PASQUA…                    36
CHE PASSIONE!

di Francesca Mari

Venerdì santo torrese all’insegna della religiosità e della devozione, grazie ad una serie di iniziative religiose perpetrate dai vari enti ecclesiastici cittadini al fine di far rivivere nei fedeli il momento più suggestivo di tutta la liturgia Pasquale, quello della Passione di Cristo. Ma la ciliegina sulla torta, in questa giornata ricca di eventi, è stata sicuramente la Via Crucis animata, organizzata da alcuni Comitati di quartiere dell’area portuale, che ha saputo unire religione e folclore trovando una viva partecipazione della popolazione. La Via Crucis, un appuntamento che si rinnova ormai da diciotto anni, è stata organizzata, come ogni anno, dal comitato di quartiere"Il Progresso", in collaborazione con altre associazioni come "Torre Mare" e "Sicuramente Amici" e per la prima volta l’associazione "Cento Fontane", ed è stata, in parte, sovvenzionata dal Comune.
"Siamo stati lieti di sostenere questa manifestazione- dice Cinzia Mirabella, assessore alle Politiche degli eventi- perché va avanti da diversi anni e fa parte, ormai, del bagaglio delle tradizioni torresi".
La manifestazione ha avuto inizio alle 20,30 quando il corteo è partito da Largo Gradoni e Cancelli, la strada che dall’area portuale porta a Santa Croce, e si è avviato verso le strade più importanti della città per compiere le tradizionali 14 tappe. Alla testa del corteo c’era la banda, seguita dagli attori che impersonavano, con relative maschere, Gesù, Barabba ed alcuni gendarmi muniti di cavalli veri, e infine dalla popolazione. Alcune delle tappe sono state effettuate nelle zone più importanti di Torre come Via Fontana, Via Comizi, Via Roma e Via Felice Romano, dove gli attori hanno provveduto a simulare il percorso di Cristo.
"Noi teniamo molto alla Via Crucis- dice Antonio Porzio, il

presidente de "Il Progresso"- perché è un modo per conciliare religione e attività sociali. Infatti, approfittando di questo evento religioso, coinvolgiamo i membri del comitato a lavorare molti giorni prima, per garantirne la buona riuscita. Tutto è prodotto da noi: abiti, armi e regia. Gli attori non sono professionisti, ma recitano con molta passione coinvolgendo la popolazione. Questo è un modo per proporre le nostre attività e per dare un respiro a quest’area, purtroppo, degradata"!
E la Via Crucis, dopo un percorso di circa tre ore effettuato nelle strade torresi, si è conclusa proprio nell’area degradata, come monito, però, di una resurrezione e non di una continua "crocifissione". Le ultime quattro tappe, infatti, si sono svolte proprio nella zona dove sorge il fatiscente monumento delle "Cento Fontane". La scalinata è stata decorata con piante e lumini e il monumento corredato di luci elettriche che sono state accese al momento dell’arrivo del Corteo. Di fronte al monumento è stata posta la Croce dov’è avvenuta la simulazione della Crocifissione seguita da una rappresentazione spettacolare che si è svolta sulla scalinata. Era prevista, per tale rappresentazione, anche la presenza di un tenore che, però, non è potuto intervenire perché non è stato possibile installare l’impianto audio.
La scelta di tale sede per la rappresentazione finale non è stato un caso. Infatti, in vista della realizzazione del progetto di riqualificazione della zona "Cento Fontane", portato avanti dall’associazione omonima, tale manifestazione è stata un preludio a quello che un giorno potrebbe diventare quell’area:
"Il progetto è in via di realizzazione- dice Raimondo Balzano, presidente dell’Associazione Cento Fontane- aspettiamo solo l’esecutivo dal Comune. Il programma prevede la ristrutturazione del monumento, la depurazione delle acque e la trasformazione dell’area circostante in una sorta di anfiteatro romano dove saranno organizzati spettacoli e rappresentazioni musicali e teatrali. Questa manifestazione Pasquale è proprio un assaggio di quello che, ci auguriamo, possa diventare questa zona, come auspicio anche di un rilancio del turismo e delle attività culturali a Torre del Greco."