo ci ha deriso.

Franco Penza

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