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Mimì 'u salumiere

di Peppe D'Urzo

Ha svolto l’attività di salumiere, ereditandola dal padre, finché le forze lo hanno sorretto; infatti la salumeria era la sua vita, poiché lo teneva sempre in movimento. Domenico Merangolo era nato a Torre del Greco l’11/07/1923 ed ivi deceduto il 02/03/2004, da Giuseppe, socialista della prima ora ed antifascista, marittimo, salumiere, ecc., e da Rosa Criscuolo; oltre a Domenico, nacquero Giuseppe, Francesca, Lucia, Anna e Angela.
La sua famiglia apparteneva alla stirpe de "’A nzevosa" (antica merceria un po’ disordinata e trasandata, in via Purgatorio). Egli, detto anche "Mimi ’a sociale", probabilmente per il suo carattere socievole e assistenziale, prestò servizio militare in Esercito, presso la cittadella militare della Cecchignola a Roma. Ha vissuto le incursioni aeree del 1943 a Torre, in via Purgatorio, al C/so Vittorio Emanuele e via Nazionale (zona Lava Troia); enormi boati, morte e rovine... Il padre Giuseppe, durante un imbarco su di una nave, si sbarcò ammalato in Olanda, a Rotterdam (città, 579.179 ab., massimo porto dei Paesi Bassi e il secondo nel mondo dopo quello di New York; un proditorio bombardamento tedesco, 14 maggio 1940,

         

distrusse quasi completamente la città, che fu ricostruita nel dopo-guerra), ove, decidendo di rimanervi, fece arrivare la moglie e i figli; qui cominciarono a lavorare come magliari (rivenditori ambulanti di maglieria e stoffe).
A tal proposito, ma solo a titolo conoscitivo, ricordiamo il film "I magliari" (Italia, 1959) di Francesco Rosi, con A. Sordi, R, Salvatori, B. Lee, A. Giuffre e A. Bufi Landi; una commedia all’italiana fra la denuncia ed il "noir" realista alla "Fronte del porto". Giuseppe, rientrato a Torre, dopo l’esperienza olandese, aprì una salumeria in piazza Santa Croce n. 33 (attuale "Coral bar" ed attigua tabaccheria; palazzo di proprietà (in parte) della famiglia D’Amato), la cui operosità fu proseguita da "Mimi" che la tenne in vita per più di quaranta anni, sino alla fine degli anni novanta. In seguito un’altra salumeria fu aperta al viale F.sco Balzano n. 14, al presente gestito dal figlio Giuseppe "Peppe", con la moglie.

Mimi ricordava che il padre era solito andare a mangiare in trattorie e ristoranti locali, esibendosi in ottime tavolate con diversi amici; spesso, dopo laute "abbuffate", ordinava spaghetti aglio ed olio, pieni di peperoncino (in dialetto "cerasiello"); spaghettata finale per tutti...; ma i fumanti vermicelli erano cosi forti

   

che nessuno riusciva a mangiarli...; solo lui con la dovuta maestria, ci riusciva.
Domenico si unì in matrimonio con Immacolata Gargiulo; figli: Rosa, Giuseppe, Gennaro (Comandante con la società di Navigazione "Grimaldi") e Adriana.

La sua vita era "’a puteca", nella quale trascorreva gran parte del suo tempo. Vi entrava prima delle luci dell’alba e vi usciva a tarda sera. Instancabile lavoratore, cordiale, affabile ed altruista. Ha aiutato tante persone, molte delle quali non hanno più potuto pagare i conti, che si sono estinti nel tempo; ma nonostante tutto, egli era felice lo stesso. Brava persona; da tutti ricordato per la sua generosità e magnanimità.
Tifoso della Turris, che seguiva dentro e fuori. Trepidava per le sorti della compagine "corallina"; si è recato allo stadio fino agli anni buoni della serie C con la gestione del presidente ing. Salvatore Gaglione. Ha collaborato con don Gennaro De Nicola, presidente del glorioso "De Nicola"; era dirigente sostenitore; molti giocatori entravano nella sua salumeria e lui si metteva a disposizione; quante merende ha loro elargito...; fra gli organizzatori di alcuni tornei notturni sulla spiaggia al Lido "Gelsomino" di Mario Fabiano.
Epiche "battaglie" sportive disputate su di un limitato campo di giuoco, fatto di sabbia; fra i calciatori si ricordano vari: Mario Carbone, i f/lli Aromino, A. Cozzolino, M/le Fiorentino, A.nio Paduano, ecc. Appassionato anche di altri sport, fra cui il basket; ammiratore dello "Sporting Club Torregreco.
"Mimi ’u salumiere" è vissuto  nella sua salumeria in piazza Santa Croce (ex circolo politico di stampo socialista) ed era un personaggio fra i personaggi, e come ricorda il genero Giovanni Esposito, anch’egli grande "cuore corallino", era ben voluto da tutti...
Uomo di immensa benevolenza, generosità ed umanità. Famosa era la "summulella alla Mimi", con tonno e pancetta. Nel mentre le preparava, con abile destrezza, ti faceva venire l’acquolina in bocca... Tutti quelli che lo conoscevano, serbavano di lui un benevolo e lusinghiero ricordo.
I nipoti tutti così l’hanno voluto rimembrare: "Ci hai insegnato a camminare per il mondo con profonda umiltà e spirito di bontà. La calda fiamma della tua anima brillerà nelle tenebre fin quando sarai nella nostra memoria. Donagli Signore, la pace eterna".

Le foto: Domenico Merangolo, detto "Mimi ’u salumiere", prima del decesso; in una immagine un po' più giovanile; nella salumeria di piazza Santa Croce coi familiari; con una squadra al torneo di calcio sulla spiaggia (è il terzo in piedi da destra), anni ’80.