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Argomento presente: « NEWS TORRE 26 06 2007 »
ID: 6163  Discussione: NEWS TORRE 26 06 2007

Autore: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: martedì 26 giugno 2007 Ore: 15:44

CASTELLAMMARE FATTI E NOIN CHIACCHIERE

IL PORTO TURISTICO REALIZZATO

Un’opera straordinaria, che dà risposta a una crisi industriale che ha interessato tutto il territorio costiero e che darà lavoro a oltre 400 persone, tra diretto e indotto. Senza contare le eccellenze nel campo della diportistica che già operano sul territorio, e che avranno modo di crescere sempre più nei prossimi anni grazie anche al nuovo scalo – ha dichiarato Andrea Cozzolino, assessore Attività produttive e Agricoltura della regione Campania e responsabile unico del contratto d’area Torrese-Stabiese -.
Ma Marina di Stabia significa anche un’altra cosa, ancora più rilevante: che anche in un territorio difficile, che ha subito i colpi della deindustrializzazione, è possibile impostare e realizzare progetti di riqualificazione, rinnovandone la vocazione produttiva.
Sono cresciuti sia il fatturato sia il numero di occupati: 55 per cento l’aumento del fatturato, 23 per cento i lavoratori. Numeri destinati a salire ancor di più, anche grazie agli investimenti che prevediamo nel nostro Piano d’azione”. Da Castellammare di Stabia con brevi spostamenti è facile raggiungere le località turistiche della Penisola Sorrentina e Amalfitana, le Isole di Capri, Ischia e Procida, il Vesuvio, visitare Napoli o i suggestivi siti archeologici di Ercolano, Oplonti, Pompei e Stabiae, e la vicinanza dell’aeroporto di Capodichino (da cui quindi è possibile ad esempio raggiungere il proprio yacht anche di notte) completano il quadro di una struttura altamente strategica soprattutto per le imbarcazioni non stanziali: quelle in transito, ma anche i charteristi.
Vedranno così la luce, poco a poco, varie strutture ricettive, attività commerciali e di entertainment (hotel, sport and beauty center, youth center, cinema multisala, ristoranti, shopping center, business center, parcheggio interrato) che andranno a integrarsi con il porto, con l’obiettivo di dar vita a un ambiente stimolante e produttivo, ma allo stesso tempo accogliente e rilassante. Strutture ricettive, attività commerciali e di entertainment, andranno a integrarsi con il Porto, con l’obiettivo di dar vita a un ambiente stimolante e produttivo, ma allo stesso tempo accogliente e rilassante.
Marina di Stabia è un punto di svolta, perché è il primo porto turistico di nuova generazione in Campania. Parola di Ennio Cascetta, assessore ai Trasporti della regione Campania, che spiega: “Questi porti di nuova concezione, che prendono il nome di ‘marine’, nascono espressamente come scali turistici e questa è la prima differenza importante: fin dalla progettazione sono a misura della nautica da diporto.
La città, che si trova al centro del Golfo di Napoli ed è incastonata tra il mare e i monti Lattari, vanta bellezze paesaggistiche uniche. Un ricco patrimonio storico-archeologico testimonia l’importanza che ha avuto nell’antichità. Sulla zona collinare sono, infatti, visitabili alcune ville romane di grande interesse. La presenza di efficienti strutture ricettive e la strategica posizione la rendono luogo ideale non solo per soggiorni e vacanze, ma anche per lo sviluppo e l’insediamento di nuove attività economiche.
Il porto turistico Marina di Stabia è un elemento di straordinaria innovazione non solo per la città di Castellammare, ma per l’intera regione Campania e il Mezzogiorno – ha dichiarato, a sua volta, Salvatore Vozza, sindaco di Castellammare di Stabia -. Il respiro internazionale del progetto, infatti, apre il territorio a una prospettiva di sviluppo turistico davvero notevole.
L’inaugurazione fa segnare un altro punto a favore alla scommessa, fatta negli anni Novanta, per costruire un futuro positivo in una città all’epoca colpita pesantemente dalla deindustrializzazione. A Castellammare tutti e quattro gli interventi, pensati in quell’epoca, sono diventati fatti concreti. Il Crowne plaza, nato dalla riconversione del cementificio a Pozzano, è in piena attività. Il restauro della Reggia di Quisisana sarà completato entro il 2007. I lavori alle Antiche terme partiranno entro quest’estate. Marina di Stabia è ormai una realtà.
Quella scommessa fu lanciata e affrontata in modo unitario dai lavoratori, dalle organizzazioni sindacali, dagli imprenditori, da tutte le istituzioni, al di là del loro colore politico. È doveroso allora riconoscere che al risultato di oggi siamo arrivati grazie al sacrificio dei lavoratori, all’impegno delle passate amministrazioni comunali, della Regione e del governo, al lavoro degli imprenditori. Una sfida affrontata insieme. E soltanto continuando nella direzione del confronto tra tutti si potranno raggiungere risultati ancora più importanti”.
(Silvana Chiodi)

Fonte www.ilvelino.it
 
 

ID: 6172  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 26 giugno 2007 Ore: 15:44

Convegno indetto dalla sezione femminile della Croce Rossa Italiana “Milena Cimmino”

presso il complesso Bottazzi – Villa delle Terrazze, il convegno sulla donazione del cordone ombelicale

Donazione del cordone ombelicale: da uno scarto la possibilità di una vita.

Si terrà alle ore 10 di venerdì 22 giugno, presso il complesso Bottazzi – Villa delle Terrazze, il convegno sulla donazione del cordone ombelicale indetto dalla sezione femminile della Croce Rossa Italiana “Milena Cimmino” di Torre del Greco. Il meeting nasce dalla volontà di diffondere la cultura della donazione attraverso la conoscenza della problematiche ad essa attinenti in linea con un’opera di sensibilizzazione rispetto a situazioni di estrema attualità.

Ciò che di fatto è ritenuto un semplice scarto alla nascita di un bambino è in vero una potenziale fonte di salvezza per quanti sofferenti, affetti in primis da leucemia o altre gravi malattie ematologiche, vivono nella speranza spesso disattesa di un trapianto. Il trapianto di midollo è infatti in molti casi l’unica terapia applicabile in vista di una guarigione e pur tuttavia circa il 50% delle persone non ha un donatore compatibile. La donazione stessa si configura quindi come il solo antidoto efficace.

In particolare, il sangue contenuto nella placenta e nel funicolo dei neonati, in quanto provvisto di un alto tasso di cellule staminali, può essere utilizzato per il trapianto di midollo senza comportare alcun rischio né per la madre, né per il bambino. E' così che le sempre più diffuse “banche” per la raccolta del sangue placentare ridonano la vita a tanti cogliendo una risorsa spesso inconsapevolmente sprecata.

Annunziata R. Borriello

REPERTORIO OPERATIVO SOCIALE DEL BOTTAZZI DI TORRE DEL GRECO IN TORREOMNIA:

www.torreomnia.it/Testi/integrazione/che_bella_pretesa/set_fra_pretesa.htm

www.torreomnia.com/Testi/integrazione/calcio/index.html

www.torreomnia.com/Testi/integrazione/poesie/set_fra_poesia.htm


www.torreomnia.com/Testi/integrazione/integrazione2001_01/set_fra_4_2001.htm

www.torreomnia.it/forum/bacheca/files%20_bacheca/VilladelleTerrazze/terrazze.htm


ID: 6167  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 26 giugno 2007 Ore: 11:09

Il calendario, da Napoli a Torre del Greco

Napoli Un itinerario musicale, quello del Circuito Jazz Festival, in otto tappe, articolato lungo un calendario che si estende da Napoli (con il Marechiaro Jazz Festival e il Napoli Jazz Festival) a Pomigliano d’Arco (con il Pomigliano Jazz Festival), Vico Equense (con il Vico Jazz Festival), Sorrento (con il Sorrento Jazz), Ischia (con Ischia Jazz Festival), San Giorgio a Cremano (con il Nick La Rocca European Jazz Festival), Torre del Greco (con il Divino Jazz Festivakl).

Una vera e propria rete di rassegne, ognuna autonoma negli indirizzi e nelle scelte artistiche, all’interno di un Circuito che si pone come nuovo polo jazz nel panorama nazionale delle realtà dedite al genere. Con alle spalle il successo degli oltre 70.000 spettatori della passata edizione, il Circuito Jazz Festival 2007 si riaffaccia sull’estate musicale italiana con un programma complessivo di 37 giorni di durata, 13 palchi-location, 374 artisti italiani e 128 stranieri, 65 concerti, di cui 44 a ingresso gratuito, e oltre 35 manifestazioni collaterali. Per Giovanna Martano, Assessora al Turismo della Provincia di Napoli:

«Il progetto del Circuito del Jazz, con i suoi festival in programma, nel consolidare un’illustre tradizione musicale qual è il jazz e arricchire l’offerta culturale del territorio, si presenta come un importante contenitore di promozione e sviluppo, soprattutto per le aree e i siti meno noti della nostra provincia». Il lungo percorso del Circuito Jazz Festival 2007 termina a Napoli.

Dal 24 al 29 settembre, tra le due sale dei cinema Modernissimo e Astra, nel centro storico della città, si alterneranno gli appuntamenti della settima edizione del Napoli Jazz Festival. Due sale cinematografiche per accogliere una rassegna intitolata Jazz and Movie. Tra gli artisti ospiti, Federico Zampaglione dei Tiromancino, che in chiave acustica presenterà le musiche per il suo nuovo film Nero Bifamiliare; Daniele Sepe, che a dieci anni dall’ultima esibizione in città, riproporrà il suo Totò Sketches, uno dei più importanti lavori della carriera del musicista.

Come sua tradizione, la rassegna anticiperà il calendario del programma con un grande evento internazionale, in linea con quelli realizzati con Al Jarreau, George Benson, Ornette Colemann, Pat Metihyney.

Informazioni: www.napolijazzfestival.it

Fonte www.ilmeridiano.info


ID: 6166  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 26 giugno 2007 Ore: 10:55

ERCOLANO, SORELLA DELLA CENERENTOLA TORRE DEL GRECO, SARA' RINNOVATA E AMPLIATA

Ammontano a 400 mila euro i fondi stanziati dalla Regione per un ampliamento dell’area archeologica di Ercolano, che vanno ad aggiungersi ai 9 milioni di euro europei già stanziati per l’apertura di sette cantieri.
Un’area di circa 6000 metri quadrati, che consentirà di ampliare le scoperte archeologiche, di completare dati storici già esistenti, potrà essere indagata nei prossimi tre anni, grazie a questa iniziativa regionale.
Il punto di partenza è stato l’abbattimento di un palazzo abusivo sito in Via del Mare, un vicolo buio che fiancheggia un’intera insula dell’area archeologica vesuviana, abbattimento che va ad aggiungersi a quello di altri due edifici dello scorso anno.
Sono soddisfatti e fiduciosi l'assessore regionale al Turismo e ai Beni Culturali Marco Di Lello, il sindaco Nino Daniele i sovrintendenti Pietro Guzzo e Stefano De Caro, la direttrice degli Scavi Maria Paola Guidobaldi, che hanno dato inizio a questo importante progetto di ampliamento.
"A distanza di cinquant’anni dagli ultimi scavi archeologici – afferma l’assessore Di Lello – potranno riprendere nuovi interventi”.
Il sindaco Nino Daniele afferma invece che “dopo questi lavori un altro obiettivo, oltre quello di riportare alla luce la Basilica di Nonio Balbo, è quello di individuare i cunicoli, in particolare quello borbonico che conduce al teatro di Ercolano.”
Gli scavi di Ercolano si distinguono da quelli di Pompei per la loro conservazione, oltre che per le dimensioni minori.
Travi di legno delle case, materiali organici, tra cui alimenti e papiri sono arrivati fino a noi grazie al sigillo apposto dal miscuglio di fango e cenere che, caduto dal Vesuvio nell’eruzione del 79 d.C., seppellì la città di Ercolano, consentendone tuttavia una particolare conservazione
È per questo motivo che nella preziosa area archeologica, oltre al Foro, alle Terme, alla Palestra, che rispecchiano i canoni tipici dell’epoca romana, si possono oggi ammirare case particolari, come la Casa del tramezzo di legno, la Casa del mobilio carbonizzato e la famosa Villa dei Papiri, dove furono rinvenuti 1826 rotoli di papiro recanti testi per di più in greco, notevole testimonianza storica e filologica.
Interessanti il Teatro, scoperto per caso nel ‘700 dal principe d’Elboeuf che vi precipitò, e la Basilica, da cui provengono le statue equestri di M. Nonio Balbo, e gli affreschi di Teseo col Minotauro e di Ercole e Telefo, già al Museo Nazionale di Napoli, che attende di venire completamente alla luce.
Un momento importante questo per gli scavi di Ercolano, che già vedono una presenza annuale di visitatori in continuo aumento e che non potranno fare altro che trarre beneficio dai nuovi progetti in cantiere.

Stefania Staiano

Fonte www.capitoloprimo.it


ID: 6165  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 26 giugno 2007 Ore: 10:43

Presso l'Associazione culturale “Noi con” di Ercolano, Lunedì 25 giugno 2007, dalle ore 19, Clemy Scognamiglio presenterà la sua raccolta di racconti dal titolo "Passi cigolanti" con prefazione dell'on. Maria Fortuna Incostante che sarà presente all'incontro insieme all'autrice e agli editori.

Seguiranno letture tratte dal testo con un esperimento di messa in opera teatrale di uno dei racconti recitato da Patrizio Pipola e Mario Zinna, nonchè un tango ballato da due professionisti del settore, uno dei quali è Raffaele Pepe.

Fonte : comunicato stampa


ID: 6164  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 26 giugno 2007 Ore: 10:42

LA RIVIERA

Turismo e venti di scirocco

Provate a pensare a Pompei, la più grande attrazione archeologica nazionale, senza Capri, Sorrento, Positano e Ischia. Il sito ai piedi del Vesuvio avrebbe bisogno d’ossigeno dopo solo sei mesi. Purtroppo chi sta alla locride come i Kennedy stanno all’America ha voluto così. Noi, da parte nostra, non possiamo fare nulla per contrastare certe dinastie.
Certo per i giovani saper di non avere prospettive ed essere condannati al fallimento è un autentico dramma.
Non essere la causa dei nostri mali e dover piangere lo stesso non è il massimo.

Da quando, nella locride, si è deciso di puntare sul turismo culturale, nemmeno i gabbiani vengono in vacanza da queste parti. Anche il mare è depresso: da tempo non si vede Capo Ferruzzano. Lo impedisce lo scirocco. E sappiamo tutti che succede, da tanti anni, con questo tipo di condizione meteo.
Chi abita questa zona è sul piede di guerra per l’acqua sporca. In un certo senso sembrerebbe che la formula, “distretto turistico culturale”, già prima di prendere forma, nella sua fase embrionale, sia sfigata. Certamente il nostro mare non la digerisce. è antipatica in partenza.

Essere messi al secondo posto non piace a nessuno. E’ un problema di meritocrazia.
Non mi stancherò mai di ripetere che si è scelto di puntare, per creare economia nella locride, su un cavallo non di razza (il turismo), e poi per di più lo si è scelto zoppo (il turismo culturale).

fonte www.larivieraonline.com


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