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Quel distributore

di Peppe d’Urzo

Anche i distributori di benzina (depositi di benzina lungo le vie, con apparecchio per distribuirla in quantità misurata), o ”pomp ’i benzina”, come siamo soliti chiamarle, fanno parte della storia della nostra amata città. Fra essi vogliamo menzionare quello che è stato in vita fino al 2001 giù al corso Vittorio Emanuele, di fronte a via Aldo Moro (ex Parco Vallelonga).
Sorse intorno agli anni cinquanta con la denominazione ”Cleam” (Società Americana) con due ”classiche” colonnine agli angoli con via Cesare Battisti, lato ”Cianfrone” (attuale ”bar del Corso”) ed attuale bar ”Vallelonga” (ex Langella). Poi ”Mobil” dal 1961, e, successivamente ”Q8” fino alla cessata attività, avvenuta ai sensi della legge regionale n. 27 del 29/06/1994 – ”Piano Regolatore di razionalizzazione per la rete di distribuzione carburanti”.
La prima proprietaria è stata Anna Vitiello (deceduta), figlia di una certa Chiarastella, detta ”Stella”, una donna risoluta che al suo tempo era in grado di ”luvà ’a paura” (togliere la paura dall’animo umano) e curare i dolori alle ossa del corpo. ”Stella” aveva due colonnine di benzine ai lati della via Circonvallazione (”Via nova”) ad angolo con l’incrocio di via G. Marconi che, poi, trasferì ”abbascia ’addu Cianfrone”.



Ad Anna successe la figlia Caterina Pellino (15/I 1/1917 – Torre del Greco – 17/06/1998), nubile; il padre Gaetano, detto ”Chicchillo” era originario di via Circonvallazione (ex palazzo degli Onzo, alias "’I cavallari"), poi trasferitosi al corso Avezzana. In seguito i nipoti: Gaetano (classe 1948) e Raimondo (1950) Pellino. Un altro distributore fu aperto nel 1988 (”Mobil”, poi ”Q8”) in via A. De Gasperi n. 138, al presente funzionante è gestito da Gaetano dal 1996.



 Caterina, single fino alla sua morte, era una persona socievole, bonaria e tranquilla. Ereditò l’impianto dalla diletta madre, che in precedenza era ubicato ove al presente troviamo la mitica edicola di don Giovanni Di Donna (discendenza (”Schinizzi”), quando da li passavano più carrette che automobili.
Fra i primi collaboratori si ricorda un tale

 

Domenico Granato, abile nell’usare la manovella a mano della colonnina. La pompa, sin dalle origini, non era provvista di copertura (come oggidì...) e ci si riparava dalle intemperie atmosferiche sotto l’ingresso di palazzo Vallelonga (attuale sede della Banca di Credito Popolare). Infine, agli inizi degli anni cinquanta, al corso Vittorio Emanuele all’altezza del civico 99. Vasta è sempre stata la clientela, tante le famiglie della zona di Santa Teresa e del Miglio d’Oro e provenienti anche da fuori Torre.
Tanti i camionisti, i chaffeurs  e conducenti vari, che in gran numero, qui si fermavano per far benzina: quella benzina normale, super, poi diesel, ecc. Gaetano Pellino, figlio di Francesco, ricordato come " Ciccio ’u sposo", con Mario Mangone, ex marittimo (camera) con la società di Navigazione Italia, rimembra che quando era ragazzo, dopo gli impegni scolastici, andava a lavorare allo storico impianto Liodeuri della benzina, gasolio, nafta, olio, ed altro; gli è probabilmente rimasto dentro fino al presente.
Il padre di Gaetano, Francesco, era un uomo elegante cui piaceva molto vestire; era nato a T/Greco il 23/03/1922 ed ivi deceduto il 22/03/2006; era un tipo frescone e burlone; marittimo in pensione con medaglia d’oro di Lunga Navigazione.
Naufrago dell’Andrea Doria in quella terribile e tragica notte del 26 luglio 1956, al momento dell’improvviso impatto con la nave svedese Stockolm, si trovava sotto la doccia, rimanendovi incastrato; poi un collega del settore camera, Raffaele Rima (deceduto), sfondando con un’ascia la porta delle docce, riuscì ad estrarlo e portarlo in salvo; spaventato come mai, riuscì a coprirsi alla meglio con un sacco di biancheria, raggiungendo tutti gli altri uomini dell’equipaggio che si attivarono al salvataggio dei tanti impauriti passeggi. Francesco rinunziò all’impianto di corso Vittorio Emanuele che passò, di conseguenza, alla sorella Caterina.
Un altro indelebile ricordo di Gaetano: quando arrivava l’autocisterna per caricare i serbatoi sotterranei che si trovavano subito dopo l’incrocio con via C. Battisti, erano seri problemi per la viabilità, ma in quattro e quattrotto, con il paziente ausilio anche dei Vigili Urbani, ivi di servizio, in poco tempo tutto si risolveva.
E quando poi il filobus, il famoso 255, si fermava in strada, per il distacco del trolley (asta mobile che trasmette corrente elettrica) dai fili sospesi in aria, si formava un nodo di traffico all’incrocio di via Circonvallazione, C. Battisti e zone limitrofe. Qualcuno gridava: "Se staccato 'u troll' ". Dopo che l’autista ed il bigliettaio avevano rimesso tutto a posto, il filobus riprendeva la sua marcia ed il traffico pian piano tornava a normalizzarsi.
Per dover di cronaca, citiamo altri storici distributori: anticamente in via Purgatorio (alla fine della Circonvallazione); in via Vittorio Veneto nei pressi dell’edicola di Peppe Barone; in via G. Marconi, dal 1952, prima del ponte autostradale, propr. M/le Del Gatto; in via V. Veneto Esso di G.ppe Vecchietti, poi i figli e Luigi Serbante; all’interno del casello autostradale di Torre del Greco, titolare il marchese Del Tufo; Shell, poi IP in via G Marconi, Giacomo Colella (1929/1996, 'Giacumino'); Agip (il cagnolone a sei zampe) sempre in via G Marconi, Mario Civitillo (1939/1994, 'Marittiello').
Altri impianti, dislocati un po’ in centro ed in periferia, inoltre, furono dimessi per Deliberazione di Giunta nell’anno 1997, con Proroga, per alcuni, per altri anni.
     

Le foto: Anna Vitiello (primo gestore); la figlia: Caterina Pellino; Anna Granato, cugina della Pellino e Gaetano Pellino (a 13 anni), anno: 1861 al C/so V. Emanuele (altezza civico 99);
il Distributore ”Mobil” agli inizi degli anni ’70;
da sn.: Raimondo, Caterina ed un aiutante; l’attuale ”QS”(ex ”Mobil” in via A. De Gasperi n. 138).