Cap. 6 - Pag. 200

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Il poveretto, stressato, esaurito, avvertì un malessere nell’aereo, ma invece di prendere la direzione della toilette aprì per errore un portello dell’abitacolo pressurizzato e precipitò. Non ebbe paura perché non dirupava, ma veleggiava, ora cabrava, ora picchiava, su, giù, a destra e a manca. Per la prima volta nella sua vita provò l’ebbrezza della libertà. Ad occhi aperti agitava le braccia come un volatile. Il suo cuore era inerte, non discerneva più la gioia e il dolore, il riso e il pianto. Una dimensione senza principio ne fine. Poi il vento lo spinse sempre più oltre, raggiunse la velocità della luce e confermò la teoria di Einstein, il tempo si arrestò quando sentì il suolo dolcemente sotto la regione plantare. 
Dischiuse le palpebre e non gliene importò un frego di essersi trovato in un retorico immenso prato, illuminato da un rancido tepido sole onde poter mirare, stagliato sull’orizzonte infuocato, la diafana creatura dei suoi sogni. 
Giovanni era precipitato in un altro mondo alternativo; in questo singolare paradiso sentì
scrollarsi di dosso la vecchiezza di millenni di cultura inferma che gli aveva iniettato sotto l’epidermide la

paura di vivere e di morire. Quel mondo gli rammentava il candore dell’infanzia, la fiducia e la sicurezza disgregata dal presente. Scoprì l’epilogo della teoria spazio-tempo, non già l’eternità, ma la vita a ritroso. A mano a mano che gli anni andavano, Paperino e la sua meravigliosa compagna ringiovanivano sempre più fino a divenire due pargoletti paffuti, due batuffoli di cotone idrofilo, l’uno rosa, l’altro celeste, per poi addormentarsi dolcemente in una culla di giunco, irradiati dai loro candidi sorrisi, nella consapevolezza soave di un posto assicurato nel, cosiddetto (per la quarta volta), retorico limbo.

IL CLICHE’ DI ZINCO
NELLE 
ARTI GRAFICHE
Il sogno, invece, dei tipografi artigiani comuni, è stato sempre quello di poter realizzare cliché nella stessa bottega. Le complesse fasi del procedimento zincografico hanno sempre scoraggiato anche i tipografi più intraprendenti. Gli zincografi, agli occhi dei tipografi del piombo fuso, sono sempre apparsi