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Salvatore Sorrentino
'u prufessore

di Peppe Durzo


E' trascorso un anno dalla dipartita dell’anima benedetta e lodata di Salvatore Sorrentino, da tutti ricordato come "'U prufessore", maestro nella vita e fra i banchi scolastici, poiché insegnante alle scuole elementari. Martedì 14 u.s. nella chiesa dello Spirito Santo, ove si celebrò l'anno scorso il rito funebre alla presenza di numerosi convenuti, increduli ed affranti, si è celebrata una messa (officiata dal parroco don R/le Borriello e collaborato dal vice parroco, don Nicola) in suffragio con preci ed orazioni che hanno commosso i partecipanti, fra cui i tanti "suoi" ragazzi che lo hanno conosciuto nel corso del tempo, apprezzandone i tratti caratteristici, le peculiari doti umane, caratteriali e professionali. I giovani che lo hanno inteso e percepito, serbano un caro ricordo della sua nobile, diletta, umile e benevole figura. Un uomo dedito ed incline a tracciare il giusto sentiero a numerosi "jeune fils", proiettati verso un roseo futuro, ricco di speranze e buoni propositi... Era provvisto di fattezze di guida carismatica spirituale, elementi basilari e fondamentali per compiere la sua missione terrena fra la gente, con amorevole e gioiosa dedizione.

Con serena e pacata pazienza, e, spesso col sorriso in volto, affrontava i tanti problemi e difficoltà della vita; il suo spirito umano non si "misurava" dalla dimensione degli atti, ma dalla dimensione del cuore. Riflessivo pensatore con saggezza e serenità di spirito, affrontava gli "ostacoli" che man mano incontrava sull’irto percorso dell’umana esistenza...
Le tracce lasciate da una grande figura come la sua, appartengono a tutti noi, restano solo le nostre e rappresentano una valida riserva di sostegno. Salvatore riuscì a trasmettere l’entusiasmo, l’iniziativa, la fedeltà, la devozione del cuore, della mente e dell’anima, guadagnandosi la stima e la fiducia di quanti lo conobbero, la sua memoria è il nostro "tesoro"..., e il suo ricordo è un grande esempio e stimolo per le nuove generazioni.

Uomo socievole, perseverante, costante, tenace e pronto; persona dal buon carattere; accorto e romantico parlatore, giovanile, simpatico e cameratesco; spesso il suo strato d’animo "toccava" le corde poetiche dei sentimenti, suscitando impulsi emotivi e immagini suggestive. Invogliava ed incitava ad aver fiducia speranza, e quando la speranza era latente, bisognava crearla... Jane Goodall (messaggero di pace delle Nazioni Unite e fondatrice del "Jane Goodall Institute") cosi affermava: "Ogni essere vivente è importante. Ognuno ha un ruolo da svolgere. Ogni individuo fa la differenza". Riavvolgendo le "bobine" del tempo raccontato, della sua umana esistenza. Salvatore Sorrentino, detto "’U prufessore" (Ancona 04/10/1934 – Torre del Greco, 14/02/2005) venne a Torre con la famiglia, andando ad abitare al C/so Umberto I n. 15 (nuovo 17).
Il padre marittimo, di nome Raffaele, partecipò alla grande guerra del ’15/18; ufficiale di macchina era imbarcato, nel dopoguerra, su di una nave da carico, battente bandiera straniera; la nave fu bombardata nelle acque del mar Rosso durante il periodo del conflitto Palestina/Israele (con gli ebrei in cerca di un


 

lembo di terra; indipendenza dello stesso stato di Israele: 14 maggio 1948); riuscì a salvarsi, facendo ritorno a casa con pochi effetti personali.
Gli abitanti del palazzo al civico 15 si rifugiavano, quando le "sirene" degli allarmi aerei erano in funzione, nell' abitazione di una sarta al piano interrato. Gli è rimasto impresso, da sempre, nella mente un episodio di quando, ragazzino, si recò a comprare del ghiaccio; appena uscito dal portone del vetusto fabbricato, si trovò puntata contro una mitragliatrice, collocata su di una camionetta con soldati tedeschi a bordo; impaurito rientrò subito, correndo per le scale, in casa.
Nel 1957 si trasferì con la famiglia, da c/so Umberto I in via Mons. Felice Romano n. 15/A. Insegnante di scuola elementare; una vita alla "Don Bosco" di via del Clero ("’U rione Acquaviva"); in pensione dal 1995 con 37 anni di insegnamento.
Dal 1975 dirigente tuttofare e Direttore tecnico della "H. C. Olimpia La Salle", squadra di handball (pallamano). Sotto la sua attenta ed oculata direzione, fatta di sacrifici, dedizione ed abnegazione, e, con apporto morale ed economico del coriaceo presidente Franco Panariello, la società costituita da bravi giovani e preparati atleti, raggiunse diversi titoli e piazzamenti:
1980/81 Promozione in serie B; 1982 Campioni d’Italia "Allievi"; 1984 Campioni d’Italia "Juniores" (primo scudetto); 1985 Campioni d’Italia "Juniores" (secondo scudetto); 1986/87 Promozione in serie A/2; 1988 Campioni d’Italia A/2 (ultimo, del prof. S.re Sorrentino).
L’Olimpia La Salle fu una sua gemma; riuscì a raggruppare un buon numero di ragazzi e li iniziò a questa nuova disciplina, portandoli a scoprire i valori della amicizia, della vita e di Torre del Greco.
Nella sua omelia, don Raffaele Borriello, con profonde e toccanti parole, ha voluto ricordare Salvatore come grande testimone di fede, incoraggiandoci a seguirne l’esempio; bisogna continuare a tener vivo tutto ciò che egli ha lasciato a noi.



L’amore che egli seppe dare agli altri, ai più deboli, ai bisognosi, agli anziani ed ai giovani, deve sempre regnare e perpetuare in noi. "Anche i giusti sono nelle mani di Dio – ha proseguito il parroco – la giustizia deve essere portatrice di fratellanza ed amore. C’e una parola che bisogna sempre ascoltare: la parola di Dio; solo così, attraverso il nostro pellegrinaggio terreno, ci incontreremo tutti nella "patria" del Paradiso...". Il rito religioso è stato intervallato ed irradiato dalla magiche note dei mirabili "chorists" del Giubilate Dei.
Alla messa erano presenti familiari, parenti, amici ed i "suoi" ragazzi, quelli della squadra di pallamano e quelli dell’Oratorio "Beato Vincenzo Romano". Rinnovate le condoglianze alle sorelle Anna e Maria e al cognato Antonio Altieri. Ciao Salvato', sei stato un vero amico pioniere, un grande protagonista, un faro illuminante ed una guida carismatica per tutti noi.
Da lassù, ti giunga un caloroso e fraterno abbraccio.
Non potrai mai essere dimenticato, e continueremo a seguire le tue orme per tutto quanti ci hai dato; il tuo sorriso lo porteremo sempre nei nostri cuori.

Le foto: Salvatore Sorrentino, detto "’U prufes-sore" (prima del decesso); in una vecchia foto (gita fuori città) con l’inseparabile amico Eduardo Pisapia; con i suoi ragazzi de l'Olimpia La Salle (1987/ 1988; il gagliardetto della Società (fondata nel 1957).