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Paolo Di Luca,
detto: "Cì Paolo"


di PEPPE D'URZO
 

PRIMA PARTE

E' un grande appassionato di sport in genere di calcio, in particolar modo della Turris, di cui, attraverso lunghe e laboriose ricerche, conosce tutto o quasi, al punto da essere, a "quite properly", definito "l'enciclopedia della Turris".
È nato a Torre del Greco il 04/02/1946, da Giuseppe, ricordato come "Peppe 'u grammegnaro" (da gramigna: nome di alcune graminacee, erbe infestanti e dannose alle colture), marittimo (nostromo) con la società "Lauro" e armatori vari napoletani, e da Enrichetta Manna (cugina del compianto On. Angelo Manna); figli, oltre a Paolo, altri tre maschi e tre femmine; Carmine, detto "Nucciello", deceduto nel 1980; Franco, pensionato marittimo (Lloyd Triestino); Vincenzo (vive ad Auckland/Nuova Zelanda ove ha un ristorante); Carolina, Lucia e Annamaria.
Paolo, originario del 3° vico Agostinella, dopo le scuole elementari al C/so Garibaldi (prof. Domenico Tucci Vitiello, detto "Mimi"), comincia, per le dovute esigenze familiari, a lavorare c/o la pasticceria di Ciro Ignarra al C/so Umberto I ("mmiez 'a San Gaetano"), come "'uaglione 'i puteca".
All'interno del laboratorio, fra una pausa e l'altra, si esibisce in partitelle con la palla di carta, coi figli del titolare: Pasquale (portiere della Turris boys) ed Alfredo (centravanti dei Falchi Rossi). Da qui in poi gli nasce dentro quella innata passione per il calcio che ha conservato fino ad oggi... Poi c/o il mobilificio di A.nio Palomba in via C. Battisti/ang. via F Romano.
Verso i 13 anni comincia a dare i primi calci ad un vero pallone sui campetti dei Padri Salesiani a Resina (attuale Ercolano/NA), ove vigeva l'obbligo di ascoltare la messa per, poi, poter scendere in campo con la "divina" benedizione. Ha giocato nel ruolo di attaccante nell'Olimpic e Barciuve (con E. Guarino, G.nni Formicola, alias "Cacatella" ed altri) e nella "Nazionale C"; in seguito alcuni mesi nella N.A.G.C. (Nucleo Addestramento Giovani Calciatori) dell'Ercolanese. E durante il bel periodo "salesiano" viene scherzosamente chiamato dai suoi amici con nomignolo di "Ci Paolo". A 15 anni ottiene, come era foggia corrente nella nostra "ville du mer", il Libretto di Navigazione, con la categoria di mozzo. Il primo imbarco lo effettua sulla nave da carico "Dainisse" (armatore di Massa Carrara) in quel di Savona; fu la sua prima ed alquanto traumatica esperienza lavorativa, lontano dal luogo natio e dagli affetti familiari. Poi altri imbarchi con vari armatori fino al 1969.
Sulla M/N "Augustus" della soc. "Italia" come giovanotto di prima, dopo sei mesi di corso e conseguimento della licenza di scuola media. Nel 1976 con la crisi che si paventava all'orizzonte delle navi passeggere, prese l'esito "agevolato" (liquidazione) come fecero tantissimi marittimi torresi e non, per cercare un eventuale posto di lavoro a terra.
Ma dopo un'attesa di otto/nove mesi fu chiamato, previa domanda di assunzione, alla S.A.I.P.E.M. (Società Installazioni Piattaforme e Metanodotti via mare), imbarcando nel 1978 sul pontone "Castoro due", in qualità di winch operatori (operatore all'argano), fino alla sospirata e meritata pensione, avvenuta a 57 anni nel 2004 (con 37 anni di onorato servizio). Gli sono stati conferiti: "Ministero dei Trasporti della Navigazione - Il Presidente della Repubblica, con Decreto in data 01/11/2000, ha conferito al marittimo Paolo Di Luca, inscritto al n. 39512 delle matricole della Gente di Mare di prima categoria di Torre del Greco, la medaglia d'onore per Lunga Navigazione di primo grado (oro); Roma, addì 19/ 03/2001; d'ordine del Presidente della Repubblica - Il Ministro", e, "E.N.I. - Anno 2002". È stato anche delegato sindacalista (CA.S.L.) per circa 30 anni; sempre impegnato in occasione del Contratto Nazionale del settore marittimo. La scuola sindacale l'ha praticata (considerandosi un suo allievo) con "Ciccio" Bottiglieri, un marittimo concittadino della soc. "Italia", trasferitosi a Genova. Coniugato nel 1969 (chiesa di S. Maria del Principio/Sant'Anna) con Filomena ("Milena") Borriello della stirpe de "'a barbera" (parrucchieri), andando ad abitare al C/so Umberto I con la suocera, poi in via Amalfi ed infine al 2° vico Orto Contessa n. 5. Due figlie femmine: Annarita, coniugata Rosario Solombrino (odontoiatra) ed Enrica, coniugata Peppe Serpe (figlio del carissimo amico Gaetano, grande "cuore corallino").
I diletti suoceri di Paolo: Vincenzo Grillo ("Vincenzo pagnuttone") era un bravo e noto incisore di cammei (cresciuto nella casa dei Parlato) che si divertiva a ballare e cantare (serenate, ecc. ) con gli amici  negli anni '50, e Franca Iacomino (casalinga), una grande appassionata, quasi "malatona" della Turris (e lo è ancora!); era solita andarla a vedere al mitico campo "Fienga in carrozzella, partendo da Piazza L. Palomba ("mmiez, a Torre") e ritorno, sfoggiando, nell'occasione di incontri interni, un vestito nuovo, cucito dalla sorella Lucia (imparentata con la famiglia Restino del famoso ristorante ,"El Morisco"), unitamente a R/le Sorrentino ("Rafele 'u sarto'') e sua moglie Emilia; poi allo stadio comunale "A. Liguori".
Il caro Paolo ha avuto, sin da ragazzo, uno sviscerato ed intenso "amour" per la compagine "corallina". La sua prima gara che ha visto al "Liguori" risale alla metà degli anni '50, grazie al fratello Carmine che lo portò con sé allo stadio. Simpatizzante del Milan, il suo grande idolo è Schiaffino.
Il Di Luca, animato da una immensa passione per la ricerca, ha raccolto, nel corso del tempo, tantissimi articoli, foto, notizie, fatti e fattarelli e quant'altro intorno al "pianeta" Turris. Iniziò con l'ausilio di Andrea Manna (cartoleria in via A. Maresca) a raccogliere i primi Almanacchi del calcio, poi, con il genero Rosario riuscì a fotocopiare gli articoli delle partite "coralline" dalla fine degli anni '40 in avanti, grazie ad un anziano dipendente di Avellino, tifoso della Turris, c/o una emeroteca scolastica napoletana.
Da qui fino all'avvento delle radio private locali e al computer con l'innesto di numerosi dati, statistiche, ecc. a dirla in breve, il nostro "Cì Paolo" è l'enciclopedia vivente della Turris.
Quando navigava faceva a bordo maxi collette, con "Luici 'u lavannaro" e "Vincenzo 'u squarcio 'i Procida", per telefonare a Torre e sapere il risultato della Turris. Durante il corso per marittimi a Genova, fresco sposo, ebbe un 

 permesso dalla società per andare al "Flaminio" di Roma ad assistere lo spareggio col Sorrento per il passaggio in serie C (02/06/1969); vi andò in pullman (ditta Apa), ritornando mestamente alla base in treno.
Fu tra gli organizzatori di un incontro amichevole al "Liguori" di T/Greco fra i componenti della M/N "Augustus" e la Turris (7 a 1 per i "corallini") alla fine della stagione calcistica: 1969/70.
Fu premiato con una targa-ricordo dalla F.C. Turris 1944 e Tele Torre (rubrica "Giovedì Sport") come "corallino d.o.c." in segno di riconoscenza e ringraziamento, per l'appassionata ed infinita fede alla maglia "corallina" (28/12/1999). "La Turris viene dopo la famiglia - afferma l'affabile Paolo - per lei si è sempre in fibrillazione. Ricordo, come fosse ieri quella domenica in cui mi stavo recando allo stadio in occasione della gara interna contro il forte Matera nella stagione calcistica 67/ 68 in serie C. Nei pressi del cine-teatro "Oriente" in via V. Veneto, mi sentii male; fu un leggero ammanco che durò poco. Per la Turris non esistevano malori... Ora le mie emozioni sono rivolte ad uno struggente e languido passato, le cui pagine vengono incamerate e trascritte sul mio PC, ovvero Personal Computer; ogni parola, un ricordo...". Per lui la più bella Turris è stata quella di Lunerti, Alampi, Canino, Balestrieri, Prestileo, ecc.; fra i calciatori da non dimenticare: M. Silvestri, M. Fida ed A. Spica; fra gli allenatori: M. Bruno e "Ciccio" Esposito.
La sua formazione ideale di tutti i tempi: Colombo, Sanzone, La Rocca, Martin, Andreuzza, Caocci, Palazzese (Iancarelli), Arbitrio, Lunerti, Modica, Schettino. In famiglia ha tre nipoti che hanno indossato la casacca rosso-corallo. È un dato storico importante, in cui si evince che mai tre fratelli abbiano giocato nella Turris, anche se a distanza di tempo: si tratta di Vittorio (1978), Vincenzo (1980) e Francesco (1986) De Carlo.
Vittorio, difensore esterno; inizi: Rinascita di T/Greco, Posillipo, Rappresentativa campana giovanile (torneo in Val d'Aosta; primo posto), Venezia (giov.), Turris (C/2), Cerignola (serie D), Giugliano, Gela, Turris (serie D), Nuorese, Lumezzane (C/2).
Vincenzo, terzino destro; Napoli (giov.), Nola, Napoli (all.: Porta), più di un anno fermo per infortunio alla tibia e perone, Turris, Stella Nascente; al presente dipendente Auchan. Francesco, terzino/stopper; Napoli (giov.), Turris, ecc.
Salutiamo, inoltre, il genero di Paolo: Giuseppe Serpe ("Peppe", classe: 1975), un bravo esterno sinistro fluidificante; ha giocato, iniziando nelle Cento Fontane (scuola calcio), poi Scafatese, Piacenza (Allievi Nazionali, coi vari S. Inzaghi, Lucarelli jr., Dal Grosso, Búsco, "Totò" De Vitis, ed altri), Scafatese, Avellino, Terzigno, Palmese e Terzigno; marittimo (Uff/le di coperta), e suo fratello: Giovanni, giocatore di rugby con la "C. Colombo" (Istituto Ipsam), con finali in Umbria, Campioni d'Italia ai Giochi della Gioventù; miglior giocatore del torneo, poi Lions T/Greco; Marittimo (Uff/le di macchina).
Da menzionare, infine, un altro "Cì Paolo", famoso personaggio della nostra città: F.sco Paolo D'Antonio (1917/1983), titolare di autorimessa con auto da noleggio in via Roma n. 42, mancante di entrambe le gambe per un grave incidente.
Tra i soci fondatori o tuttofare del Comitato di quartiere "San Gaetano" sorto nel 2005, con sede al C/so Umberto I n. 68. Notevole è stato il suo impegno, unitamente agli altri componenti, di migliorare le condizioni della zona, un'impresa ardua.
Al presente, quando può e libero da impegni, si reca in sede a salutare e a parlare un po' con gli amici.