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Argomento presente: « Relitto Nave largo Gaeta » | ||||||
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ID: 4489 Intervento
da:
ciccio raimondo
- Email:
ciccioraimondo@libero.it
- Data:
lunedì 25 settembre 2006 Ore: 16:00
Non ho il piacere di conoscere personalmente il sig Giovanni Raiola ma mi sembra di aver già interloquito con lui in occasione delle “interessanti” dispute, colloqui, “appiccichi” o come li vogliamo definire con i vari “amici” all’epoca delle varie Monica, Eleonora ecc. e che naufragarono poi, come non avrebbe dovuto avvenire, sugli scogli pericolosi e subdoli, in quanto non visibili chiaramente alla vista di chi va per questi MARI, dell’invidia, della supponenza, dell’ostilità viscerale verso chi, comunque, in questo “maso chiuso” ha cercato e cerca in perfetta buona fede, senza arrivare alle “fetecchie” di cui parla il nostro Giovanni Raiola, di scomodare la Storia. Certamente l’amico si è riferito alla vicenda della mitica Porta di Bronzo cercata tempo addietro al largo del laghetto e non trovata. Qualche lettore ricorderà che non solo Torre omnia si interessò al caso ma lo stesso giornale “Il Mattino” La Storia fu scomodata, dunque, quando, senza cercare permesso, ci fu chi leggendo il vecchissimo libro di storia locale del nostro concittadino Francesco Balzano propose di prendere per buone le notizie li riportate e di procedere poi alla ricerca del manufatto in questione di cui in quelle antiche pagine veniva riferito che era stato perso nel tentativo di portarlo alla luce ed ri-inabissatosi al largo della Torre di Bassano per fortunosa circostanza. Senza alcun appoggio né politico né di cittadini normali, come il nostro critico, si “tentò “ di procedere ad una specie di “ricerca” durata solo poche ore. Non conosco nei particolari i tempi e i modi di questa mirabolante scoperta nel mare di Gaeta ma potrebbe essere stato benissimo una fortunata circostanza il suo ritrovamento. Faccio un esempio: Giorgio, esperto subacqueo si trova per caso a pescare nei pressi del relitto ed invece di fiocinare una spigola o una cernia da lontano si accorge delle strutture della nave relitto che non è una porta di bronzo e non è sotto la sabbia ma è per lo meno visibile in generale. O ancora questi fortunati amanti di ricerca subacquea con una ricerca preventiva, fuori dal liquido, salato elemento, presso archivi specializzati vengono a conoscenza dell’affondamento del naviglio durante l’ultimo conflitto e, messosi alla sua ricerca con “uomini e mezzi”, sono riusciti vincenti nella loro impresa con gioia loro ed anche nostra perché siamo ben coscienti di quanto lavoro e fatica è frutto l’impresa. Il nostro “amico” Raiola sembra quasi prenderci in giro con quel suo “scomodare la Storia” e con la “fetecchia conclusiva” Metodologicamente gli amici di GRAVITAZERO certamente hanno anche loro scomodato la Storia (un poco più vicino a noi cronologicamente) e poi avranno senz’alcun dubbio speso più tempo e avuto più mezzi a loro disposizione. La ricerca della porta di bronzo di cui parla il nostro F. Balzano si può dire che non è nemmeno iniziata e fintanto che la cosa cercata non sarà stata trovata dopo ragionevole lasso di tempo e con più scientifica attrezzatura mi pare che non si possa dire di aver “scomodato la Storia e di essere arrivati al traguardo della “fetecchia” tra gli sghignazzi di concittadini che la pensano come l’”amico” Raiola. La questione infatti rimane aperta teoricamente e materialmente “fino a prova contraria”. Il Forum è fatto per discutere e non per dare pagelle o per esaltare alcuni per denigrare in maniera gratuita altri. Al tempo della discussione della famosa ricerca dell’antico reperto nel nostro mare quante persone ne hanno qui discusso? Pochissimi e solo quelli in qualche maniera erano interessati direttamente alla cosa. Sarei tentato di prolungare il mio discorso ma non voglio dilungarmi anche perché credo di aver detto il necessario. Un saluto affettuoso a tutti i lettori. Dal laghetto che non c’è più Ciccio Raimondo . |
ID: 4488 Intervento
da:
Giovanni Raiola
- Email:
raiolagiovanni@virgilio.it
- Data:
lunedì 25 settembre 2006 Ore: 08:41
Golfo di Napoli Mentre a Torre facciamo le chiacchiere gli altri fanno i fatti. Noi sappiamo solo scomodare la storia e fare fetecchia. Adesso che davvero è stata trovata una nave del 1917 i media sembrano dormire. Specie quelli di Torre del Greco. Non un rigo, non un accenno, a parte Torreomnia. Giovanni |
ID: 4421 Intervento
da:
Veronica Mari
- Email:
veronicamari@libero.it
- Data:
martedì 19 settembre 2006 Ore: 18:00
IDENTIFICATO UN PIROSCAFO DEL 1917 AFFONDATO NEL GOLFO DI GAETA: SI TRATTA DEL "GIUSEPPE MAGLIULO" L’Associazione no-profit Gravitazer o che ha come finalità l’individuazione, lo studio, la ricerca scientifica e la valorizzazione di aerei, navi da guerra e mercantili, italiani e stranieri, affondati nel Mar Mediterraneo, ad esclusione di quelli d’interesse archeologico o rilevante valore storico posti sotto la tutela della Sovrintendenza, ha identificato nei giorni sc orsi il relitto di un mercantile affondato ad una profondità di circa 70 m a circa sette miglia dalla costa, nel Golfo di Gaeta. Per il riconoscimento e l’identificazione sono state necessarie diverse immersioni. Il relitto è, infatti, adagiato su un fondale fangoso, che rende facilmente l’acqua torbida ed è ricoperto completamente da ostriche, anemoni gioiello e spugne incrostanti che nascondono la maggior parte delle strutture della nave. Contemporaneamente alle immersioni sono stata effettuate le ricerche storico documentali per individuare informazioni utili per l’inquadramento del periodo storico e della reale tipologia di nave. Ogni particolare che si poteva rivelare utile per il riconoscimento è stato fotografato e verificato con le informazioni storiche. Il prezioso contributo e la grandissima esperienza in storia marittima e navale di Giorgio Spazzapan, dell’AIDMEN (Associazione Italiana Documentazione Marittima E Navale), ha permesso di confermare le ipotesi formulate. Si tratta del Giuseppe Magliulo, un piroscafo di 845 tonnellate di stazza lorda, circa 63 m di lunghezza per 10 di larghezza, che ha cambiato spesso nome ed armatore. Varata nel 1917 dai Cantieri Matsuda Kisen K.K. di Osaka con il nome di KISHINI MARU 3, passa successivamente alla Societé des Vapeurs Français (J. Stern) di Marsiglia che gli cambia il nome in INDUSTRIA; tra il 1923 e il 1925 cambia più volte proprietario fino a prendere il nome di ANNA B. sotto il nuovo proprietario Rob. Berggren di Malmö. Nel 1926 arriva in Italia, acquistata dalla Società Lunardini & Bonatti che lo rinomina DAMOCLE; nel 1927 uno dei soci comincia a gestire la nave in proprio fino al 1933 quando la proprietà passa ad un capitano dei Rimorchiatori della Regia Marina, di Torre del Greco, che lo rinomina con il suo stesso nome. Mai requisita dalla Regia Marina durante i due conflitti mondiali, né iscritta al ruolo del naviglio ausiliario dello Stato, fino al 6 settembre del 1943 quando affonda a causa dell’urto con una mina. La nave si presenta ben conservata ed in perfetto assetto di navigazione. Un ringraziamento particolare va a Dario, comandante del Sailor, di Gaeta, che ha fornito un valido supporto logistico e un’adeguata assistenza durante l’immersione. Gravitazero (www.gravitazero.org) è costituita da un team di subacquei, costituito da geologi, biologi marini, informatici e appass ionati di storia navale, provenienti dal Lazio e dalla Toscana, che seguono il sistema d’immersione DIR - Doing It Right, metodo sviluppato dai subacquei del WKPP (Woodville Karst Plain Project) nei sistemi carsici del nord della Florida ma ben applicabile anche all’immersione sui relitti. Componenti del gruppo: Alberto Baldazzi, Roberto Contu, Enrico Corona, Davide De Benedictis, Renzo Gemignani, Claudio Provenzani, Elena Romano, Andrea Tarlati. Roma, 18 settembre 2006 per Gravitazero Elena Romano earth@gravitazero.org Siamo riconoscenti a Gravitazero per averci scelti per diffondere la straordinaria notizia. La moderatrice Veronica Mari |
ID: 4420 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
martedì 19 settembre 2006 Ore: 16:15
La notizia ci sembra di grande importanza. Ringraziamo il gruppo di studi per aver scelto anche noi come strumento di diffusione. Inseriamo un link che abbiamo creato verso una pagina di Torreomnia con foto e documento PDF. www.timbritarghe.com/forum/bacheca/immagini_varie/reperto.htm La redazione |
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