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|   | Cap. 9 - Pag. 326 | Cap. 9 - Pag. 327 | ||||
| Mille cose avanzano, novecentonovantanove
        regrediscono, questo e il progresso. La tecnica c’e sempre stata, solo i più non hanno studiato abbastanza per saperlo. «Problemi della lirica» Gohfried Benn LA
        STAMPA FLESSOGRAFICA | avuto con l’utilizzo delle matrici flessibili
      fotopolimeriche, ma i risultati non sono mai paragonabili alla stampa
      tipografica od offset. In flessografia vengono stampati: le carte da
      imballo, i sacchetti di materia plastica, le carte per rivestimenti e via
      discorrendo. Lavori, insomma, che non richiedono particolare finezza di
      stampa. Il clichè di gomma, comunque, viene rettificato al massimo
      perché venga eliminato il benché minimo dislivello causato dalla
      cottura, che apparirebbe sul prodotto stampato come una zona
      schiacciata, cioè con gli elementi grafici deformati e dai contorni
      sdoppiati, rispetto alle altre più nitide e regolari. Gli inchiostri
      flessografici sono liquidi, come quelli rotocalco; sono anch’essi molto
      volatili e consentono una essiccazione rapidissima per l’evaporazione
      immediata dei solventi. | |||||