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« IALO: RICERCA NEL VOCABOLARIO »
ID: 9085 Discussione: IALO: RICERCA NEL VOCABOLARIO
Autore:
antonio castellano
- Email:fam.castellano@libero.it
- Scritto o aggiornato:
martedì 8 luglio 2008 Ore: 13:14
Bergamo 3.7.208
Qualche giorno fa a passeggio con due amici ho sbadigliato subito dopo uno sbadiglio di uno di essi. Mi sono ricordato di una storiella sentita da giovanotto che ricordava come lo sbadiglio passa di bocca in bocca. Non trascrivo la storiella. Ho riferito ai miei amici napoletani l'espressione che ricordavo "mi stai portando di grotta in grotta come o ialo va di bocca in bocca". Nessuno dei due ha confermato che ialo sia sbadiglio. Ho consultato il vocabolario napoletano e quello torrese senza risultato. La memoria mi tradisce? Qualcuno di voi cultori del dialetto può aiutarmi ? P.S. - Trovo l'iniziativa di questo forum degna del "giardino peripatetico". (*)
(*) N.d.r. - Peripatetici I discepoli di Aristotele. L'origine del termine 'peripatetici' può essere ricondotta all'abitudine di Aristotele e dei suoi allievi di passeggiare (peripatéin) nel giardino del Liceo durante le lezioni. I peripatetici svilupparono alcuni aspetti della logica e della metafisica di Aristotele, ma furono interessati maggiormente all'indagine sulla natura e alla diffusione dello studio dell'etica. Molti passarono la vita a ordinare e commentare gli scritti del maestro.
IALO Da “A lenga turrese”, aggiornamento PDF, lettera “A”, riporto: alá: v. tr. Sbadigliare. etim. Lat. “halitus”. Alo.
A questa etimologia che non è onomatopeica, (a meno che non si voglia riportarsi alla teoria delle assonanze fonetiche del linguista Giovanni Semerano, per il verbo latino) posso aggiungere la voce (presunta) del latino parlato “halare” dal significato di sbadigliare.
Dall’aggiornamento in corso di completamento per la lettera “I”, riporto: iálö : s. m. Alo, sbadiglio. La vocale /i/ iniziale può giustificarsi con la necessità di avere un suono eufonico, quando il sostantivo è preceduto da articolo. U ialo, Nu ialo sono di più facile pronuncia di U alo, Nu alo.
Ciò è quanto ho a disposizione cu stu calore, frammente ca a capa raggiona a ccapocchia. Prometto un esame più approfondito cu ll'aria fresca. Salvatore
Repertorio: Giovanni Semerano
QUI SOTTO LO IALO PIU' FAMOSO DEL CINEMA
ID: 9088 Intervento
da:
Salvatore De luca
- Email:info@tipografiamari.it
- Data:
venerdì 4 luglio 2008 Ore: 14:37
Edizione html - LENGA TURRESE di Salvatore Argenziano
Nuova pagina 1
Edizione pdf - LENGA TURRESE di Salvatore Argenziano Nuova pagina 1
A cura di De Luca Salvatore della redazione
ID: 9087 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:info@torreomnia.it
- Data:
venerdì 4 luglio 2008 Ore: 12:24
E’ un onore essere paragonati ai discepoli di Aristotele. Ma non meritiamo tanto. Mai Torreomnia ha ricevuto da un tornese fuori le mura un complimento più gratificante. Antonio Castellano da quel di Bergamo è un torrese “redento”. Poco tempo fa Salvatore Argenziano ha esposto una chiara relazione sul termine torrese “aine” = si. Senza dubbio si prodigherà per il torrese “ialo” = sbadiglio. Per quanto riguarda la spiegazione scientifica dello sbadiglio la fenomenologia imitativa ci facciamo aiutare dalla dottoressa Tarantola che sostiene: che lo “ialo” è simulazione di un atto aggressivo, è un modo per scaricare tensione e permettere al corpo di rilassarsi prendendo una grande quantità di ossigeno. Poiché oggi siamo tesi e un po’ aggressivi a veder sbadigliare ne siamo stimolati. E' vero anche che lo sbadiglio è contagioso. Ma al riguardo non ci sono spiegazioni scientifiche. Potrebbe essere soltanto un comportamento d'imitazione. Sonia Tarantola afferma: “Lo sbadiglio, simulazione di un atto aggressivo, è un modo per scaricare tensione e permettere al corpo di rilassarsi. Si spalanca la bocca, si mostrano i denti e si emettono strani lamenti, prendendo una grande quantità di ossigeno. Dura mediamente, circa sei secondi, attiva la circolazione e rilassa i muscoli. Lo sbadiglio è uno stiramento che risveglia la totalità del nostro essere e libera un po' di tensione dal corpo. Le circostanze in cui si sbadiglia sono diverse. In parte è involontario, ma può essere anche volontario, ed è possibile indurlo o modularlo. Uno dei motivi per cui si sbadiglia è legato alla possibilità di addormentarsi, quando ciò viene considerato fisicamente o socialmente pericoloso. Il sonno diventa un nemico da combattere e lo sbadiglio, al contrario di quello che si pensa, aggredisce e avverte. E' un riflesso del nostro organismo per resistere alla fatica e alla fame. Sbadigliare vuol dire aumentare la quantità di ossigeno nell'organismo, favorisce la circolazione e lo scambio respiratorio tra il corpo e l'ambiente. Attraverso lo sbadiglio inghiottiamo una grande quantità di aria in un solo colpo, apportando ossigeno al sangue e stimolando l'attività delle nostre cellule, così da produrre energia da usare come carburante, per compensare una carenza energetica. Non abbiate paura di sbadigliare spesso durante il giorno, anzi datevi l'opportunità per farlo, eseguirete uno stiramento rapido, ma di fondamentale importanza per l'equilibrio energetico dell'organismo. Sbadigliare aiuta anche a lenire il dolore: l'aumento dell'ossigeno nel sangue spegne la mente "razionale", ci si distrae e le energie risparmiate si usano per produrre sostanze che il nostro organismo produce per calmare il dolore. E non solo! L'inibizione della mente razionale libera le capacità più intuitive e creative che stanno dietro a ogni colpo di genio. Infine, ma non meno interessante, è sapere che lo sbadiglio aumenta le capacità percettive e galvanizza i sensori del piacere... E' vero anche che lo sbadiglio è contagioso. Ma al riguardo non ci sono spiegazioni scientifiche. Potrebbe essere soltanto un comportamento d'imitazione. Ecco un semplice esercizio da fare di prima mattina: aprite le mascelle, chiudete gli occhi e respirate profondamente... espirate lentamente e emettete un lamento liberatorio da tutte quelle pressioni che avete accumulato il giorno prima.
Sonia Tarantola
A cura di Luigi Mari
ID: 9086 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:azuz@inwind.it
- Data:
venerdì 4 luglio 2008 Ore: 10:01
Noi "ialo" come sbadiglio lo usiamo tranquillamente. Il conforto ci viene dal maestro Salvatore Argenziano che ne "A Lenga Turrese" lo riporta.
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