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Fu Louis Robert, nella metà del secolo scorso, a fabbricarla a ciclo continuo. La macchina che ideò produceva ben sei lunghi metri di carta al minuto per 50 centimetri di larghezza. Gli stracci sono ottimi per produrre la carta poiché il cotone ed il lino non sono altro che cellulosa. Oggi, con le fibre sintetiche, il discorso cambia. Alla pasta di legno e alla cellulosa vengono aggiunti additivi e collanti per attutirne l’assorbenza e permetterne la scrittura e la stampa. Oggi costa più la carta neutra che quella stampata! Questo paradosso mi porta la mente verso l’adolescenza, quando la corsa in treno, della Circumvesuviana, Torre-Napoli costava meno di quella Torre-Ercolano, confinanti, rispetto ai 12 chilometri che dividono la mia cittadina dal Capoluogo. L’enigma verrà inumato con la mia carcassa, un giorno. La carta stampata dei rotocalchi, quindi, a conti fatti, costa meno di quella neutra perché la differenza è a carico dei numerosi inserzionisti pubblicitari, grazie ai quali si evita il lievitare dei costi delle pubblicazioni. Semmai gli inserzionisti anticipano questo contributo, perché, alla fine, sono sempre i lettori, indirettamente, a

contribuire realmente attraverso l’acquisto dei pro- dotti pubblicizzati. Quel po’ che si risparmia sul giornale caro ci costa, dietro il meccanismo del martellamento della grancassa. Devo qui spezzare una lancia a favore della bersagliata mamma Rai, alla quale quel canone, come diciamo a Napoli, glielo fanno uscire per le orecchie. Tutta la pubblicità assimilata in più dalle innocenti telelibere ci costa in merce altro che centomila lire l’anno!
LA FABBRICAZIONE DELLA CARTA
Ma vediamo insieme come nasce la carta. Dopo aver tolto la corteccia ai tronchi, il legno viene sfibrato con apposite mole. La pasta di legno ottenuta viene fatta essiccare e imbiancare da vari composti chimici, atti ad eliminare la sua naturale colorazione. La cellulosa, invece, viene ottenuta facendo cuocere il legno macinato con altre sostanze chimiche, ottenendo fibre burattate da materie impure come resine, grassi, ecc. La cellulosa di paglia è ricavata da paglia di grano, riso e via dicendo. La collatura, invece, avviene con saponi di resina ed altri composti. L’impasto fibroso viene trasformato in una enorme striscia continua che