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sempre a fogli sciolti, o uniti insieme alla meglio. E non è solo un pretesto per chiacchierare un po’ sullo sviluppo dell’editoria. Ciò accadeva perché 1’antica arte della legatoria era scissa da quella della scrittura o della stampa. L’acquirente del libro, se lo riteneva opportuno, lo faceva legare secondo il suo gusto o la qualità desiderata. E’ proprio vero che le mode ritornano. Dopo oltre cinque secoli di stampa e interi millenni di scriptorum, le case editrici moderne adottano lo stesso sistema con le numerosissime pubblicazioni a dispense. Chissà se il mio amico Natale il legatore sa che l’arte della legatoria risale a Giulio Cesare. In passato la legatura di un libro rappresentava, in molti casi, l’esecuzione di una vera opera d’arte. Solo nel XVI secolo Aldo Manuzio, primo genio editoriale italiano, ideò le collane economiche fissate in copertine standard e denominate le semplici legature aldine, di cui molti cultori del libro (o forse bibliomani) disapprovavano. Questo dimostra che la fissazione oggettuale non e un fenomeno moderno. Spesso l’aristocrazia amava trasformare le proprie dimore in un tripudio di arazzi, porcellane, legni intarsiati e favolose legature,

specie all’epoca barocca. A prescindere dall’eccezione di Manuzio solo nel 1930 nacque la legatura meccanica automatizzata che determino, in un certo senso il declino dell’arte della legatura classica. Molte officine grafiche campane usufruiscono della legatoria annessa, sebbene nel Napoletano si pubblichi poco. Per le piccole e medie tirature di noi artigiani provvedono molte legatorie dislocate intorno a Spaccanapoli e all’Università, diverse delle quali trasferitesi in aree circumme- tropolitane più vaste, come, d’altra parte, molte tipografie incrementate. Questi complessi, sia pur di numero esiguo, napoletani o dei centri provinciali economicamente sviluppati e più densi di popolazione, come la mia Torre del Greco, Portici, Torre Annunziata, la stessa Salerno, ecc., preferiscono avere legatoria e cartotecnica annesse, che provvedono all’allestimento e alla manifattura di stampati relativi all’editoria e, in ispecial modo, ai prodotti commerciali di largo consumo. Lo sviluppo editoriale dell’inizio del secolo ha favorito le industrie grafiche, anche grazie all’evoluzione del settore cartario,con l’uso della pasta di legno che ne