PASQUA…
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CHE PASSIONE!
di Francesca Mari
Venerdì santo torrese all’insegna della religiosità e
della devozione, grazie ad una serie di iniziative religiose perpetrate dai
vari enti ecclesiastici cittadini al fine di far rivivere nei fedeli il momento
più suggestivo di tutta la liturgia Pasquale, quello della Passione di Cristo.
Ma la ciliegina sulla torta, in questa giornata ricca di eventi, è stata
sicuramente la Via Crucis animata, organizzata da alcuni Comitati di quartiere
dell’area portuale, che ha saputo unire religione e folclore trovando una
viva partecipazione della popolazione. La Via Crucis, un appuntamento che si
rinnova ormai da diciotto anni, è stata organizzata, come ogni anno, dal
comitato di quartiere"Il Progresso", in collaborazione con altre
associazioni come "Torre Mare" e "Sicuramente Amici" e per
la prima volta l’associazione "Cento Fontane", ed è stata, in
parte, sovvenzionata dal Comune.
"Siamo stati lieti di sostenere questa manifestazione- dice Cinzia
Mirabella, assessore alle Politiche degli eventi- perché va avanti da diversi
anni e fa parte, ormai, del bagaglio delle tradizioni torresi".
La manifestazione ha avuto inizio alle 20,30 quando il corteo è partito da
Largo Gradoni e Cancelli, la strada che dall’area portuale porta a Santa
Croce, e si è avviato verso le strade più importanti della città per
compiere le tradizionali 14 tappe. Alla testa del corteo c’era la banda,
seguita dagli attori che impersonavano, con relative maschere, Gesù, Barabba
ed alcuni gendarmi muniti di cavalli veri, e infine dalla popolazione. Alcune
delle tappe sono state effettuate nelle zone più importanti di Torre come Via
Fontana, Via Comizi, Via Roma e Via Felice Romano, dove gli attori hanno
provveduto a simulare il percorso di Cristo.
"Noi teniamo molto alla Via Crucis- dice Antonio Porzio, il
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presidente de "Il Progresso"- perché è un
modo per conciliare religione e attività sociali. Infatti, approfittando
di questo evento religioso, coinvolgiamo i membri del comitato a lavorare
molti giorni prima, per garantirne la buona riuscita. Tutto è prodotto da
noi: abiti, armi e regia. Gli attori non sono professionisti, ma recitano
con molta passione coinvolgendo la popolazione. Questo è un modo per
proporre le nostre attività e per dare un respiro a quest’area,
purtroppo, degradata"!
E la Via Crucis, dopo un percorso di circa tre ore effettuato nelle strade
torresi, si è conclusa proprio nell’area degradata, come monito, però,
di una resurrezione e non di una continua "crocifissione". Le
ultime quattro tappe, infatti, si sono svolte proprio nella zona dove
sorge il fatiscente monumento delle "Cento Fontane". La
scalinata è stata decorata con piante e lumini e il monumento corredato
di luci elettriche che sono state accese al momento dell’arrivo del
Corteo. Di fronte al monumento è stata posta la Croce dov’è avvenuta
la simulazione della Crocifissione seguita da una rappresentazione
spettacolare che si è svolta sulla scalinata. Era prevista, per tale
rappresentazione, anche la presenza di un tenore che, però, non è potuto
intervenire perché non è stato possibile installare l’impianto audio.
La scelta di tale sede per la rappresentazione finale non è stato un
caso. Infatti, in vista della realizzazione del progetto di
riqualificazione della zona "Cento Fontane", portato avanti dall’associazione
omonima, tale manifestazione è stata un preludio a quello che un giorno
potrebbe diventare quell’area:
"Il progetto è in via di realizzazione- dice Raimondo Balzano,
presidente dell’Associazione Cento Fontane- aspettiamo solo l’esecutivo
dal Comune. Il programma prevede la ristrutturazione del monumento, la
depurazione delle acque e la trasformazione dell’area circostante in una
sorta di anfiteatro romano dove saranno organizzati spettacoli e
rappresentazioni musicali e teatrali. Questa manifestazione Pasquale è
proprio un assaggio di quello che, ci auguriamo, possa diventare questa
zona, come auspicio anche di un rilancio del turismo e delle attività
culturali a Torre del Greco." |