CARA, VECCHIA CIRCUMVESUVIANA TORRESE

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Circumvesuviana: la storia

Il 18 febbraio 1890 nasce la società anonima Ferrovia Nola Ottaiano ed il 9 febbraio 1891 viene inagurata la linea ferroviaria Napoli-Ottaiano-S.Giuseppe di 23,232 Km a trazione a vapore e a scartamento ridotto di metri 0,950.
E' la ferrovia di partenza di quella che diventerà la Circumvesuviana.
Infatti nell'assemblea dei soci del 16 maggio 1901 la Società si trasforma in società per azioni ed assume la denominazione di S.F.S.M e progetta l'ampliamento della rete.
Si prolunga la Napoli- Ottaiano fino a Poggiomarino e Sarno e si costruisce la linea Napoli-Barra-Pompei-Poggiomarino.
E' nata la Circumvesuviana.
"Il Monitore tecnico" del luglio 1902 scriveva: ..."Quando questi lavori saranno ultimati, tutta la Circumvesuviana si comporrà di una cintura di forma quasi circolare che circonda le falde del monte Somma e del Vesuvio e di due tronchi esterni alla circonferenza, uno che va da Barra a Napoli e l'altro da Poggiomarino a Sarno".
 ..."Tutta la linea traversa regioni ricche, ubertose e popolate assai densamente, sicchè le previsioni del traffico sono assai liete. Si noti che in soli 64 chilometri di linea si incontrano 23 Comuni con una popolazione servita di 271.600 abitanti, e ciò senza tener conto del Santuario di Valle di Pompei e dell'altro della Madonna dell'Arco dove il movimento è incessante e continuo; le previsioni meno rosee danno a questa linea un numero di viaggiatori non inferiore ai 3 milioni all'anno".
Ma la Circumvesuviana corre con i tempi e utilizza le nuove tecnologie iniziando i lavori di elettrificazione delle sue linee.
Da Napoli a Pompei e a Poggiomarino la trazione diventa elettrica con palificazione in legno il 22 marzo 1905.
Si pensa già all'elettrificazione dell'intera rete ed al prolungamento da Torre Annunziata verso Castellammare per poi poter raggiungere Sorrento, ma la guerra (1915-18) impone un freno agli investimenti.
Così l'elettrificazione della rete sarà completata solo nel 1926.
Nel 1926 il numero dei passeggeri trasportati è di circa 6 milioni.
Le tappe successive saranno il prolungamento del tratto Torre Annunziata - Castellammare inagurato nel 1934; l'acquisto della linea Napoli-Nola-Baiano nel 1937 e successivamente, dopo la seconda guerra mondiale e l' eruzione del Vesuvio del 1944, la ricostruzione e il prolungamento da Castellammare a Sorrento con gallerie sotto i monti Lattari, completato ed inagurato il 6 giugno 1948.
L'intera rete è quella attuale, ma dal 1962 al 1975 la Circumvesuviana darà luogo ad una nuova ristrutturazione totale che la porterà ad assumere la struttura di una ferrovia metropolitana in superficie , che permette di andare da Napoli a Castellammare in 30 minuti e da Napoli a Sorrento in 40 minuti.
Successivamente la Circumvesuviana ha continuato ad elaborare ed attuare opere di potenziamento e di ammodernamento atte a mantenere alta la qualità dei servizi offerti.
Sicuramente anche per il futuro molteplici saranno le iniziative ed i programmi che confermeranno la vitalità della Circumvesuviana nella sua vivacità di pensiero tesa ad una tecnologia d'avanguardia.
Ricordiamo infine altre opere realizzate dalla Circumvesuviana atte a promuovere il turismo napoletano.
La circumvesuviana costruisce la funivia del Monte Faito per collegare Castellammare con il pittoresco villaggio montano.
Il 24 agosto 1952 "due panierini di acciaio allacciano Castellammare con il Mointe Faito".
Il "Corriere di Napoli" scrive il 25 agosto: "..Attraverso la funivia il Faito sarà la meta preferita di tutti i turisti: diventerà come Capri e Pompei, come il Vesuvio, Paestum ed Ercolano quest'angolo divino, dove tutto sembra circonfuso di sogno e donde spicca la bellezza ineguagliabile del mare di Napoli."
Ancora l'8 luglio 1953, entra in funzione la seggiovia del Vesuvio, primo impianto biposto in Italia a seggiole mobili.
La seggiovia ha una lunghezza misurata sull'inclinata di 830 metri e supera il dislivello di circa 400 metri, da quota 762, a quota 1160 sull'orlo del cratere.
La funivia del Faito e la seggiovia del Vesuvio danno un nuovo impulso alle mete turistiche, alle gite di fine settimana, alla possibilità di contemplare la bellezza del golfo di Napoli
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