Caro nonno Vito

ID: 5941 Discussione: Caro nonno Vito

Autore: Penza Francesco - Email: francopenza@interfree.it - Scritto o aggiornato: venerdì 15 giugno 2007 Ore: 13:28

Caro nonno Vito,
noi siamo coetanei? Io ho pochi anni, perchè non voglio accettare compromessi e storie varie.
L'ipocrisia delle donne e degli uomini mi sono rimaste in gola, non riesco a digerirle ancora.
Il buon Mari dice che a me piace sventrarmi. Ma è soltanto una reazione alla nostra impotenza sociale.

Dott. Franco Penza

ID: 5945 Intervento da: Luigi Mari - Email: info@torreomnia.it - Data: lunedì 11 giugno 2007 Ore: 11:51

Caro Franco,
sventrarsi è un complimento, vuol dire essere sinceri e se stessi e non ostentare l'ipocrita apparire. Henry Miller nella dillogia dei tropici questo fece.
Come pure la poesia (o non poesia) che ti ha dedicato il nostro amorevole nonno Vito:

NAUFRAGIO

Spumeggia il mare alla risacca,
livella sulla sabbia il nostro andare...
..ma, travolta dall’onda,
non resse la barchetta, fatta
con una lettera d’amore.

si dipana dritta dai vecchi canoni umanistici tanto cari agli anta avanzati.

A partire da Plauto col suo "Homini lupus" la storia è una lunga sequela di tradimenti e sopraffazioni fino alle mattanze.

L'unica differenza che oggi ci offendono l'intelligenza e l'istruzione e ci distruggono l'anima prima del corpo.

Luigi

Se vuoi una riprova di certe realtà dai sempre una occhiata a Grillo

www.beppegrillo.it

Un abbraccio a Franco e a Vito

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