ID: 5699  Discussione: Al Maresca ci riparano le ossa

Autore: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: venerdì 11 maggio 2007 Ore: 14:37

Onde d'urto contro il mal d'ossa

Periartriti ed epicondiliti ora possono beneficiare della litotrisia, la tecnica "frantuma-calcoli"

di Giuseppe Del Bello

Onde d'urto per un bombardamento terapeutico sempre più mirato. Con un meccanismo d'azione simile a quello della litotrissia per la frantumazione dei calcoli renali, la metodica che da oltre cinque anni viene utilizzata per combattere la periartrite scapolo-omerale, l'epicondilite (gomito del tennista) e tante altre manifestazioni ostoarticolari, oggi si sarebbe rivelata vincente nel trattamento di fenomeni infiammatori che riguardano aree patologiche più ampie.

Il successo delle onde d'urto si deve al progresso tecnologico che ha permesso di lanciare recentemente sul mercato un nuovo macchinario di cui si discuterà oggi e domani a Napoli al congresso "Innovazione tecnologica clinica e strumentale nella riabilitazione" che, organizzato dalla Società Italiana di Riabilitazione, è presieduto dal primario dell'ospedale Maresca di Torre Del Greco Michele Maglione. .

Ma il nuovo modello, come spiega Sergio Russo, relatore e docente di Ortopedia all'Università Federico II di Napoli, si integrerà col precedente, ancora valido in particolari condizioni, ampliandone però il campo d'applicazione. "La differenza tra le due tecnologie", chiarisce Russo, "è rappresentata dalle modalità con cui i "riflettori" di entrambe esprimono energia: nella prima questa viene concentrata in un punto preciso e si parla dunque di energia "focalizzata", in quella di ultima generazione invece, il riflettore sfrutta un raggio di curvatura maggiore, permettendo così l'irradiamento di un'area anatomica più ampia. E questo si traduce nella possibilità di trattare patologie sistemiche come la spondilite anchilosante (della colonna vertebrale) o per curare meglio la spasticità attraverso il coinvolgimento di una consistente superficie muscolare".

Il meccanismo di azione si spiega con un aumento della produzione di ossido nitrico. Questo gas, naturalmente secreto dal nostro organismo, determina una vasodilatazione e un aumento della vascolarizzazione che, a loro volta, esplicano un effetto antinfiammatorio. E le onde d'urto generano proprio l'energia necessaria ad attivare gli enzimi che stimolano la produzione di ossido nitrico e inibiscono la risposta infiammatoria. "Insieme, l'azione vascolare e antinfiammatoria", aggiunge il docente, "migliorano il metabolismo del tessuto sofferente e lo rendono più elastico".
Con effetti simili, le onde d'urto vengono sfruttate per curare le ulcere trofiche (lesioni che non guariscono spontaneamente anche se trattate chirurgicamente), le ulcere diabetiche, quelle di origine neurologica e conseguenza di ustioni.

Serena