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Giancarlo Pulitelli
di Peppe d’Urzo

Dagli "old boys" che hanno indossato, con orgoglioso onore, la casacca "corallina", non si poteva dimenticare quel goledor di razza, quell’attaccante dalla bionda e riccioluta chioma, quel "ciondolante" ragazzone alto e robusto; il suo nome è Giancarlo Pulitelli che seppe, a suon di goals, farsi voler bene dalla tifoseria locale che lo acclamo quasi come un idolo; fu rispettato e temuto dagli avversari di turno, in special modo da quei rocciosi difensori che non ti facevano neppure respirare.
E' nato in quel di Roma il 12/02/1946, centravanti (1,78 x 78); come tutti i ragazzini attratti dal pallone, inizia a dare i primi calci, nonostante il parere contrario del padre, in squadre della sua zona: Giovanissima, Tibur, Pro Roma, Alitalia e Pro Tivoli. Qui per ben due volte risulta il capocannoniere e vince un campionato. Nel 1968, dopo essere stato osservato da alcuni addetti ai lavori, cominciò ad allenarsi con la Roma, allora allenata dal mitico Oronzo Pugliese; venne, poi, il "mago" Helenio Herrera; un infortunio gli impedì di farsi valere, nel 68/69 passa allo Spezia in serie C con 14 presenze e 2 reti, ove la baldanzosa gioventù gli fece pagare il duro impatto alla categoria; nel 69/70 all’Angri, serie D "G" in terra campana (33 presenze e 7 reti), disputando un ottimo campionato. Alle fine di questo combattuto campionato in cui l’Angri si classificò al quarto posto, per lui già si parlava di un eventuale passaggio al Napoli.

       

E, sempre in questa stagione, non può rimanere nel dimenticatoio quella maschia gara del 22/02/1970: Angri-Turris: 2/2 (25’ Sgambato, 44’ Schettino, 83’ e 89’ Umile), in cui l’arbitro Pompili di Lecco la fece da protagonista; ci furono, purtroppo, tafferugli a fine gara fra le opposte tifoserie. 70/71 alla Turris, serie D "G" (32 - 15), dopo una lunga trattativa. La "rosa" della squadra era cosi composta: A. Ballarò, G Basso, F. Cenci, A. Chessa, F. Ciardi, N. Mavelli, P. Montanari, M. Niccolai, A. Oliva, P. Piscitelli, V. Polselli, M. Porri, C. Porro, D. Portelli, P. L. Pucci, G. Pulitelli, A. Santini, M. Schettino, C. Taddeini, A. Trotti, G Viali; allenatore: M.Bruno (10/09/1933, Genova); presidente: S.re ing. Gaglione.
La compagine "corallina" approdò in C (dopo due campionati persi nel modo in cui tutti i tifosi e sportivi ricorderanno), staccando l’Ischia sullo sprint; fu un campionato avvincente con il duello in vetta con gli isolani, ma alla fine prevalse la costanza dei "corallini". E proprio nell’ultima partita del 23/ 05/1971 Ischia – Turris: 0/1 Pulitelli segnò il gol della vittoria; fu una trasferta indimenticabile con il vaporetto che approdò nel nostro porto fra un tripudio di bandiere e striscioni inneggianti alla promozione avvenuta. 71/72 altro anno alla Turris, serie C"C" (36 – 9); l’organico rimase quasi invariato ed arrivarono i vari: R. Caocci, S. Gardini, V. Giani, e dalle giovanili: G. Gaglione, V. Strino e L. Suarato; allen.: M. Bruno. V’erano squadroni del calibro di Brindisi che vinse il campionato, approdando in B, Lecce, Salernitana, Casertana, Messina, Avellino, Siracusa, Pescara, ed altre; la Turris, con i suoi 38 punti, si classificò all’ottavo posto. Con 9 reti all’attivo il nostro Giancarlo seppe farsi ben valere.
Epici gli "scontri" con gli stopper avversari; egli, forte fisicamente, veloce e scattante, riusciva sempre a tener duro con le asfissianti marcature che lo attanagliavano e lo tormentavano; fare goals in quegli anni non era impresa facile ed i difensori di esperto "mestiere" facevano di tutto, con le buone o


          
Serie C"C", 1871/72 (ottavo posto);
        G. Pulitelli è il terzo in piedi da sinistra

        
         

Giancarlo Pulitelli con la maglia della Turris e del Napoli;

cattiva maniere, ma sempre all’insegna della lealtà calcistica, di cui Pulitelli ne era provvisto, per non farti "fiutare" la via del gol.
Queste due stagioni calcistiche trascorse a Torre del Greco sono state per lui a dir poco meravigliose sia per l’ambiente "caldo" della tifoseria, per la massima serietà organizzativa della società ed in particolar modo per la convinta
professionalità di mister Maurizio Bruno (alla Turris anche nel 74/75 serie C"C"), un signore del calcio...  Dopo la Turris, nel 72/73 passa al Napoli in A; "Comincia molto bene – si confessa il biondo centravanti – ma capii subito che per me non c’era molto spazio, non perché non avessi le capacità, ma credo che tra me e l’allenatore Chiappella non vi fosse tanto "feeling"; così dopo un mio sfogo venni ceduto alla Reggina". Ed infatti nel mese di novembre del ’72 alla Reggina in B (17 – 2); esordio in Reggiana-Reggina: 0/0 in data: 05/11/1972; qui trovò un grande uomo ed un bravissimo allenatore, Mr. Mazzetti; il preparatore della squadra calabrese era il prof. Scoglio, col quale non ci fu intesa per i suoi "rivoluzionari" metodi di allenamento. 73/74 al Teramo, serie D (27 – 0); 74/75 al Teramo, serie C (37 – 18); 75/76 all’Alessandria (6-1); novembre ’75 al Pisa, serie C (30 – 7); 76/ 77 al Teramo, C (36 – 15); 77/78 al Teramo, C (35-8); 78/79 al Teramo, C1 (24 – 7); nell’ultima gara Teramo – Turris (allenatore del Teramo era M. Bruno) del 09/06/1979) col risultato finale di 2/1 (2’ Simonato, 74’ Pulitelli, 88’ Barone), la Turris si salvò dalla retrocessione per "differenza reti". La carriera calcistica si è conclusa, poi, a L’Aquila e ad Ercolano, ove non giocò molto bene; e di questo se ne scusa ancora, dopo tanto tempo... Giancarlo Pulitelli, "gentleman de Roma", persona affabile e a modo, simpatica e disponibile, è rimasto nel cuore di moltissimi tifosi "corallini" che tanto ne hanno stimato l’attaccamento e la serietà; considerato fra i migliori attaccanti nel ruolo di puro centravanti della Turris di tutti i tempi; calciatore dal forte carattere, abbastanza carismatico dentro e fuori il rettangolo di giuoco; ha lasciato un ottimo ricordo negli ambienti sportivi torresi.
Vive e lavora da molto tempo a Teramo; coniugato con Maria Bencivenga (nativa di Torre del Greco); due i figli: Mirko e Pamela; non ha smesso di avere contatti con la nostra città grazie all’amico di sempre, Raimondo Da Bene, che tanto amichevolmente salutiamo. "Facendo una disamina della mia carriera calcistica – conclude Pulitelli – posso ben affermare che forse meritavo qualcosa di più, non tanto per le mie qualità tecniche, ma per i goals che ho realizzato. Sicuramente, da un lato, mi ritengo scontento, ma da un altro sono felicissimo poiché ciò che mi è stato "tolto" calcisticamente, l’ho ritrovato sicuramente nel calore della gente. Sono stato bene in tutti i luoghi ove ho giocato, e di questo ringraziato tutti gli sportivi che ho conosciuto, compresi gli avversari che mi hanno sempre stimato.



Due formazioni della Turris; la prima: serie D"G" 
                        1970/71 (primo posto);
       G. Pulitelli è il quarto in piedi da sinistra

Una parte del mio cuore è rimasta, senza alcuna ombra di dubbio, a Torre... due anni indimenticabili che però con per tutta la vita. Ora vivo a  Teramo con la mia famiglia; spesso il mio pensiero va alla città "corallina"; ripenso a tutte le persone care che ho conosciuto, e, soprattutto a quelle che non ci sono più. Credetemi mi viene tanta tristezza. Un grosso abbraccio e grazie di tutto".