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Argomento presente: « Contro la logica di emergenza »
ID: 1664  Discussione: Contro la logica di emergenza

Autore: messaggio libero  - Email: e-mail@inesistente.00  - Scritto o aggiornato: domenica 24 aprile 2005 Ore: 00:31

Da buon torrese che fa la spola Pavia-Torre del Greco per motivi di lavoro desidero sollevare un problema che ci sta molto a cuore.
E' da circa 10 anni che nella cintura vesuviana il problema dei rifiuti viene presentato, in modo "terroristico", come "emergenza-rifiuti". E' da circa 10 anni che respingiamo la logica ricattatoria e mistificatrice dell’emergenza.
La scelta e l'uso dei termini non sono mai casuali: che cosa nasconde la parola "emergenza", che cosa si propone chi l'ha adottata? Essa, anzitutto, richiama un evento imprevedibile e improvviso, come un terremoto o un alluvione, un evento naturale che si abbatte su un'umanità inconsapevole e innocente.
Ecco, allora, smascherato il primo intento di chi cerca di trasformare un problema come quello dei rifiuti in una "emergenza", frutto quasi di una calamità imponderabile: sottrarsi alle proprie responsabilità. Noi vogliamo, invece, denunciare proprio le pesanti responsabilità del ceto politico-amministrativo e dei potentati economici, coinvolti nell'affare-rifiuti e, più a monte, di tutto un sistema economico, dominato dalla logica del profitto e del consumo sfrenato.
La questione rifiuti, inoltre, non è un evento, ma un processo: un evento si consuma in un tempo breve e può essere affrontato con interventi straordinari; un processo sedimenta su tempi più lunghi e necessita di provvedimenti strutturali.
La logica dell'emergenza tende, invece, a favorire interventi straordinari, eludendo le questioni di fondo. Se l'emergenza viene assimilata ad una sciagura è naturale attendersi soluzioni miracolistiche.
E' proprio questo il nocciolo duro della dissennata politica dei rifiuti messa in atto negli ultimi anni: si è scelta, con perversa coerenza, la gestione straordinaria del problema, a partire dall'ordinanza del 7-10-1994 (primo governo Berlusconi), passando per la creazione di figure come il Commissario straordinario e il Commissario di Governo e la istituzione di Consorzi interprovinciali - da Berlusconi, a Prodi, di nuovo a Berlusconi, da Rastrelli a Bassolino. Si è affidata la soluzione al "miracolo" dell'alta tecnologia, sotto forma di CDR e termovalorizzatori (alias inceneritori) e all'intervento di autorità che, quasi con piglio militaresco, hanno di fatto annullato poteri e competenze delle rappresentanze democraticamente elette dai cittadini, in spregio alla legge 142 che aveva affidato a Comuni e Provincie la materia rifiuti.
Ecco perché la logica dell'emergenza si traduce in una grave ferita alla democrazia partecipata, suscitando inevitabilmente resistenze e proteste di massa sempre più frequenti.

Danton
 
 

ID: 1670  Intervento da: messaggio libero  - Email: e-mail@inesistente.00  - Data: domenica 24 aprile 2005 Ore: 00:31

Buona notte,
adesso ve li dico io tutti i veri motivi della situazione di emergenza rifiuti in Campania.
La struttura commissariale è responsabile dell’attuale emergenza, per aver puntato esclusivamente sulla realizzazione dei CDR - termodistruttori.
Neanche la realizzazione dei termodistruttori consentirebbe di uscire definitivamente dall’emergenza. Si potrebbe incenerire solo la piccola parte di RSU trasformata in CDR (20-30%), ma il CDR è di pessima qualità perché fortemente contaminato dall’organico e da altri rifiuti anche pericolosi (con problemi di emissioni pericolose). Il fatto di trattare praticamente la totalità dei rifiuti negli impianti CDR produce una quantità enorme di altri rifiuti (FOS contaminato, sovvalli, rottami ferrosi), da conferire esclusivamente in discariche. Quindi la politica del Commissariato non ci ha nemmeno liberato dalle discariche, anzi bisognerà individuarne di nuove con probabili ulteriori sollevazioni popolari.
Anziché investire fortemente sulla raccolta differenziata, rivolta al riciclaggio della materia, (fosse anche solo per migliorare il funzionamento dei CDR) il Commissariato si è limitato a gestire l’ordinaria emergenza (impianti di vagliatura, trasferimento delle “ecoballe” fuori regione…).
Sono stati effettuati esperimenti di raccolta differenziata spinta e compostaggio in alcuni piccoli e medi comuni della Campania, peraltro con eccellenti risultati, ma nessuna estensione al resto della regione (soprattutto dei grandi comuni).
La prima ordinanza che potesse favorire lo sviluppo della differenziata è arrivata con diversi anni di ritardo, e non si sta facendo molto per applicarla. Sarebbe interessante sapere se sono previsti fondi in bilancio per sviluppare la differenziata, e se ci siano mai stati prima…
Si potrebbe adombrare un certo conflitto d’interesse: il Commissariato ha un contratto con la FIBE (azienda affidataria della realizzazione degli impianti CDR e dei termodistruttori) per realizzare il “ciclo integrato dei rifiuti”, e ha usato anche la forza pubblica per far realizzare gli impianti. La raccolta differenziata non rientra affatto nel contratto, ma resta nella responsabilità delle amministrazioni pubbliche. La FIBE non ha alcun interesse a promuovere la differenziata, perché viene pagata dai Comuni per ogni Kg conferito ai CDR. Quindi se TUTTI i rifiuti vanno al CDR, la FIBE guadagna moltissimo, più di quanto guadagnerebbe se i suoi impianti trattassero prodotti a valle della raccolta differenziata, come da contratto. Inoltre il costo di smaltimento in discarica (e la riapertura/realizzazione di nuove discariche) di FOS e sovvalli chi lo paga? La FIBE o il Commissariato?
Le ultime dichiarazioni di Catenacci, sulla possibilità di costruire ancora più inceneritori, sono in pratica la sconfessione del piano che ci è stato imposto come il migliore possibile.

A. C.


ID: 1666  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 23 aprile 2005 Ore: 15:47

Caro Danton,
benvenuto, io ho capito chi sei da alcuni messaggi privati del passato, ma stai tranquillo...devono priima passare sul mio cadavere...
L'argomento che trattio è annoso e spinoso, forse qualcuno ti risponderà.
stiamo in attesa.
Luigi


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