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Argomento presente: « NEWS TORRE 09 06 2007 »
ID: 5925  Discussione: NEWS TORRE 09 06 2007

Autore: Mari virna  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: sabato 9 giugno 2007 Ore: 16:16

La FAO dalle parte dei corallari

Torre del Greco – Sono 10 le argomentazioni con cui Assocoral (Associazione Produttori Coralli, Cammei e Materie Affini) ha dimostrato l’infondatezza della proposta proveniente dagli Usa di inserire alcune specie di corallo nell'Appendice II della CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) per limitarne il commercio.
Il provvedimento, se dovesse essere attuato, comporterebbe una serie di limitazioni e restrizioni nella produzione e nel commercio del corallo, con gravi ripercussioni sull’occupazione del settore.
Contro la risoluzione della CITES si è schierata anche la FAO con la proposta n. 21 del Fisheries Report n. 833 (26-30 marzo 2007).
Nel documento della FAO si sottolinea che le prove attualmente disponibili non sostengono l’intenzione di includere tutte le specie del genere corallium nell'appendice II della CITES. E non solo: i dati raccolti non dimostrano un reale rischio di estinzione della specie. Al contrario si riscontra che una parte consistente della produzione di corallium rubrum è impiegata nel commercio italiano e mondiale ed è proprio l’utilizzo a fini commerciali che garantisce una raccolta controllata e rispettosa della specie.
La lavorazione del corallo da oltre due secoli ha il suo centro principale a Torre del Greco, alle porte di Napoli. Il distretto, che vanta oltre 300 aziende, 2.500 addetti, scuole di formazione, un museo e un indotto che sfiora le 5.000 unità, rappresenta uno dei settori produttivi più importanti della Regione Campania e del “Made in Italy”. Il fatturato annuo è di oltre 160 milioni di euro, e oltre il 70% della produzione è destinato all’esportazione, grazie anche alla capillare presenza delle aziende torresi presso le piu' importanti fiere di settore internazionali.
Altri centri minori di lavorazione del corallo sono situati in Sicilia (Trapani) e in Sardegna (Algherodove, peraltro, esiste un buon indotto per la pesca del corallo.
Le dieci argomentazioni presentate da Assocoral dimostrano che la proposta degli USA, Paese che non ha alcun interesse né nella pesca, né nella lavorazione del corallo, non è supportata da un’approfondita conoscenza del problema (in particolare circa la consistenza della risorsa del corallo nel Mediterraneo e nel Pacifico), presentando clamorose disinformazioni e giungendo a conclusioni infondate e pretestuose.
"A Torre del Greco siamo leader mondiali del comparto e di conseguenza saremmo i più penalizzati" dice il vice presidente dell'Assocoral, Mauro Ascione, presente alla Conferenza delle Parti in corso a l’AIA fino al 15 giugno, giorno in cui verrà presa una decisione sull’attuazione del provvedimento. La lavorazione del corallo e del cammeo di Torre del Greco rappresentano un'attività che ha alle spalle secoli di storia e tradizione. Già nel '600, infatti, il comune a Sud di Napoli, era luogo primario per la raccolta del corallo grezzo, grazie all'abilità dei pescatori torresi. Successivamente dai primi dell'800 viene introdotta la lavorazione che ben presto eleva la città a capitale mondiale per lavorazione artistica del corallo. La scuola torrese è apprezzata anche per i suoi splendidi cammei, incisioni su corallo e soprattutto su conchiglia”.
"Le conseguenze della proposta statunitense per noi sarebbero catastrofiche – aggiunge Ascione - sarebbe la fine di un comparto. I pezzi di Torre del Greco sono nei musei di tutto il mondo, la lavorazione del corallo e' un vanto per tutto il Made in Italy".
Ecco in sintesi i dieci no di Assocoral alla proposta americana:
Le varie specie di corallo sono da tempo raccolte secondo criteri rigorosi e selettivi, e non sono minimamente minacciati di estinzione
La riproduzione del corallo è veloce, tanto che è pescato da oltre 5.000 anni e non è stato mai determinato un effettivo declino.
Esistono precise misure legislative sulla pesca e controllo coordinate dai governi dei Paesi delle aree di raccolta.
E’ la FAO-GFCM (General Fishery Commission for the Mediterranean) e non la CITES l’organismo preposto al miglioramento della gestione della pesca.
La CITES, avendone l’obbligo, avrebbe dovuto verificare lo stato della risorsa o quantomeno assumere informazioni più precise dai Paesi interessati alla raccolta e alla commercializzazione del corallo;
Non è stata elaborata un’analisi corretta che differenzia le varie specie di corallo;
E’ dimostrata scientificamente che non c’è una diminuzione della specie ultimi venti anni;
Il pannello di esperti della FAO ha rilevato gravi lacune nella proposta americana e ritiene che non ci siano i criteri biologici per l’applicazione nell’Appendice II della CITES.
Sarà impossibile certificare la commercializzazione di milioni di pezzi corallo rosso anche in assenza di una corretta classificazione delle varie specie;
La proposta americana va respinta in quanto intende obbligare una regolamentazione del commercio senza avere a supporto dati certi scientifici e non indica né criteri di gestione, né criteri di miglioramento della commercializzazione.

Fonte: www.casertanews.it
 
 

ID: 5929  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: sabato 9 giugno 2007 Ore: 16:16

Il percorso, tra reperti e ricostruzioni, è allestito nel Giardino di Boboli a Firenze
Articolo pubblicato il: 2007-06-06

Una lunga storia rievocata attraverso i 150 reperti esposti provenienti anche dagli scavi di Pompei ed Ercolano, dai Musei Capitolini e dal Museo Archeologico di Napoli

Dai giardini pensili di Babilonia ai giardini fantastici del mito greco, dagli spazi verdi attorno ai templi a quelli che, in età ellenistica, circondavano istituzioni, accademie e musei: i giardini e la loro storia millenaria, attraverso tradizioni, credenze e stili diversi, racconteranno il loro sviluppo nella mostra "Il giardino antico da Babilonia a Roma. Scienza, arte e natura", allestita nella Limonaia del Giardino di Boboli.

Una lunga storia rievocata attraverso i 150 reperti esposti provenienti dagli scavi di Pompei ed Ercolano, dai Musei Capitolini e dal Museo Archeologico di Napoli, dagli Uffizi, dai Musei Vaticani e da altre istituzioni straniere. Lungo il percorso espositivo suggestive ricostruzioni e modelli funzionanti sveleranno una storia affascinante: quella dell'evoluzione del giardino, dal mondo mesopotamico alla Roma Imperiale. Se in età ellenistica il giardino è un vero e proprio laboratorio per la ricerca in campo naturalistico, scientifico e tecnologico, nel mondo romano il giardino, costretto tra le mura domestiche o delle grandi ville, diventa il luogo deputato all'otium, ma anche in cui raccogliere specie provenienti da tutto il mondo, adatte a ricreare suggestioni esotiche.

La mostra non trascura le numerose sculture, in marmo o bronzo, usate come fontane ed essenziali nell'arredo dei giardini di età ellenistica e romana, emblematiche di quanto fossero all'avanguardia gli studi di idraulica e pneumatica. Tre le sezioni in mostra, a cominciare da "La nascita del giardino in Mesopotamia", in cui ammirare la ricostruzione di un aratro seminatore sumerico, necessario per "addomesticare" la natura nei grandi parchi che ornavano le regge mesopotamiche, e delle probabili tecniche usate per irrigare questi giardini, diventuti una delle sette meraviglie del mondo.


Fonte: www.corriere.com


ID: 5928  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: sabato 9 giugno 2007 Ore: 16:12

Ercolano

Abusivismo, il sindaco dà il via al piano degli abbattimenti

Partiono gli interventi di demolizione di immobili e manufatti abusivi. Lo annuncia il sindaco di Ercolano, Nino Danieleì. Con uno stanziamento di bilancio pari a 150 mila euro, l'amministrazione da il via alla seconda fase di abbattimenti (la prima, lo scorso anno ha interessato 7 demolizioni) che si protrarrà fino a settembre. A giugno sono previsti otto interventi demolitivi accompagnati di volta in volta dalla riqualificazione dei luoghi.
"E' un lavoro -afferma il il sindaco - che l'amministrazione sta portando avanti con forte impegno a tutela del territorio. Consideriamo la lotta all'abusivismo una priorità. Del resto, nel momento in cui ci poniamo l'obiettivo di una riqualificazione urbanistica non possiamo più essere tolleranti con gli abusi". La lotta all'abusivismo va poi di pari passo con l'acquisizione di immobili al patrimonio del Comune. Il sindaco lancia un grido d'aiuto a Provincia e Regione affinché stanzino risorse.

Comunicato stampa


ID: 5927  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: sabato 9 giugno 2007 Ore: 16:10

COMUNI VESUVIANI

Abusivismo, Amilcare Troiano: Dare priorità alle demolizioni

La lotta all'abusivismo edilizio sul Vesuvio è una priorità. Lo sostiene il presidente dell'Ente parco nazionale del Vesuvio Amilcare Troiano, commentando gli interventi di demolizione di immobili e manufatti abusivi sulle pendici del vulcano. "La lotta all'abusivismo edilizio e quella allo sversamento abusivo di rifiuti all'interno del Parco sono e saranno sempre due delle priorità dell'Ente. - ha dichiarato Troiano - La determinazione del primo cittadino di Ercolano Nino Daniele e dei sindaci vesuviani ci aiuta a perseguire tali reati e a difendere sempre di più il Vesuvio".
A ogni demolizione, ha spiegato ieri il sindaco di Ercolano Nino Daniele, seguiranno interventi di riqualificazione del luogo, che andranno avanti fino alla fine di settembre.
b. p.

Comunicato stampa


ID: 5926  Intervento da: Mari virna  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 9 giugno 2007 Ore: 16:00

Tess, concorso del gusto: ecco i riconoscimenti

Tess Costa del Vesuvio

Premiato anche Salvatore Feliciello dell’ Istituto Statale D’Arte di Torre del Greco

Sono stati Giulio Baffi (critico teatrale), Dadà Di Donna (illustratrice), Luciano Ferrara (fotoreporter), e Pietro Gargano (giornalista), a decretare ieri pomeriggio, nella cornice di Villa Campolieto ad Ercolano, i vincitori della prima edizione del “Concorso del Gusto“ (vedi la tabella), un’iniziativa realizzata da Tess Costa del Vesuvio spa per conto dell’Ersac che ha coinvolto aziende eno-gastronomiche dell’area vesuviana costiera e numerosi studenti di Istituti Superiori Professionali e d’Arte e che è stata illustrata ieri dal commissario ctraordinario dell’Ente Ville Vesuviane Arnaldo Sciarelli, il coordinatore del progetto per Tess, Novella Maiello, il commissario straordinario dell’Ersac, Gennaro Limone, l’amministratore delegato della Tess Costa del Vesuvio spa, Leopoldo Spedaliere e numerosi imprenditori.
Tra i Premi Speciali, quelli andati agli imprenditori della pasta (La Fabbrica della Pasta di Gragnano, Gragnano Città della Pasta, i pastifici Di Martino, D’Apuzzo, Faella, Garofalo e Liguori “Le Stuzzichelle“ e “Le antiche Tradizioni di Gragnano“).
Giuseppe Di Martino e Ciro Moccia a nome dei pastai hanno premiato l’opera “Pasta in Festa“ di Tullia Benevento, Laura Anatrella, Marika Mercadante coordinati dal Luigi Pagano del Liceo Artistico Statale di Napoli.
Per il settore ittico (Consorzio Icaro Mediterraneo) Gennaro Scognamiglio ha premiato l’opera „“Venus Verrucosa“ di Daniela Cozzolino, Francesco De Caro, Mario Di Giovanni coordinati da Piero Petruzziello, Eduardo Scotti, Mara Ferro dell’ Istituto Statale D’Arte G. de Chirico di Torre Annunziata mentre per il settore conserviero (La Torrente) Marinella Torrente ha premiato l’opera “I Super-Prodotti“ di Mario Frollo coordinato da Paolo Fratello e Salvatore Lombardi dell’ Ipssct Salvator Rosa- F. Caracciolo di Napoli. In rappresentanza del settore vitivinicolo infine (Società agricola De Caprio) Francesco De Caprio ha premiato l’opera "Degustazione" di Cira Borrelli, Anna Galò, Giuseppina Aprea coordinati da Luigia Epifania, Rosalia Di Somma, Salvatore Feliciello dell’ Istituto Statale D’Arte di Torre del Greco mentre per il settore lattiero caseario (Grebur) Nunzio Greco ha premiato l’opera “La vite: colture e cultura“ realizzato dalla classe I TM coordinata da Antonio Perrone e Luigi Scotto.

Fonte www.denaro.it


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